Nasce Radio Millennium 80, nuova emittente digitale del Gruppo Elite

Prosegue l’investimento verso il digitale del Gruppo Elite (Radio Millennium). I dettagli nel comunicato.

Importante novità per il Gruppo Elite, è da oggi fruibile attraverso il sito www.radiomillennium.it o dalla app Radio Millennium (scaricabile gratuitamente sui principali Digital Store) Radio Millennium 80.

Radio Millennium 80 è nuovo canale tematico di Radio Millennium, dedicata ai grandi successi internazionali della musica pop e dance degli anni 80, rappresentativi di quella che è e resta la decade più iconica e creativa della storia della musica.

Radio Millennium 80 si va ad aggiungere alle altre radio tematiche del Gruppo Elite, Millennium 2 (fruibile anche in FM e DAB+), Millennium Power 90, Millennium Anni Zero e Millennium Xmas.

Radio Millennium 80 è la prima di una nuova serie di iniziative editoriali digitali del gruppo guidato da Andrea Ronchi, che ha come obbiettivo per il 2023 il lancio di almeno 4 nuove radio digitali.

Anche relativamente all’iniziativa editoriale Radio Millennium/Tv ci saranno presto importanti novità per rilanciare nel 2023 anche in Tv il marchio Radio Millennium.

(Comunicato stampa)

Videomusic: 38 anni fa, la nascita della prima tv musicale italiana

Il 2 aprile 1984 nasceva Videomusic.

Pur avendo chiuso i battenti nella seconda metà degli anni ’90 – quando diventò TMC2 – il nome e la sua storia restano ad oggi popolari e indimenticabili.

L’emittente prese il via non da grandi città quali Milano e Roma, ma dal centro produzioni televisive Il Ciocco che aveva sede a Castelvecchio Pascoli di Barga, in provincia di Lucca.

Ad inaugurare il canale – che subentrò sulle frequenze di Elefante TV, dopo alcuni mesi di sperimentazioni – fu il videoclip “All night long” di Lionel Richie.

Diversi i conduttori che si sono alternati nella conduzione del canale, diventati veri e propri ‘miti’ in un’epoca in cui il modello era quello dell’americana MTV, che però in Italia non era ancora nemmeno lontanamente visibile.

“La nostra intenzione è di raggiungere in questa fase iniziale una audience di 500 mila spettatori al giorno e di porci come interlocutori ufficiali per chi segue la musica. Il target che abbiamo individuato va dai 14 ai 34 anni, una fascia d’età che dovrebbe interessare i pubblicitari. Non vogliamo però inflazionare il video di spot selvaggi; selezioneremo prodotti che crediamo attinenti alla nostra programmazione”, riportava l’emittente a Repubblica, in un articolo pubblicato pochi giorni dopo gli esordi (6 aprile 1984) e ripreso oggi dal sito VideoMusicFanSite.

Questi i primi canali collegati: Lombardia (63), Veneto (66), Friuli (54), Emilia (26-46-35-55), Toscana (42-48-61) e Lazio (48).

Successivamente, il segnale avrebbe raggiunto l’intero territorio nazionale.

Rick Hutton, Clive Griffiths, Johnny Parker e Tiziana Cappetti furono i primi quattro volti della tv, a cui ne seguirono tanti altri negli anni a seguire.

La programmazione assunse un taglio generalista dopo l’acquisizione del canale da parte di Vittorio Cecchi Gori, che presto la plasmò in TMC2, portando di fatto alla conclusione dell’esperienza dell’emittente, in un’epoca in cui altre tv musicali si stavano facendo avanti (MTV Italia in primis).

Di Videomusic, tuttavia, resta il ricordo di un canale che per la prima volta, in Italia, aveva reso protagonista la musica in un palinsesto di 24 ore.

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Il 4 giugno 1983 nasceva Deejay Television

“Deejay Television” è stato uno dei programmi musicali simbolo degli anni ’80.

Ideato da Claudio Cecchetto quando l’omonima radio era ancora locale, il contenitore musicale fece il suo debutto su Canale 5 il 4 giugno 1983.

Pochi mesi dopo si sarebbe trasferito su Italia 1, dove proseguì fino al 7 settembre 1990, giorno della sua chiusura.

Da Gerry Scotti a Linus, da Jovanotti allo stesso Cecchetto, sono stati diversi i “volti noti” legati al successo del programma, che ha – a sua volta – lanciato Radio Deejay a livello nazionale.

Festeggiamo la ricorrenza, proponendo uno dei tanti estratti disponibili su YouTube, grazie all’archivio di Spot 80.

(Si ringrazia Sandro Scarafino per la collaborazione)

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In FM e sul web dilagano gli anni ’70/’80

Sono passati 50 anni dal 1970, una decade che ha segnato un’epoca su vari fronti, a partire da quello musicale.

Gli anni ’70 – e a seguire ’80 – rappresentano ancora oggi un punto di riferimento per la musica e per la radiofonia.

Partiamo dall’ultima notizia, quella che ci porta a sabato 1° agosto: da oggi Radio 70 80 90, emittente marchigiana facente parte del gruppo Radio Linea che ha esordito meno di 3 mesi fa, estende il proprio segnale.

Già diffusa in FM nelle province di Ancona e Macerata, ora si ascolta anche ad Ascoli Piceno sui 101.7, frequenza su cui modulava l’emittente “sorella” Skyline Radio&Soul e che lascia il passo a sonorità più “commerciali”.

E in Italia è un vero e proprio dilagare di anni ’70 e ’80 via etere.

Basti pensare (ne citiamo alcune a caso, non ce ne vogliano le eventuali dimenticanze) a Radio Nostalgia nelle regioni del nord-ovest e del Tirreno,  a Otto FM e Radio 60 70 80 in Lombardia, a Radio 80 in Veneto, a Radio Stella in Emilia, a Mitology 70/80 in Toscana, a RTR99, M100 e Radio Latina nel Lazio, a Ritmo 80 in Puglia ed altre ancora, compreso il circuito nazionale di Radio Italia Anni 60 che attinge molto anche da questo ventennio ed i network che si rifanno al passato, in primis Radio Capital.

Per non parlare poi delle “native digitali”, dove da Lolliradio Oldies a Radio Milano International Classic, da NBC 70/80 HQ a 70/80 Non Stop, senza dimenticare progetti più tematici quali Goodfellas Music Station, Radio Morcote International, Funky Radio ed alcuni programmi specifici di Radio Vigevano, gli anni ’70 e ’80 trovano ampio risalto sotto varie sfaccettature.

La musica degli ultimi decenni riuscirà ad essere “sdoganata” allo stesso modo in futuro ed ottenere tale popolarità? Per quanto tempo gli anni ’70 e ’80 resteranno un punto di riferimento (anche per fare ascolti) nelle generazioni attuali e future?

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Emergenza sanitaria: Radio Deejay rinuncia alla festa del 25 febbraio

“Amici, a malincuore ma devo dirvi che abbiamo deciso di annullare la festa di martedì”.

Comincia così un post su Instagram di Linus per comunicare la decisione di cancellare la festa di Radio Deejay, programmata per martedì 25 febbraio a Milano.

“Le notizie di queste ultime ore – aggiunge – ci hanno portato a decidere che è meglio rinunciare a un momento così bello e privilegiare la salute di tutti. Mi dispiace perché avevamo speso già tempo, soldi ed energie ma, ripeto, la salute, la sicurezza e la tranquillità vengono prima di tutto”.

Linus sottolinea che “è una misura precauzionale, chi mi conosce sa che sono l’ultimo degli ipocondriaci, ma se esiste anche solo un dubbio che possa essere pericoloso noi abbiamo il dovere di essere prudenti”.

Il direttore di Radio Deejay conclude dicendo: “Spero capirete, soprattutto quanto ci dispiace. Chi aveva comprato i biglietti ovviamente verrà rimborsato. Grazie”.