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Alberto II di Monaco commemora i 50 anni del sito trasmittente di RMC a Romoules

La Storia siamo noi. Mercoledì 11 settembre, il Principe Alberto II di Monaco si è recato a Roumoules – nelle Alpi dell’Alta Provenza – per celebrare il 50° anniversario della messa in funzione del centro trasmittente di Radio Monte-Carlo (RMC).

Onde Lunghe e Onde Medie

Costruito nel 1974 da Lucien Allavena, direttore tecnico di Radio Monte-Carlo, il centro trasmittente di Roumoules ha permesso a RMC di estendere ampiamente la sua zona di ascolto sui territori francesi e italiani“, ha spiegato il Palazzo del Principe in un comunicato stampa all’inizio della settimana.

Le trasmissioni avvenivano sulle Onde Lunghe per conto della RMC Francese (con una potenza di circa 800 kW) e sulle onde medie, i famosi e storici 205 metri del Principato.

Qualche inesattezza…o forse no

Il principe è un noto ascoltatore di Riviera Radio (in inglese, 106.5 e 106.3 dal Mont Agel), ma forse non lo è (era) della RMC italiana dei tempi in cui terminava i programmi con il famoso brano “ciao a domani – per ora chiudiamo” – cantato dai Matia Bazar.

Altrimenti avrebbe saputo che sui “territori italiani” i 205 metri pari a 1467 Kc non arrivavano dalla lontana Roumoules, ma dal Mont Agel, circa 1000 meri sopra il suo palazzo, anche se – effettivamente – i trasmettitori sui 205 metri erano in entrambi i siti.

In base a una situazione forse unica, di giorno era attivo dall’Agel quello della nostra RMC e di sera e notte quello di Roumoules, con le emissioni religiose di TWR “Trans World Radio”.

Da una costola francese

Il principe si è dunque sbagliato? Pensandoci bene forse no, o almeno così ci piace pensare.

Anche se la ragione è talmente indiretta che non siamo certi sia questa l’origine dell’affermazione. Come si vede da questo adesivo, nel 1964 l’unica RMC esistente, quella francese, annunciava a breve un cadeau, un regalo per Natale: una nuova emissione in onde lunghe, sempre dal Mont Agel.

Spostandosi in onde lunghe la RMC francese liberava il suo trasmettitore storico, quello dei 205 metri: occasione presa al volo da Coutisson per far nascere la RMC Italiana.

Ebbene la stessa cosa accadde 50 anni fa: essendosi rivelato poco efficace, il trasmettitore a onde lunghe di Montecarlo viene rimpiazzato – appunto – da quello di Roumoules. La storia si ripete: cosa fare degli impianti a onde lunghe in Costa Azzurra?

Semplice: riadattare ancora una volta l’impianto OL alle OM, a beneficio di RMC in italiano. Nascono cosi’ i famosi 701 Kc (“Radio Montecarlo Settecentouno“).

E dunque si, potremmo davvero affermare che “Roumoules ha permesso a RMC di estendere ampiamente la sua zona di ascolto sui territori italiani”: pur non trasmettendo affatto verso l’Italia.

Siti silenti, antenne presenti

Il sito di Romoules, come quello di Agel, è ora sostanzialmente silente. Spente le onde lunghe, ci risultano trasmissioni sporadiche sulle onde medie. Invece dalla postazione sopra Monte Carlo tutto è spento.

Spento, ma non abbattuto: a differenza di quanto deciso in Italia, le torri di Monaco Media Diffision sono tutt’ora in piedi e addirittura, come abbiamo visto recentemente da alcune fotografie pubblicate su un gruppo Facebook, mantenute, quanto meno nelle loro componenti strutturali.

La Storia siamo noi

Cosa è andato dunque a fare il Principe Alberto in un sito trasmittente spento? Forse a darci una testimonianza, un messaggio: la storia siamo noi e le nostre Radio Montecarlo. Quelle frequenze hanno trasmesso grandi orchestre prima della guerra, sono state usate dai nazisti durante la seconda guerra mondiale e hanno accompagnato il boom economico degli anni ’60.

In qualche modo, il Principe ci dice che i siti di emissione sono monumenti storici al pari di altri.

Un messaggio che ci piacerebbe fosse compreso anche in Italia, dove invece una classe dirigente ignorante della sua stessa storia è riuscita nel 2013 a distruggere addirittura un centro di trasmissione, quello di Budrio, edificato dal premio Nobel Guglielmo Marconi.

Chi non ne conoscesse la storia può leggerla qui, mentre chi vuole approfondire i motivi della demolizione può cercare online cosa ne scrisse a suo tempo l’editore di Challenger Ing. Anselmo: uno che – come il Principe Alberto II, ricorda e celebra la Storia.

(M.H.B. per FM-world)

 

 

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Sarà inaugurata il primo settembre MonacoTV, erede di TMC

Sarà il principe Alberto II in persona a schiacciare il fatidico tasto che metterà on air il nuovo canale MonacoTV il giorno primo settembre.

Una tradizione inevitabile, se consideriamo che fu Ranieri III a fare la stessa cosa il 19 novembre 1954 accendendo il canale VHF della  la prima TV ricevibile in Costa Azzurra, la indimenticabile TMC – Tele Monte Carlo.

D’altronde molta della storia delle TV proviene proprio dal principato, se pensiamo che la proprietà di TMC (sia francese che italiana) era in parte addirittura di Henri de France, uno che  aveva effettuato la prima dimostrazione di televisione (39 linee) a soli 19 anni, messo a punto i sistemi 130 linee nel 1936, a 767 linee nel 1942 e infine inventato una cosa da poco conto di nome SECAM.

Ma torniamo a noi.

MonacoTV è un ambizioso progetto voluto dal Principe Alberto II per dotare il Paese di un canale di informazione e intrattenimento che rappresenti l’identità monegasca a livello internazionale.

La televisione, il cui quartier generale di cui la foto precedente si trova a Fontvieille, punterà in particolare sulla valorizzazione delle tematiche ambientali e del lifestyle della Riviera, che da sempre caratterizzano questo territorio.

Programmazione e contenuti

La programmazione sarà quotidiana, con un palinsesto in diretta ogni sera che spazierà dall’attualità all’approfondimento culturale e sportivo. Cuore dell’emittente sarà la redazione giornalistica, composta prevalentemente da giovani talenti, con l’intento di parlare alle nuove generazioni native digitali.

I contenuti spazieranno dalle notizie locali monegasche agli avvenimenti internazionali più rilevanti, anche grazie alla collaborazione con le reti di corrispondenti esteri di TV5Monde e France24. Una copertura capillare per raccontare Monaco al mondo e il mondo a Monaco. E proprio grazie alla partecipazione di e in TV5 Monde TVMonaco avrà posto nell’Eurovisione (con – immaginiamo – la possibilità di inviare un proprio artista alla famosa manifestazione canora quasi omonima)

La sfida di TV Monaco sarà proporre un’informazione moderna e coinvolgente, sfruttando i nuovi linguaggi televisivi, per riconquistare il pubblico più giovane alla TV tradizionale. L’obiettivo è quello di creare un nuovo modello di televisione pubblica al passo coi tempi.

Distribuzione

La TV sarà distribuita via cavo nel principato sul canale 1 (rimpiazzando dunque Monaco Channel), via satellite su un multiplex non ancora precisato e ovviamente online. Per quanto riguarda il DTT era stato annunciato l’utilizzo di uno slot nel tristemente vuoto multiplex al glorioso canale UHF 35 (quello della TMC di Jocelyn): in merito attendiamo conferma da parte di MMD. (M.H.B. per FM-World)