“Tanti appelli da parte degli artisti, ma chi si ricorda della radio?”: la dichiarazione di RTR99

La radio è sempre presente nel fare informazione, nel promuovere musica e nell’intrattenere. Alla luce di tutto questo, chi si ricorda della radio?

E’ un “appello agli artisti che fanno gli appelli” quello pubblicato da Fabio Martini, editore di RTR99, e che lo station manager Marco Lolli ha rilanciato in queste ore nel gruppo Talkmedia.

Questo il comunicato diffuso dall’emittente capitolina:

In questi giorni, gli artisti stanno facendo appelli accorati al governo per aiutare tutte quelle persone (tante) che sono parte integrante di spettacoli e live.

Per ogni artista che canta sul palco, 300 lavorano intorno a lui perchè tutto vada bene.

Musicisti, operai addetti al montaggio e smontaggio palco, fonici, tecnici, sicurezza e logistica.

Tutto giusto e sacrosanto. Ma questa situazione è stata un terremoto per tutte le categorie.

L’appello accorato è bellissimo e da condividere. Ma forse proprio loro, i big, potrebbero fare qualcosa di più di un semplice appello. Anche nei confronti di un altro settore in grande difficoltà, quello della radio.

Quelle radio che appena esce un singolo vengono subissate di richieste dalle casa discografiche per aumentare i passaggi della nuova canzone.

Quelle radio che hanno visto di colpo una diminuzione del 90% del proprio fatturato, senza che purtroppo cambiassero le spese mensili, tasse e balzelli vari in primis.

Allora l’appello va bene ma poi? Noi radio continuiamo a pagare SIAE e SCF senza che gli artisti abbiano speso una parola. I big della musica avrebbero potuto rinunciare a questo introito che pesa sulle casse delle emittenti radiofoniche.

Una cifra invece necessaria a cantanti e autori meno importanti che hanno davvero necessità. Mi chiedo il perchè gli artisti non rinuncino, per i più deboli, a 4 mesi di proventi di diritti d’autore a favore di quelle categorie che citano nel loro appello.

E perchè le radio non sono nominate? Non si tratta di avere introiti, basterebbe qualche attenzione in più… invece di fare tutte queste dirette social, perchè non organizzare dirette con un po’ di radio che soffrono il momento?

Sarebbe bello poter avere un po’ di artisti a tenderti una mano. Per riconoscenza verso un media fondamentale per la diffusione della musica, e considerato solo quando c’è il disco in uscita o il concerto da lanciare e promuovere.

In un momento così complicato e difficile, per tante emittenti poter annunciare in radio un collegamento telefonico con un grande della musica italiana, anche solo per 15 minuti, sarebbe una gran cosa… specialmente per quelle fuori dai grandi circuiti, e da possibilità di questo tipo.

Un segno di speranza e buona volontà, un dare corpo all’amore per la musica e per l’ambiente che lo sostiene, un tendere la mano reale e concreto. E anche, perchè no, un modo per dire “grazie radio, per tutto quello che fate per la musica”.

Fabio Martini

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

iTunes Radio” cerca esperti di genere

Nel tentativo di migliorare il servizio iTunes Radio, che si appresta ad essere lanciato assieme ad iOS 7 – ma solo negli Stati Uniti – Apple avrebbe iniziato a cercare nuovi “esperti di genere” che dovrebbero occuparsi di scovare nuovi artisti e generi musicali, verosimilmente per consentire ad Apple di inserirli quanto prima in iTunes Radio.

A segnarlarlo è il sito iphoneitalia.com, che specifica che questo “tocco umano” potrebbe offrire ad iTunes Radio un margine di vantaggio sui competitors, che invece usano degli algoritmi per suggerire la musica da ascoltare ai propri utenti.

Renato Zero, direttore per un giorno di Radio Capital

Giovedì 4 aprile, Radio Capital avrà un nuovo direttore.

Per tutti gli ascoltatori e per i suoi fan sarà un’occasione da non perdere per vivere una giornata on-air con Renato Zero che selezionerà la programmazione musicale e parteciperà alle dirette dei vari programmi portando il suo estro, la sua arte, la sua poesia, le sue canzoni.

“C’è un treno in arrivo a Stazione Zero, per ognuno un vagone, una musica un sogno, una giusta emozione”e il capotreno neanche a dirlo è Renato Zero.

Con il nuovo disco Amo, entrato direttamente al primo posto della classifica degli album più venduti, Renato Zero ha confermato ancora una volta di essere uno degli artisti più amati dal pubblico italiano.

‘Amo’ contiene quattordici brani di assoluto respiro internazionale, registrati tra Roma, Genova e Londra, ed è un viaggio tra le infinite pieghe dello ‘Zero-pensiero’, una finestra aperta sui sentimenti, la filosofia e i principi che hanno animato il percorso di un artista che, con la sua musica e il suo stile di vita, ha condizionato mode e tendenze e contribuito al cambiamento di un’epoca.

(Comunicato stampa Radio Capital)

Airplay radiofonica: Lykke Li resiste a Sanremo

La musica di Sanremo entra gradualmente tra le hit delle radio, ma è ancora la dance a dominare la classifica dei più trasmessi, rilevata da Earone.
Anche questa settimana, “I follow rivers” di Lykke Li si conferma il brano più passato nell’FM italiana.
A seguire, continua a crescere Jutty Ranx con “I see you”, mentre perde un posto Neffa con “Molto calmo”, che si conferma tuttavia il pezzo italiano che va per la maggiore.

A seguire, stabile al quarto posto c’è Vasco Rossi con “L’uomo più semplice”, mentre è quinta la canzone sanremese più quotata. Arriva dal quarantaquattresimo posto, infatti, Marco Mengoni con “L’essenziale”. A seguire, sesto posto per i Green Day e la loro “Stray heart”, mentre i Modà si presentano settimi (in arrivo dalla novantunesima posizione) con “Se si potesse non morire”.

Chiudono la top ten i Lumineers con “Ho hey” (forti di passaggi anche televisivi, grazie all’inserimento nella colonna sonora di un noto spot), Pink con “Try” e Bruno Mars, in graduale discesa con la sua ancora popolarissima “Locked out of heaven”.