Piano DAB+ dell’Agcom: la posizione di Aeranti-Corallo

Per una delle particolarità (per così dire) della situazione radiotelevisiva italiana, è in corso di realizzazione da parte dell’Agcom il nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale Dab+ nella banda Vhf-III, previsto fin dalla legge di bilancio 2019 e ora possibile anche per la fine dello switch-off televisivo. La cosa singolare è che tale nuovo Piano sarà redatto – a quanto pare di capire – senza che mai sia stato invece realizzato in vari decenni un piano per la diffusione analogica radiofonica, cioè per la Fm.

Tuttavia si ritiene che un piano per la Modulazione di Frequenza sarà in realtà ugualmente adottato dalla stessa Agcom ma dopo quello digitale e il passaggio non sarà perciò affatto semplice, mentre a rendere tutto ancora più complicato ci sarà l’esigenza di tenere rigorosamente conto delle sole frequenze non interferenti con l’estero, sulla base degli accordi stipulati con gli altri Paesi. Se non fosse che il processo non si è concluso per ciò che riguarda l’area adriatica, con soprattutto Slovenia e Croazia a lamentare il perdurare di ancora troppe interferenze dall’Italia.

Ce la farà ugualmente l’Agcom e quale Piano (o quali Piani) redigerà? Quante consorzi e emittenti potranno trasmettere in digitale (e magari anche in analogico) e come avverrà l’eventuale selezione? Sono domande aperte e sarà bene seguire attentamente la complessa questione. Attualmente è comunque in corso presso l’Agcom la fase delle audizioni.

In proposito citiamo questa volta la posizione dell’associazione Aeranti-Corallo, molto rappresentativa fra le emittenti radiofoniche locali italiane, così come espressa sull’ultimo numero di ‘TeleRadiofax’:

“Nel corso dell’audizione, Aeranti-Corallo ha espresso l’insoddisfazione del comparto radiofonico locale sulla situazione generale della radiofonia digitale. Infatti, mentre gli operatori nazionali ormai da anni operano sulla base di autorizzazioni sperimentali, nel comparto locale le frequenze sono state assegnate in solo 10 dei 39 bacini previsti dal piano attualmente vigente. Tale situazione penalizza l’emittenza radiofonica locale, nonostante questa rappresenti complessivamente circa il 40% degli ascolti e della raccolta pubblicitaria e risulti, in cinque regioni, al primo posto nei relativi ascolti. In merito allo schema di nuovo Piano proposto dall’Autorità, Aeranti-Corallo ha evidenziato come la riduzione a sole due frequenze per la radiofonia locale (rispetto alle tre ipotizzate nel caso di firma dell’accordo adriatico-ionico con i Paesi esteri radioelettricamente confinanti) crei una inaccettabile carenza di capacità trasmissiva. Inoltre, … la qualità delle frequenze previste per le emittenti locali nello schema di nuovo Piano è inferiore a quella delle frequenze nazionali. Per tali ragioni, Aeranti-Corallo giudica molto negativamente il nuovo Piano proposto e si riserva di valutare le iniziative da prendere a tutela del comparto”.

È stato poi evidenziato come “il numero di reti locali Dab previste nel documento di consultazione non è assolutamente sufficiente a garantire il trasporto delle imprese radiofoniche locali analogiche attualmente operanti. Aeranti-Corallo ha, inoltre, chiesto che, laddove possibile, vengano previste risorse radioelettriche aggiuntive per servire specificamente aree a carattere provinciale densamente popolate”.

Infine, è stato chiesto all’Agcom “di valutare la possibilità di attivazione, al di fuori delle aree di coordinamento internazionale, dei microimpianti, specificamente progettati, per servire aree di dimensioni ridotte”.

Mauro Roffi
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Liguria: nasce nuovo operatore DAB+ per le radio locali

Nasce un nuovo operatore DAB+ per la diffusione digitale di radio locali.

A renderlo noto è Aeranti-Corallo, tramite il seguente comunicato.

Prosegue l’attività di AERANTI-CORALLO a supporto delle imprese radiofoniche locali associate nell’ambito dello sviluppo della radiofonia digitale in tecnica Dab+.

In tale ambito, è stata costituita, a Genova, una società consortile, partecipata da imprese radiofoniche locali commerciali e comunitarie, tutte associate AERANTI-CORALLO (concessionarie per le trasmissioni radiofoniche analogiche e autorizzate quali fornitori di contenuti per la radiofonia digitale terrestre in ambito locale in tutto o parte della Regione Liguria), per l’esercizio dell’attività di operatore di rete per la radiofonia digitale terrestre (in tecnica dab+) nella stessa Regione Liguria.

Si tratta della società “Liguria Dab”, partecipata delle seguenti emittenti radiofoniche locali AERANTI-CORALLO: Babboleo Suono, Radio Aldebaran, Radio Beckwith Evangelica, Radio Canelli, Radio Mater Centro Nord, Radio Mitology 70-80, Radio Quattro, Radio Vallebelbo National Sanremo, Radio Zainet, Tele Radio Pace.

Amministratore unico della società è stata nominata Elena Porta.

A margine della costituzione di Liguria Dab, il coordinatore AERANTI-CORALLO, avv. Marco Rossignoli, ha espresso soddisfazione per il continuo rafforzamento della presenza digitale dell’emittenza radiofonica locale intrapreso dalle imprese facenti parte del sistema associativo AERANTI-CORALLO.

Rossignoli ha inoltre sottolineato come sia ora importante che il Ministero dello Sviluppo Economico consenta l’attivazione di impianti sperimentali dab+ in attesa della nuova pianificazione delle frequenze che deve essere emanata dall’Agcom e che dovrebbe diventare operativa dopo luglio 2022, a seguito del completamento della transizione televisiva al digitale terrestre di seconda generazione.

(Comunicato stampa)

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Digital radio: nascono Radio Digitale Emilia Romagna, Radio Digitale Veneto, Friuli Venezia Giulia Dab

Al via nuova società consortili per lo sviluppo del DAB+.

Pubblichiamo un comunicato ricevuto da Aeranti-Corallo.

Prosegue l’attività di costituzione di società consortili, nell’ambito del sistema associativo AERANTI-CORALLO per l’esercizio dell’attività di operatore di rete per la radiofonia digitale terrestre in tecnica dab+.

Dopo l’avvio delle società operanti in Trentino, Piemonte, Toscana, Umbria, Emilia Romagna, Veneto e da ultimo, la costituzione, avvenuta nelle scorse settimane, a Milano, di due società consortili per l’attività di operatore di rete nella regione Lombardia e ad Ancona, di una società consortile per l’attività di operatore di rete nella regione Marche, sono state ora costituite a Bologna: una seconda società consortile per la Regione Emilia Romagna, una seconda società consortile per la regione Veneto, una nuova società consortile per la regione Friuli Venezia Giulia ed è stato effettuato il potenziamento della società consortile già esistente per la regione Veneto (con un aumento di capitale e l’ingresso di nuovi soci).

Imprese radiofoniche locali AERANTI-CORALLO sono, inoltre, presenti in altre società consortili in Campania, Abruzzo, Marche, Umbria e Calabria-Sicilia. Le tre nuove società consortili realizzate da emittenti radiofoniche locali del sistema associativo AERANTI-CORALLO sono Radio Digitale Emilia Romagna, Radio Digitale Veneto, Friuli Venezia Giulia Dab, mentre la società che ha visto l’ingresso di nuovi soci è la Veneto Dab.

Molto soddisfatto il coordinatore AERANTI-CORALLO avv. Marco Rossignoli, che vede molto positivamente il crescente interesse dell’emittenza locale per la tecnologia trasmissiva dab+. “La costituzione di ulteriori società consortili per svolgere l’attività di operatore di rete per la radiofonia digitale terrestre conferma il rafforzamento in tale ambito delle imprese radiofoniche locali del sistema associativo AERANTI-CORALLO” ha detto Rossignoli.

“Nell’attesa della nuova pianificazione delle frequenze che dovrà essere emanata nei prossimi mesi dall’Agcom, a seguito del completamento della transizione televisiva al digitale terrestre di seconda generazione, è ora assolutamente importante che il Ministero dello Sviluppo Economico consenta l’attivazione di impianti sperimentali dab+, su base non interferenziale, in tutte le regioni dove l’emittenza locale ha avviato società consortili per l’attività di operatori di rete. Infatti – ha aggiunto Rossignoli – solo in tal modo l’emittenza radiofonica locale potrà continuare a competere pienamente anche nei nuovi scenari digitali, superando il periodo intercorrente da qui sino all’attuazione della nuova pianificazione Agcom”.

Le tre nuove società consortili di cui sopra, tutte composte da imprese radiofoniche locali facenti parte del sistema associativo AERANTI-CORALLO, sono (a seguire viene indicato il nome della società e le emittenti radiofoniche locali, concessionarie per le trasmissioni radiofoniche analogiche e autorizzate quali fornitori di contenuti per la radiofonia digitale terrestre in ambito locale in tutto o parte dei relativi bacini):

Radio Digitale Emilia Romagna (partecipata da Radio Company, Easy Network, Mondo Network, Punto Radio, Radio Antares, Radio Base, Radio Birikina, Radio Fiore, Radio Mater Centro Nord, Radio Padova, Radio Piterpan, Radio Popolare, Radio Record Rete Romagna, Radio Sorrriso, Radio Sound, Radio Viva, Radio Voce della Speranza, Radionova).

Radio Digitale Veneto (partecipata da Easy Network, Radio Bruno, Radio Bruno Nord, Radio Gamma Regione Romagna, Radio Mantova, Radio Oreb, Radio Padova, Radio Pico, Radio San Bonifacio, Radio Sempreviva, Radio Stella News, Radio Studio Delta, Radio Universal, Rado Viva, Radio Wow 1, Radio Wow 2, Radio Wow 3, Stereo Radio, Super Network).

Friuli Venezia Giulia Dab (partecipata da Easy Network, Radio 80, Radio Bellla & Monella, Radio Birikina, Radio Company, Radio Gelosa, Radio Marilù, Radio Padova, Radio Piterpan, Radio Punto Zero Tre Venezie, Radio Sorrriso, Radio Spazio 103, Radio Voce nel Deserto, Radio Wow 1, Stereo Radio).

Inoltre, la società Veneto Dab ha visto l’ingresso di quattro nuove emittenti (pertanto, è attualmente partecipata da Radio 80, Radio Asiago, Radio Bellla & Monella, Radio Birikina, Radio Company, Radio Cortina, Radio Gelosa, Radio Marilù, Radio Mater Centro Nord, Radio Onda Sette, Radio Palazzo Carli, Radio Piave, Radio Piterpan, Radio Sorrriso, Radio Sound, Radio Valbelluna, Radio Verona, Radio Vita, Radio Voce nel Deserto, Stella Fm).

Tutte le sopraindicate società consortili sono amministrate da un amministratore unico, nella persona di Elena Porta.

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A rischio il divieto di utilizzo di marchi radiofonici nazionali in ambito locale?

Dal 1999, in Italia è vietato l’utilizzo di marchi radiofonici nazionali in ambito locale, per evitare distorsioni di rilevazione dell’audience, con tutte le conseguenze che comporterebbe in ambito pubblicitario.

Ora, questo divieto potrebbe essere cancellato da un emendamento, presentato in merito al decreto legge “Sostegni Bis” in corso di esame alla Camera dei Deputati.

A renderlo noto è Aeranti-Corallo che, in una nota indirizzata al Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti “ha espresso la forte preoccupazione delle imprese radiofoniche locali del proprio sistema associativo con riferimento all’emendamento n. 67.19 che è stato presentato nell’ambito della discussione alla Camera dei Deputati del disegno di legge di conversione del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 (decreto legge “Sostegni bis”)”.

“Tale emendamento, se approvato” – riporta la nota – “vanificherebbe, infatti, la portata dell’art. 2, comma 2-bis del decreto legge 30 gennaio 1999, n. 15, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 marzo 1999, n.78 che vieta l’uso, in ambito locale, di marchi radiofonici nazionali. Una norma molto importante posta a tutela del mercato pubblicitario radiofonico locale”.

“L’uso dei marchi radiofonici nazionali in ambito locale” – conclude Aeranti-Corallo – “creerebbe, peraltro, anche distorsioni nella rilevazione dell’audience, generando il cosiddetto fenomeno della duplicazione degli ascolti a danno della credibilità dell’intero sistema radiofonico”.

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DAB+: costituiti due operatori di rete in Lombardia

Sono stati costituiti due nuovi operatori di rete per la diffusione in DAB+ di emittenti locali.

Ne dà notizia Aeranti-Corallo nel seguente comunicato.

Nella giornata odierna sono state costituite, a Milano, due società consortili, partecipate complessivamente da 40 imprese radiofoniche locali commerciali e comunitarie, tutte associate Aeranti-Corallo (concessionarie per le trasmissioni radiofoniche analogiche e autorizzate quali fornitori di contenuti per la radiofonia digitale terrestre in ambito locale in tutto o parte della Regione Lombardia), per l’esercizio dell’attività di operatore di rete per la radiofonia digitale terrestre (in tecnica DAB+) nella stessa Regione Lombardia.

Si tratta, rispettivamente, della società “Lombardia Dab”, partecipata delle seguenti emittenti radiofoniche locali Aeranti-Corallo: Radio 2.0; Radio 51 Hit; Radio 60-70-80; Radio Like; Radio Marconi 2; Radio Mater; Radio Popolare; Radio Sempreviva; Lattemiele Emilia Romagna; Radio Birikina; Radio Bruno; Radio City; Radio Company; Radio Marilù; Radio Pico; Radio Pico Classic; Radio Reggio; Radio Sound; Radio Stella News; Stereo Radio, nonché della società “Radio Digitale Lombardia”, partecipata delle seguenti emittenti radiofoniche locali Aeranti-Corallo: Radio 51; Radio Lombardia; Radio Marconi; Radio Missione Francescana; Radio Nuova Studio Più; Radio Pianeta; Radio Punto; Radio Vera; Radio Viva Fm Bergamo; Radiorizzonti; Radio 80; Radio Bellla & Monella; Radio Bruno Nord; Radio Gamma; Radio Mantova; Radio Modena 90; Radio Piterpan; Radio Sorrriso; Radio Universal; Radio Wow 3.

In entrambe le società, Amministratore unico è stata nominata Elena Porta.

Il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli, ha affermato che la costituzione di Lombardia Dab e di Radio Digitale Lombardia rappresenta la prosecuzione del percorso di rafforzamento della presenza digitale dell’emittenza radiofonica locale intrapreso dalle imprese del sistema associativo Aeranti-Corallo.

Rossignoli ha, quindi, aggiunto che le emittenti radiofoniche locali intendono essere protagoniste nei nuovi scenari digitali. “Con il completamento del processo di transizione alle trasmissioni televisive digitali terrestri di seconda generazione, a partire dal 2023 – ha continuato Rossignoli – dovrebbe trovare applicazione il nuovo piano delle frequenze per la radiofonia digitale Dab+, che dovrebbe essere emanato a breve dalla Agcom. Con tale piano, finalmente, la radiofonia locale dovrebbe poter operare sull’intero territorio nazionale con un numero adeguato di frequenze (e, quindi, non solo nei bacini limitati dove la stessa attualmente opera”.

Il coordinatore Aeranti-Corallo ha quindi concluso evidenziando l’esigenza che gli investimenti per la realizzazione delle reti di trasmissione Dab+ riguardando infrastrutture per l’evoluzione dell’attività di comunicazione, debbano essere sostenuti dallo Stato nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (“recovery plan”).

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DAB+: Aeranti-Corallo chiede l’attivazione di impianti provvisori per le emittenti locali

È necessario il rilascio di autorizzazioni provvisorie per portare le radio locali in DAB+ nelle zone ancora non servite.

La richiesta arriva da Aeranti-Corallo.

In un comunicato, l’associazione spiega che “L’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha avviato, ad inizio del 2019, il procedimento per l’adozione del nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la radiofonia digitale Dab+, piano che, una volta concluse le attività di coordinamento con gli stati esteri confinanti, non potrà, comunque, essere attuato prima di giugno 2022, quando terminerà il processo di refarming della banda 700 e di consequenziale ricollocazione di tutte le frequenze televisive”.

Attualmente, nei 2/3 del territorio nazionale le emittenti locali non possono ancora operare in DAB+ per mancate pianificazioni. Il tutto, in un contesto in cui sta proseguendo la digitalizzazione delle nuove autovetture.

“Al fine di evitare una penalizzazione del comparto locale” – si legge nella nota – “Aeranti-Corallo chiede una modifica del Regolamento di cui alla delibera Agcom n. 664/09/CONS e s.m., prevedendo la possibilità di attivare (fino all’attuazione del nuovo piano delle frequenze), nelle regioni dove attualmente non può operare, impianti provvisori, su base non interferenziale”.

Al momento, le aree servite da impianti DAB+ locali sono Torino, Bologna, il Trentino Alto Adige, Firenze, l’Umbria, Roma, Napoli e Cagliari.

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