Ascolti: nel corso del 2018, trend in lieve crescita per la radio

Sono in fase di elaborazione i dati RadioTER raccolti nel quarto ed ultimo trimestre 2018 che determineranno gli ascolti del secondo semestre e dell’anno che va concludendosi.

In attesa di conoscere, non solo quali sono state le emittenti più seguite, ma anche se gli ascolti complessivi del mezzo Radio sono calati o cresciuti, è possibile tuttavia elaborare già un trend del periodo gennaio-ottobre.

Secondo i “numeri” forniti dal sito tavoloeditoriradio.it, il terzo trimestre (che va dal 26 giugno all’8 ottobre 2018) è stato quello che ha registrato il maggior numero di contatti nel giorno medio ieri.

Sono stati 34.736.000 (stimati su 21.224 casi) coloro che hanno seguito il mezzo, a fronte dei 34.501.000 (21.311 casi) del primo trimestre (30/1-16/4) e dei 34.489.000 (21.215 casi) del secondo (17/4-25/6).

Diverso, tuttavia, l’andamento nei 7 giorni, che ha visto “primeggiare” il periodo primaverile.

Sono stati 44.118.000 (su 26.662 casi) i “sintonizzati” settimanalmente su almeno un’emittente radiofonica dal 17 aprile al 26 giugno, contro i 43.627.000 (26.447 casi) della prima parte dell’anno (30/1-16/4) ed i 43.923.000 (26.369 casi) estivi e pre-autunnali (26/6-8/10).

Tornano a favore del terzo trimestre i dati del quarto d’ora medio (AQH).

Nel periodo 26/6-8/10 sono stati 6.516.000 (3.823 casi) gli ascoltatori nella fascia 6.00-24.00 e 5.054.000 (2.961 casi) quelli nelle 24 ore. I dati scendono a 6.458.000 (3.752 casi) nel secondo trimestre ed a 6.220.000 (3.692 casi) nel primo trimestre, se prendiamo in considerazione la fascia 6.00-24.00. Si tratta invece di 5.021.000 (2.901 casi) nel secondo trimestre e 4.811.000 (2.845 casi) nel primo trimestre, nella fascia h24.

Infine, un dettaglio interessante sulla durata d’ascolto del mezzo nel Giorno Medio: nel primo trimestre ci si è “limitati” a 201 minuti quotidiani, mentre nel secondo e terzo trimestre si è arrivati a 210 minuti.

Entro qualche settimana, saranno note le elaborazioni relative agli ultimi due mesi e mezzo dell’anno.