Albertino, Molella, Fargetta ricordano le “Discoteche passate”, in occasione del nuovo brano di Max Pezzali

Lunedì 15 aprile è il giorno dell’uscita di “Discoteche abbandonate”, il nuovo brano di Max Pezzali che ricorda l’epoca d’oro dei locali tra gli anni ’80 ed i primi 2000.

In occasione della data, m2o ha pubblicato un post con dichiarazioni di Albertino, Molella, Fargetta, Benny Benassi e Mauro Picotto – cinque protagonisti del clubbing italiano (e non solo) – che hanno espresso considerazioni in merito.

“Ho conosciuto l’Italia di notte” – esordisce Albertino“Quella che non dormiva mai, quella degli autogrill al posto dei bar, quella del ritmo che ti prende, che ti sembra di volare. Ho visto l’Italia di giorno, quella che ballava di pomeriggio, quella che cantava ogni singola parola, quella che oggi racconta ai figli. Quanto ci siamo divertiti”.

“Quanto mi mancano le discoteche, quelle vere” – aggiunge Mauro Picotto“con quei bassi esagerati che si sincronizzavano con il battito del cuore. Mi basta mettere sul giradischi un disco di Moroder, chiudere gli occhi per catapultarmi indietro di 30 anni in pista al Marabù di Reggio Emilia”.

“La valigia piena di vinili è stata per molto tempo la mia fedele compagna di viaggio” – sottolinea Molella“insieme abbiamo visto molti locali che ora non ci sono più. Posti in cui si faceva baldoria a suon di musica, dove il divertimento era nell’aggregazione. Molte disco oggi non esistono più, ma se chiudo gli occhi posso rivivere quei momenti magici che oggi probabilmente sarebbero visibili su tutti i social (compreso la prima volta che ho visto Max quando formava il gruppo de I Pop al Rolling Stone di Milano). Non ce la faccio… troppi ricordi!”.

“Nei miei 40 anni da dj” – ricorda Mauro Picotto“più che un cambiamento ho vissuto una metamorfosi che continuerà ad evolversi. Non bisogna temere o confrontare questi cambiamenti, ma adattarsi per viverli e comprenderli nella loro innovazine, perchè fanno parte del presente e ci porteranno nei futuro”.

“Se i BPM fossero chilometri” – conclude Fargetta“sarei nel Guinness dei Primati. Quante notti trascorse in macchina, tra una discoteca e l’altra, da nord a sud, dal Tirreno all’Adriatico. Ancora oggi, al di là del guardrail, posso sentire i bassi che rimbombano sull’asfalto e sentire l’odore di notte senza fine”.

 

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Albertino presenta il nuovo DJ Desk, che richiama l’immagine di una musicassetta

Si chiama MXTP ed è un nuovo DJ Desk che porta la firma di Albertino. I dettagli nel comunicato.

Albertino e Carlo Colombo lanciano per antoniolupi MXTP, un DJ Desk esclusivo e customizzabile capace di unire musica e design d’alta qualità; MXTP nasce dall’inedita collaborazione tra l’innovativo design di Carlo Colombo, l’esperienza nel settore della produzione di antoniolupi e la competenza nel mondo della musica e dei dj del direttore artistico di Radio m2o.

MXTP nasce da un’intuizione di Albertino, un DJ Desk non più limitato alla semplice funzionalità, ma che possa essere anche un oggetto di design di culto dal marcato carattere estetico con elementi tecnologici estremamente attuali e proiettato al futuro. Carlo Colombo nel progettarlo ha accorpato forme molto morbide ed eleganti in un oggetto quasi futuristico dalla purezza estetica accentuata. Per la sua realizzazione Carlo Colombo e Albertino si sono poi rivolti ad Andrea Lupi di antoniolupi, imprenditore visionario e lungimirante che ha accolto immediatamente la sfida con molto entusiasmo. Subito dopo l’incontro tra i tre a novembre 2023 è iniziata la fase di realizzazione – che prevede 3 finiture, in nero, grigio e oro – per la presentazione esclusiva prevista al prossimo Salone del Mobile.Milano.

L’acronimo “MXTP” vuole rappresentare un nuovo concetto di mixtape, combinando elementi di design e innovazione ispirati alla forma e alla funzionalità delle musicassette. Visto dall’alto, il perimetro del piano del DJ Desk ricorda infatti la forma della musicassetta, per una fusione di elementi che vogliono creare un’identità distintiva e innovativa per questo prodotto, capace di unire richiami del passato, necessità del presente ed echi del futuro. MXTP non si limita infatti a rispondere alle esigenze del presente, ma anticipa in qualche modo le future tendenze e frontiere del design dell’intrattenimento.

La purezza estetica del design è enfatizzata dal fatto che tutti i cavi sono nascosti all’interno della struttura della gamba. Questo approccio contribuisce a creare un aspetto pulito e ordinato, eliminando l’ingombro dei cavi e mantenendo una linea estetica fluida ed elegante. Le due gambe oltre a sostenere il top svolgono al tempo stesso una soluzione discreta ed elegante per gestire il cablaggio. MXTP è interamente realizzato in alluminio per garantire robustezza e durata nel tempo, mantenendo un’estetica elegante e professionale.

ADATTABILE AD AMBIENTI E DEVICE DIFFERENTI

Grazie alla sua linea MXTP si integra armoniosamente non solo negli spazi dedicati prettamente all’ascolto della musica, ma può inserirsi in qualsiasi ambiente domestico senza sembrare fuori luogo. Questa flessibilità nel design consente al DJ Desk di adattarsi a un’ampia varietà di contesti abitativi, acuendone la versatilità e il valore estetico.

MXTP è progettata per essere in massimo grado customizzabile e nasce come soluzione universale per i deejay e per gli amanti della musica perché in grado di ospitare i diversi modelli di device sul mercato che si distinguono per dimensioni o formato: Mixer, CD Player e StandAlone si inseriscono perfettamente nella scocca grazie ai diversi top studiati. Inoltre, MXTP è già strutturata per accogliere anche le macchine che usano i grandi dischi in vinile.

In un mercato in cui i DJ Desk sono prevalentemente semplici scatoloni o tavoli ricoperta di teli neri, sentivo da tempo la necessità di un prodotto diverso, che potesse elevare la figura del dj, oggi sempre più importante, e che potesse unire musica e design, mondi solo apparentemente lontani fra di loro” dichiara Albertino, direttore artistico di radio m2o. “MXTP, con il suo spiccato appeal e la forte carica emotiva, nasce come uno strumento comunicativo e divulgativo per omaggiare queste due forme d’arte. Per la progettazione di questo oggetto che va a inserirsi in un segmento non coperto ancora da nessun marchio di design, ho pensato subito a Carlo Colombo, celebre architetto e designer che conosco personalmente da 30 anni”.

Il designer Carlo Colombo descrive la consolle MXTP come un oggetto dove la generosità del segno contraddistingue in modo indelebile il passaggio tra memoria e avanguardia in un contesto di forme e funzioni che abbracciano il gesto musicale, proiettando nel futuro un oggetto senza tempo. “Per realizzarlo concretamente” racconta Carlo Colombo “ho coinvolto Andrea Lupi con il quale lavoro da 25 anni. Insieme abbiamo subito condiviso questa idea di Albertino con grande passione e determinazione.  Sia io che Andrea, infatti, siamo due visionari, lo dimostra l’evoluzione della missione del brand antoniolupi che in questi anni ha saputo crescere sia in termini di fatturato che nel percorso emotivo e di prodotto

Quando Carlo Colombo e Albertino mi hanno esposto il progetto di un DJ Desk dichiara Andrea Lupi CEO dell’azienda di famiglia antoniolupi “sono rimasto immediatamente colpito e ho accettato con grande entusiasmo la sfida di realizzare un oggetto che non esisteva. Si tratta dell’ennesima grande prova per la mia azienda, un’opportunità per dimostrare ancora una volta la nostra capacità di innovare e creare soluzioni uniche. Il risultato finale è davvero straordinario, MXTP è un prodotto innovativo dalle infinite potenzialità”.

(Comunicato stampa)

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Cinque anni di ‘Deejay Station’: il 1° aprile 2019 prendeva il via la ‘m2o’ di Albertino

Compie oggi cinque anni m2o versione ‘Deejay Station’.

Il network del gruppo GEDI nasceva il 23 ottobre 2002, prendendo il posto di quella che fu un’emittente dal taglio giornalistico e politico quale Italia Radio.

Nel 2019, poi, il cambiamento del progetto, con il passaggio della direzione artistica ad Albertino.

Oggi l’emittente è una ‘dance/rhythmic di flusso’, con molto spazio dedicato alla musica.

La programmazione è in diretta dalle 6.00 alle 23.00.

Si ascolta su tutte le piattaforme ed in DAB+ dispone anche di una seconda rete chiamata m2o Dance.

Tutti i dettagli su palinsesto, programmazione e frequenze sono online su m2o.it.

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Albertino ad ‘Art and Glamour’: “Mi consideravano un pazzo quando sono andato via da Deejay”

Ha preso il via una nuova rubrica dedicata alla radio, sul magazine “Art and Glamour”, a firma di Monica Landro.

Protagonista della prima intervista è Albertino, da cinque anni alla guida di m2o, la radio del gruppo GEDI più orientata alla musica, al ritmo e al genere ‘pop-dance’.

Tra i tanti temi affrontati, si parla anche del delicato passaggio da Radio Deejay a m2o.

“Alcuni mi consideravano un pazzo quando sono andato via da lì. Radio Deejay è un punto di arrivo per tutti, diciamolo no?”, dichiara al magazine.

Ma la motivazione la chiarisce nel passaggio successivo: “Deejay è andata in una direzione che non era più la mia, che è giusta per lei, ma io avevo un’altra natura: ero più legato alla musica, ad un certo tipo di mondo, lì si poteva sperimentare meno, si parlava troppo e quindi ho fatto questa scelta”.

Albertino rincara la dose aggiungendo che avrebbe dovuto farlo prima.

Ma il suo legame con l’intero gruppo resta molto forte, sottolineando che “Noi abbiamo ascoltatori che Deejay non ha e viceversa. Dal punto di vista editoriale, offriamo un pacchetto completo per tutte le fasce d’età”.

L’intervista integrale è disponibile cliccando QUI.

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“In radio passo le ore più belle della mia giornata”: Albertino si racconta a Gianluca Gazzoli

“Passa dal BSMT” è il seguitissimo podcast di Gianluca Gazzoli.

Disponibile in versione video su YouTube e in versione audio su Spotify, nell’ultimo appuntamento ha intervistato Albertino.

In un’ora ricca di aneddoti e curiosità, il direttore di m2o si è raccontato parlando di passato, presente e futuro.

Radio Deejay è stato il primo grande amore per lo storico conduttore del “Deejay Time” e la radio – in generale – rappresenta il momento più bello della giornata.

Una vera e propria confessione per Albertino, che ritiene la ‘voce’ ancora la sua forza, in un’epoca in cui i vari media si sono sovrapposti (di fatto, portando l’immagine dove non c’era mai stata prima e che non sembra piacere ad “Alba”).

La forza di Radio Deejay – sottolinea il noto dj – è stata quella di aver creato una delle prime community, tanto da far vivere il network come una grande famiglia che unisce lo staff agli ascoltatori.

Il passaggio a m2o, per Albertino, ha dato vita a nuovi stimoli. Una radio che valorizza maggiormente la musica, rispetto ad una Deejay oggi più legata all’intrattenimento.

L’intervista integrale di Gianluca Gazzoli ad Albertino è disponibile cliccando qui sotto.

Linus, Albertino, Duappo: i “Di Molfetta” insieme per il party di Giacomo Maiolini (Time Records)

“Ci voleva il mio amico Giacomo Maiolini per farmi uscire di casa di sera, farmi tornare in una discoteca, farmi tornare a mettere i dischi, ma soprattutto farmi fare una serata con Dj Duappo e Albertino”.

A riportarlo sui social è Linus, che insieme alla propria vera famiglia (ovvero il figlio Michele ed il fratello Alberto), ha partecipato alla festa dei 60 anni del fondatore della Time Records.

Un evento atteso, tenutosi all’Area Docks di Brescia, presentato da un’altra importante ‘voce’ di Radio Deejay: Rudy Zerbi.

La festa ha avuto una finalità benefica, raccogliendo fondi per la OTB Foundation, onlus che si occupa di primi interventi nelle situazioni di emergenza, creata dallo stilista e imprenditore Renzo Rosso, il patron di Diesel, che è intervenuto personalmente per ringraziare del supporto.

Tanti i protagonisti della serata, tra i quali Bob Sinclar, che ha proposto un proprio dj set.

E durante l’appuntamento, il momento alla consolle dei tre componenti della famiglia Di Molfetta: Linus (con il suo Radio Linetti), Albertino (che peraltro con Maiolini ha uno stretto rapporto di amicizia) ed il figlio/nipote Duappo, che ne sta raccogliendo l’eredità.

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