Mary Cacciola festeggia 25 anni a Radio Capital: “Grazie a tutti gli ascoltatori”

Venticinque anni di carriera sono un traguardo importante.

Ancora più importanti sono 25 anni nella stessa emittente.

È quello che ha festeggiato il primo novembre Mary Cacciola.

“25 anni di Radio Capital: grazie a tutte quelle persone che hanno reso possibile questo traguardo che coincide con una ripartenza di vita e di carriera”, riporta via social.

“Ma soprattutto” – continua il post pubblicato sulla pagina ufficiale della radio“grazie a tutti gli ascoltatori per l’amore, il sostegno, le critiche, gli insulti e varie… ogni cosa è preziosa”.

Dall’inizio di settembre, Mary Cacciola è in onda dal lunedì dal venerdì dalle 9.00 alle 12.00 su Radio Capital, in “Maryland”.

 

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Non solo radio: quarant’anni fa esordiva Videomusic

Il 2 aprile 1984 nasceva Videomusic.

Pur avendo chiuso i battenti nella seconda metà degli anni ’90 – esattamente nel 1996, quando diventò TMC2 – il nome e la sua storia restano ad oggi popolari e indimenticabili.

L’emittente prese il via non da grandi città quali Milano e Roma, ma dal centro produzioni televisive Il Ciocco che aveva sede a Castelvecchio Pascoli di Barga, in provincia di Lucca.

Ad inaugurare il canale – che subentrò sulle frequenze di Elefante TV, dopo alcuni mesi di sperimentazioni – fu il videoclip “All night long” di Lionel Richie.

Diversi i conduttori che si sono alternati nella conduzione del canale, diventati veri e propri ‘miti’ in un’epoca in cui il modello era quello dell’americana MTV, che però in Italia non era ancora nemmeno lontanamente visibile.

“La nostra intenzione è di raggiungere in questa fase iniziale una audience di 500mila spettatori al giorno e di porci come interlocutori ufficiali per chi segue la musica. Il target che abbiamo individuato va dai 14 ai 34 anni, una fascia d’età che dovrebbe interessare i pubblicitari. Non vogliamo però inflazionare il video di spot selvaggi; selezioneremo prodotti che crediamo attinenti alla nostra programmazione”, riportava l’emittente a Repubblica, in un articolo pubblicato pochi giorni dopo gli esordi (6 aprile 1984) e ripreso un paio d’anno fa dal sito VideoMusicFanSite.

Questi i primi canali collegati: Lombardia (63), Veneto (66), Friuli (54), Emilia (26-46-35-55), Toscana (42-48-61) e Lazio (48).

Successivamente, il segnale avrebbe raggiunto l’intero territorio nazionale.

Rick Hutton, Clive Griffiths, Johnny Parker e Tiziana Cappetti furono i primi quattro volti della tv, a cui ne seguirono tanti altri negli anni successivi

La programmazione assunse un taglio generalista dopo l’acquisizione del canale da parte di Vittorio Cecchi Gori, che presto la plasmò in TMC2, portando di fatto alla conclusione dell’esperienza dell’emittente, in un’epoca in cui altre tv musicali si stavano facendo avanti – MTV Italia in primis.

Di Videomusic, tuttavia, resta il ricordo di un canale che per la prima volta, in Italia, aveva reso protagonista la musica in un palinsesto di 24 ore.

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70 anni di TV, 100 anni di radio: i loghi dell’anniversario Rai

Il 2024 sarà un anno importante per la Rai.

La radiotelevisione di Stato celebrerà i 70 anni della TV ed i 100 anni della radio.

Una doppia prestigiosa ricorrenza, celebrata con un logo speciale che evidenzia i due numeri.

I loghi, che saranno disponibili in versione statica e dinamica, verranno posizionati in testa e in coda a tutti i programmi che tratteranno il tema dell’anniversario.

Inoltre, per tutto il 2024, il logo on screen sarà visibile nella parte alta dello schermo durante la messa in onda.

L’esordio ufficiale della televisione in Italia avvenne il 3 gennaio 1954, mentre quello della radio il 6 ottobre 1924.

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99 anni di radio in Italia: il primo annuncio, il 6 ottobre 1924

Il 6 Ottobre 1924 alle 21.00 esordiva la radio in Italia, che compie quindi 99 anni.

La prima voce a trasmettere via etere – secondo le ricostruzioni più recenti – sembra essere stata quella di Ines Viviani Donarelli, anche se per molto tempo l’annuncio inaugurale venne attribuito a Maria Luisa Boncompagni, che ebbe successivamente una lunga carriera, tanto da essere ricordata come “zia Radio” e “l’usignolo della radio”.

A chiarire il dilemma della trasmissione inaugurale fu Barbara Scaramucci, già direttrice delle Teche RAI, che nel 1997 scoprì che dai documenti originali degli archivi RAI di Firenze risultava che la voce del primo annuncio dell’URI fosse – appunto – quella di Ines Viviani Donarelli.

Il palinsesto inaugurale prevedeva un concerto di musica operistica, un bollettino meteo e le notizie della borsa e venne così annunciato:

“Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d’onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari, il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo”.

Quel “che vi sta parlando” pare fosse stato tagliato da vecchie registrazioni – non se ne conosce il motivo – portando così l’attribuzione dell’annuncio a Maria Luisa Boncompagni.

Vera o presunta che sia questa ricostruzione, l’audio dell’annuncio è contenuto nel sito radiodrammi.it.

Passando a questioni puramente tecniche, la lunghezza d’onda era pari a 425 metri, il che significava che la frequenza trasmetteva circa a 705 KHz.

L’URI, Unione Radiofonica Italiana, prima società concessionaria della radiodiffusione in Italia, era stata fondata poche settimane prima, il 27 Agosto 1924.

Si trattava di un accordo tra due importanti gruppi del settore: Radiofono, controllata dalla compagnia Marconi, e SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni Circolari). Presidente della Società era Enrico Marchesi, ex direttore amministrativo della FIAT di Torino.

La prima stazione trasmittente si trovava a Roma, a cui seguirono Milano nel 1925, Napoli nel 1926 e Torino nel 1929.

Nel gennaio 1928, l’URI diventava EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, per poi adottare la definitiva e ancora attuale denominazione RAI col finire della guerra.

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Strage di Capaci: Rai Radio1 in onda da Palermo

Rai Radio1 trasferisce la propria programmazione a Palermo, nella giornata dell’anniversario della strage di Capaci.

I dettagli nel comunicato.

Il 23 maggio, a trent’anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio, Rai Radio1 si trasferirà con i suoi programmi a Palermo.

In diretta dai luoghi simbolo di Giovanni Falcone e dalla lotta alla mafia.

Sette trasmissioni, più di dieci ore di diretta, collegamenti e interviste, approfondimenti, le voci dell’epoca e molti ospiti in diretta.

È questo lo straordinario impegno di Rai Radio1 che inizierà già dall’alba di lunedì 23 maggio dopo il Gr delle 6.00 con la trasmissione Moka condotta da Giovanni Acquarulo, in onda proprio dal Giardino della memoria a Capaci accanto al luogo della strage.

Dalle 7.30 alle 9 sarà la volta di Radio anch’io condotto da Giorgio Zanchini in diretta dal cortile del Convitto nazionale di Palermo “Giovanni Falcone” dove studiò il magistrato, con molti ospiti, tra cui gli studenti con i loro progetti. Sempre a Palermo nel quartiere Zen, collegata dalla scuola Giovanni Falcone, ci sarà Paola Guarnieri. Dalle 9.30 alle 12, Forrest (con Luca Bottura e Marianna Aprile) e poi Che giorno è (con Francesca Romana Ceci e Massimo Giraldi), andranno in onda dal palco del Foro italico di Palermo dove si terranno le celebrazioni ufficiali.

Nel pomeriggio In Vivavoce (dalle 15 alle 17), con Daniela Mecenate e poi Italia sotto inchiesta (dalle 17.30 alle 18) con Emanuela Falcetti saranno trasmesse dalla postazione di Rai Radio1 in via Notarbartolo dove si trova l’Albero Falcone. A seguire, dalle 18.30, sarà la volta di Zapping con Giancarlo Loquenzi da Piazza San Domenico, accanto alla chiesa dove, alle 19, si terrà una messa per il magistrato.

Durante tutta la giornata nelle principali edizioni del Gr saranno previsti servizi e interviste degli inviati del Gr. Anche altri programmi di Rai Radio1 dedicheranno la puntata a Giovanni Falcone, tra cui Il mix delle 5 di Giovanni Minoli.

In questa occasione, Rai Radio1 pubblicherà su Raiplay sound anche “Gli Ammutati”, un podcast sulle morti oscure prima e dopo le stragi di mafia del 1992/1993 di Capaci e Via d’Amelio realizzato da Michela Mancini.

(Comunicato stampa)

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Cinque anni fa il sisma del centro-Italia: programmazione speciale su Rai Radio

Giornata speciale oggi per Rai Radio, in ricordo del sisma che colpì il centro-Italia 5 anni fa.

La programmazione – come riporta un comunicato – ha preso il via su Rai Radio1 alle 8.30 con “Radio anch’io”, per esplorare con collegamenti la realtà dei luoghi che ancora fanno i conti con i danni inflitti dalle scosse sismiche.

A seguire, “Radio1 in campo” dalle 9.30 con la celebrazione di Amatrice e le commemorazioni.

Programmazione speciale anche per Rai Radio3, un filo rosso collegherà diverse trasmissioni nell’arco di tutta la giornata.

Alle ore 10.00, “Tutta la città ne parla” racconterà ritardi e problemi della ricostruzione e del tessuto socioeconomico sfilacciato dal sisma e dall’abbandono dei luoghi del cratere da parte dei suoi abitanti. Ci saranno però anche racconti di riscatto e resilienza che indicano la volontà di un futuro possibile.

Alle ore 11.00, invece, la puntata di “Radio3 scienza” si concentrerà sugli aspetti tecnici della ricostruzione post terremoto, ad Amatrice e nelle altre aree colpite nel 2016, analizzando come le tecniche di costruzione e messa in sicurezza antisismiche possono preservare gli abitati storici del centro Italia. In un’Italia, che è tutta o quasi territorio con rischio sismico, si metteranno a confronto le sorti delle diverse ricostruzioni susseguitesi dal terremoto del Friuli nel 1976 ad oggi passando per quello de L’Aquila del 2009.

Il tema di “Fahrenheit”, alle 15.00, sarà “Ricostruire attraverso le storie”, facendo il punto su come è stato raccontato il sisma del 2016 e su come attraverso le narrazioni si possa provare a ripartire.

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