Valorizzare la lingua italiana nel mondo: è l’obiettivo della Comunità radiotelevisiva italofona
La Comunità radiotelevisiva italofona è un ente per la valorizzazione della lingua italiana nel mondo, nato nel 1985 dalla collaborazione dei servizi pubblici radiotelevisivi di Italia, Svizzera, Slovenia, Città del Vaticano e San Marino.
Il suo scopo è promuovere e ampliare quanto più possibile la comunicazione mediatica in lingua italiana nel mondo. In quest’ottica la Comunità non è limitata ai soci fondatori, ma aperta agli enti televisivi e radiofonici italofoni di tutti i continenti, così come agli altri operatori mediatici che contribuiscono a diffondere la cultura italiana nel mondo.
I soci fondatori sono RAI – Radiotelevisione italiana, RSI – Radiotelevisione svizzera, Rtv Koper-Capodistria, Radio Vaticana, San Marino RTV. Sono invece osservatori associati la Radiotelevisione maltese (PBS Malta), la Radiotelevisione croata (HRT), Italradio, Radio Romania Internazionale, la Radiotelevisione albanese, Funkhaus Europa, l’Osservatorio Balcani e Caucaso, TV2000.
In questi giorni, si è tenuta la XXXV Assemblea Generale della Comunità Radiotelevisiva italofona.
I lavori sono stati aperti con i saluti del Presidente RAI Marcello Foa che ha sottolineato l’impegno della RAI per la valorizzazione della lingua italiana nel mondo anche come ponte tra culture.
Nel corso dei lavori sono stati rinnovati gli organi esecutivi, che ha confermato alla presidenza Maurizio Canetta, direttore RSI-Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, mentre alla vicepresidenza arriva Donatella Pohar di Radio Capodistria, che subentra ad Antonio Rocco.
Maria du Bessé (Relazioni Internazionali della RAI) resta alla carica di segretaria generale.
Nel comitato direttivo anche Carlo Romeo, direttore generale di San Marino RTV, Rosario Tronnolone per Radio Vaticana, Juliana Anghel di Radio Romania e Vincenzo Morgante, direttore di TV2000.
La Comunità – riporta un comunicato – si è distinta per visione, solidità e capacità di tradurre in progettualità – anche nell’emergenza – i propri piani di azione per sostenere e promuovere la lingua e la cultura italiana con impegno e costanza creativa.
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