Svizzera, cala l’ascolto delle radio pubbliche che hanno spento l’FM: “Flessione attesa, si prevede una ripresa graduale”

Il settore radiofonico svizzero ha avviato il conto alla rovescia verso lo spegnimento delle frequenze FM, previsto entro la fine del 2026 in accordo con l’UFCOM.

Ma la SSR – azienda di servizio pubblico – ha deciso di fare da apripista: le sue emittenti hanno cessato le trasmissioni analogiche già il 31 dicembre 2024.

Una scelta resa possibile dall’evoluzione delle abitudini d’ascolto. Oggi oltre l’80% dei minuti radiofonici viene fruito in digitale, tramite Internet o DAB+.

Continuare a investire nella rete FM, spiegano dalla SSR tramite un comunicato, sarebbe ormai antieconomico e sproporzionato.

A tre mesi dallo spegnimento, i dati trimestrali pubblicati da Mediapulse confermano un primo effetto di questa transizione. La quota di mercato delle emittenti SSR è scesa del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024, attestandosi al 53% – un valore in linea con le aspettative, che mantiene l’azienda al vertice del panorama radiofonico, davanti alle emittenti private (41%).

In calo anche la penetrazione netta, ovvero il numero di persone che hanno ascoltato almeno una volta una rete SSR nel periodo analizzato: nei primi tre mesi del 2025, la flessione è stata del 15% a livello nazionale (fascia 15+, confronto anno su anno).

Nelle singole regioni linguistiche, le perdite variano dal -18% di SRF, al -25% di RTS, fino al -29% di RSI. Per quanto riguarda la Svizzera romancia, i campioni sono ancora troppo ridotti per trarre conclusioni attendibili.

La SSR sottolinea che queste flessioni erano state previste: il passaggio al digitale richiede tempo e il mercato sta vivendo una fase di assestamento.

Con l’uscita definitiva dalla FM, attesa per tutto il comparto entro la fine del 2026, si prevede una graduale ripresa degli ascolti.

Intanto, si attendono i dati semestrali di luglio e i risultati del nuovo studio sulla migrazione digitale promosso dall’UFCOM.

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Norvegia, il ritorno dell’FM

Sette anni dopo l’addio alle trasmissioni in FM a favore del digitale DAB+, la Norvegia assiste a un’inversione di tendenza.

Sempre più ascoltatori stanno tornando alla radio FM per le emittenti locali, mentre l’uso del DAB è in calo.

A rivelarlo sono i dati di Kantar Media per l’Associazione Norvegese delle Radio Locali (Norsk Lokalradioforbund), che evidenziano un progressivo aumento della quota di ascoltatori su FM negli ultimi trimestri.

Nel quarto trimestre del 2024, il 53% degli intervistati ha dichiarato di aver ascoltato la radio locale in FM, contro il 45,5% che ha utilizzato il DAB. Un trend che si conferma anche nei trimestri precedenti: nel terzo trimestre le percentuali erano rispettivamente del 52,3% e del 46,9%, mentre nel secondo trimestre il divario era ancora più ridotto (51,5% FM contro 47,7% DAB).

Un’inversione di rotta inattesa, considerando che fino al 2024 il DAB sembrava destinato a superare definitivamente l’FM. Eppure, senza una spiegazione chiara, la tendenza si è ribaltata.

Parallelamente, cresce anche l’ascolto della radio locale via internet. Nel quarto trimestre del 2024, il 10,7% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare una piattaforma online, in aumento rispetto al 9,9% del trimestre precedente e all’8,8% del secondo trimestre.

Infine, c’è una piccola quota di ascoltatori (3,7%) che non sa quale piattaforma utilizza, mentre il 2% segue la radio locale attraverso altri mezzi, come la televisione.

Un segnale chiaro: in Norvegia, l’FM non è affatto un ricordo del passato.

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CreaDab promuove l’ascolto della radio in digitale

Prende il via una nuova campagna di CreaDab per la promozione dell’ascolto della radio in digitale. I dettagli nel comunicato.

CreaDab è un consorzio nato nel 2004 e dal 2019 è Operatore di Rete in tecnica digitale DAB con una rete che, dal basso Lazio ai confini calabri e dalle isole ai confini pugliesi, copre capillarmente il 70% del territorio e raggiunge l’80% della popolazione.

Ad oggi è la rete DAB locale più estesa e più capillare realizzata in Italia.

Da sabato 26 ottobre, sulle 24 emittenti aderenti al consorzio, parte una intensa campagna di comunicazione tesa, non solo ad evidenziare le peculiarità della rete del Consorzio, ma a valorizzare la radio digitale DAB per le sue eccellenti qualità di ascolto anche in movimento nelle aree servite.

(Comunicato stampa)

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Radio Birikina si presenta a Varese: “Offriremo un’esperienza di ascolto unica”

Dopo l’anticipazione pubblicata da FM-world qualche giorno fa, Radio Birikina si presenta al pubblico di Varese e delle nuove aree coperte dalla frequenza 103.4, rilevata di recente. Questo il comunicato.

C’è un’importante novità per tutti gli ascoltatori della radio che riguarda una delle province più popolose della Lombardia.

Radio Birikina, già presente sul territorio regionale, rafforza la sua presenza a Varese e provincia con una nuova frequenza sui 103.4 MHz.

La storica emittente, nata nel 1989, tiene compagnia ogni giorno e notte a mezza Italia con tanta buona musica e momenti di intrattenimento unici.

Tra pochi giorni gli ascoltatori della radio avranno così l’opportunità di accedere a una selezione musicale ricca e varia, perfetta per tutti i gusti. Radio Birikina si è sempre distinta per la qualità dei suoi programmi, fatti quasi esclusivamente di richieste musicali e di successi senza tempo, creando un legame speciale con i suoi ascoltatori. Sono essi, attraverso l’uso della segreteria telefonica, a registrare i messaggi di auguri, i saluti o semplicemente le richieste, messaggi che poi vengono messi in onda subito prima della canzone richiesta e che andrà in onda.

Da sempre la vision/mission di Birikina è offrire un’esperienza di ascolto unica, rendendo protagonisti gli ascoltatori durante tutta la giornata. Oltre alle loro richieste musicali non manca l’informazione con approfondimenti, sempre molto smart, dedicati a temi di attualità e cultura.

Dunque, anche a Varese e provincia, chiunque sia alla ricerca di una colonna sonora che lo accompagni durante la giornata o semplicemente voglia concedersi qualche momento di relax in compagnia della miglior musica, non ha che da sintonizzarsi sui 103.4, la nuova frequenza di Radio Birikina.

Per entrare nel mondo di Birikina, ci sono i consueti mezzi: telefono, Whatsapp, sito e social. Tutte le informazioni, anche su eventi e altro, sul sito ufficiale birikina.it.

(Comunicato stampa)

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Censis: la radio è ascoltata dal 78,9% degli italiani

La radio è ascoltata dal 78,9% dagli italiani.

Lo rende noto il Censis che ha presentato – lunedì 11 marzo – il suo 19° Rapporto sulla Comunicazione, relativo all’anno 2023.

Un dato che si conferma alto, anche se in lieve flessione rispetto ai dodici mesi precedenti, con un -1,1%.

E dopo gli anni del Covid, la fruizione torna ad essere prevalentemente esterna.

Se in casa con l’apparecchio tradizionale si assesta al 45,6% (in calo del 2,4%), in macchina – tramite autoradio – conquista il 69,1%.

Altri device utilizzati sono lo smartphone (24,1%) ed il computer (18,2%).

Valori più alti della radio li registrano la televisione (fruita da ben il 95,9% della popolazione), l’utilizzo di internet (89,1%), così come quello dello smartphone (88,2%) e la frequentazione dei social network (82,0%).

In costante calo la carta stampata che scende al 22%.

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La radio conferma un seguito vicino ai 34 milioni di ascoltatori al giorno

Sono stati pubblicati i dati dell’ascolto del mezzo Radio, nel periodo che va dal 12 luglio al 31 ottobre 2022.

A rendere noto il risultato del trimestre mobile è, come sempre, Tavolo Editori Radio.

L’indagine RadioTER – di cui sono in corso le rilevazioni relative al quarto trimestre – si basata su una popolazione da 14 anni in su, pari a 52.172.848 unità.

Di questi, 33.731.000 ascoltano la radio ogni giorno (stima basata su un numero di casi pari a 22.567).

Gli ascoltatori nel quarto d’ora medio (AQH) dalle 6.00 a mezzanotte sono 6.435.000, su un totale di 4.044 casi.

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