Claudio Cecchetto festeggia 70 anni

Conduttore, dj, produttore discografico e fondatore di importanti emittenti radiofoniche.

C’è solo l’imbarazzo della scelta nel descrivere la lunga carriera di Claudio Cecchetto, una delle figure più importanti in ambito di radiofonia e di musica.

Oggi, 19 aprile, Claudio Cecchetto compie 70 anni.

Un compleanno importante che non ha assolutamente spento l’entusiasmo che lo contraddistingue da sempre, tanto che la prossima imminente sfida che lo riguarderà è quella di diventare sindaco di Riccione.

Pur essendo di origine veneta e cresciuto professionalmente a Milano, per Cecchetto la “Perla Verde dell’Adriatico” rappresenta una ‘seconda casa’, da quando vi portò Radio Deejay (e tutto l’indotto che ne conseguì) durante le dirette estive, che ancora proseguono.

Tanti auguri a Claudio Cecchetto e alle sfide che lo riguarderanno (anche) dalla redazione di FM-world.

Intanto, questa mattina Claudio Cecchetto è stato ospite di “Non Stop News” su RTL 102.5. Questo il comunicato dell’emittente.

CLAUDIO CECCHETTO CANDIDATO SINDACO DI RICCIONE

“Non sono molto bravo a fare comizi. Semplicemente sto cercando di fare ciò che ho fatto nella vita da imprenditore, ovvero accontentare le persone. L’ho fatto nel privato, la grossa differenza era che nel privato prima devi fare le cose e poi hai i consensi, mentre nel pubblico prima devi avere i consensi e poi puoi fare le cose. Io godo nel vedere le persone felici, vivo di questo”, ha raccontato Claudio Cecchetto. “Mi piacerebbe veder felice una comunità, oltretutto conosco Riccione particolarmente bene perché la frequento dagli anni ’80, ho fatto diverse cose, tra cui anche sposarmi lì. Sono legato alla città, un posto che mi ha portato molto fortuna, è una specie di restituzione: ridarle ciò che mi ha dato. Bisogna cercare di cambiare le cose, sono riuscito almeno penso nella radiofonia, vediamo un po’ se succederà anche nel pubblico. Sono sempre alla caccia di talenti e non è detto che non esistano anche nell’amministrazione. Parliamo sempre di comunità che prima soddisfacevo con gli artisti e le radio, ora con i provvedimenti. È chiaro che ci vuole un’amministrazione ordinaria per un’amministrazione straordinaria”.

COSA DICE IL CLAUDIO CECCHETTO DI OGGI GUARDANDOSI INDIETRO?

Oggi è il compleanno di Claudio Cecchetto, che compie 70 anni. “Non mi lamento. Le cose sono andate bene e se il buongiorno si vede dal mattino magari andranno anche meglio in seguito, cerchiamo di mantenere questa costanza”, ha detto Cecchetto. “Cosa mi immagino per i prossimi anni? Dalla società mi aspetto delle sorprese: speriamo che migliorino le cose soprattutto dopo questo periodo un po’ grigio”.

CLAUDIO CECCHETTO E I SUOI FIGLI

Per quel che riguarda la sfera personale ho molte aspettative sui miei figli. Jody lavora da voi a RTL 102.5, seguo il suo programma e mi piace, spero che per lui sia una grande occasione e che lo faccia progredire sempre di più”, ha raccontato Cecchetto. “Per Leo spero che le cose gli vadano meglio, visto che ha velleità di cantante. Dove posso do una mano, anche se loro sono autosufficienti e la cosa mi fa tanto piacere”. Pensando al futuro, quindi, si pensa inevitabilmente ai propri figli. “Chiaramente. Sono sempre per dare pareri ai figli, lascio perdere i consigli. Se vogliono li seguono altrimenti facciano di testa loro”, ha detto Claudio Cecchetto. “L’importante è fidarsi dei propri figli e io lo faccio”.

LA SITUAZIONE DEGLI ULTIMI DUE ANNI

Prima con la pandemia, poi con la guerra. Come sta vivendo Claudio Cecchetto questo ultimo periodo? “La vivo come penso la vivano tutti. Ancora non riesco a capire cosa ci trovino nella guerra, che è pessima. Non importano le ragioni, i perché, la guerra è una cosa pessima. Pensavo che fosse un ricordo da piccolo quando mi raccontavano della guerra, pensavo avessimo superato quei momenti lì. Mi intristisce un po’ e spero che la politica possa intervenire e cambiare la situazione”, ha detto Claudio Cecchetto. “Vedo che anche chi fa la guerra esprime il suo dissenso, è logico, soprattutto adesso che sappiamo tutti che le armi sono arrivate ad essere molto pericolose per un Paese, per una nazione, non solo per una città. Il pericolo è che ci sia qualche pazzo che abbia intenzione di usarle”.

(Comunicato RTL 102.5)

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I 70 anni di Vasco Rossi: l’immagine ai tempi di Punto Radio

Oggi il mondo della musica e dello spettacolo festeggia i 70 anni di Vasco Rossi.

Il rocker, tuttora popolarissimo e trasversale a tutte le generazioni, ha iniziato la sua carriera tra radio e discoteche.

Come noto, l’emittente che lo vide ai microfoni negli anni ’70 dalla ‘sua’ Zocca – nel modenese – fu Punto Radio.

Vogliamo festeggiare anche noi Vasco, ritraendolo in questa immagine tra microfono, cuffie e giradischi.

Punto Radio è tuttora operativa ed ha sede a Bologna.

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RTL 102.5 festeggia Jerry Calà all’Arena di Verona

Il 20 luglio si terrà all’Arena di Verona “Buon Compleanno Jerry!”, un evento che celebrerà i 70 anni di Jerry Calà ed i suoi 50 anni di carriera artistica.

La serata andrà in onda in radiovisione su RTL 102.5 con la conduzione di Angelo Baiguini e Federica Gentile, che saliranno sul palco con il festeggiato.

Numerosi gli ospiti che accompagneranno la serata: Massimo Boldi, Gigliola Cinquetti, Ezio Greggio, J-Ax, Fausto Leali, Katia Ricciarelli, Sabrina Salerno, Shel Shapiro, Ivana Spagna, Fabio Testi, Maurizio Vandelli, Mara Venier e la reunion de “I Gatti di Vicolo Miracoli” che si esibiranno con la Superband e la Verona Young Orchestra, diretta dal Maestro Diego Basso.

“Buon Compleanno Jerry!” avrà inizio alle 21.00.

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I 70 anni di Rai Radio3

Il primo ottobre 1950 alle 21.00 nasceva Radio3.

La terza rete Rai esordiva con la denominazione ‘Terzo Programma’.

L’emittente seguiva la scia di altri progetti analoghi quali ‘BBC Third Programme’ (dal 1967, BBC Radio 3) ed ‘RDF Programme National’ (dal 1963, France Culture), orientati verso contenuti culturali.

Soltanto nel 1975, con la Riforma della RAI, il ‘Terzo Programma’ è diventato ufficialmente Radio3.

Ancora oggi, l’emittente è fedele alla mission per cui è nata e trasmette sia in FM sia su tutte le piattaforme digitali.

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Radio Capodistria festeggia 70 anni aprendo le porte agli ascoltatori

Nasceva il 25 maggio 1949, in un mix di lingue che univa italiano, sloveno e croato.

Stiamo parlando di Radio Capodistria che a distanza di 70 anni è ancora operativa, con una moltitudine di canali su cui diffonde il proprio segnale: via etere in FM e AM (gli storici 1170 KHz), via web e via satellite.

Per celebrare un compleanno così importante, l’emittente aprirà le porte ai propri ascoltatori, con visite guidate agli studi nella mattinata di sabato 25 maggio.

La “Giornata delle Porte Aperte” – come riporta il sito dell’emittente – avrà una valenza speciale sottolineata da una diretta in esterna della trasmissione “Calle degli Orti Grandi” e che proseguirà con il concerto dell’Orchestra Big Band della Radiotelevisione slovena diretta da Patrik Greblo e la partecipazione di Anika Horvat.

Inoltre, sabato primo giugno, a suggello del settantesimo compleanno in collaborazione con la Comunità Radiotelevisiva Italofona e la Comunità degli Italiani di Capodistria al teatro cittadino si terrà il concerto del cantautore, polistrumentista e scrittore italiano, Vinicio Capossela.

La voce che ha unito le minoranze: compie 70 anni Radio Capodistria

Radio Koper Capodistria festeggia settant’anni di attività.

A ricordarlo è l’emittente stessa che, attraverso il proprio sito internet, sottolinea che il 2019 “è una data importante, perché è anche scontato dire che settanta anni sono tanti, per una emittente che ha attraversato un arco di tempo molto travagliato, non facile per queste terre”.

Nata esattamente il 25 maggio 1949 col nome di Radio Trieste Zona Jugoslavia, l’emittente ha dato voce a diverse storie.

Il primo intento era quello di essere cassa di risonanza del regime jugoslavo, “contribuendo all’apertura di quest’area verso l’occidente durante la cortina di ferro”.

Negli anni si è sviluppata in due programmi, due emittenti autonome ben distinte all’interno del sistema pubblico della radiotelevisione slovena. Quello che dà voce alla popolazione slovena e la versione che dà voce alla comunità italiana del territorio.

Un lavoro che svolge “anche oggi – riporta il sito – malgrado le difficoltà che ci sono fra la Slovenia e la Croazia, malgrado il confine che divide l’Istria. Malgrado i nuovi nazionalismi o sovranismi, che rendono più difficile il dialogo alla sopravvivenza delle minoranze”.

Negli anni, Radio Capodistria è cambiata molto. Ha attraversato la caduta del muro di Berlino, che ha segnato la disfatta dei regimi comunisti e la nascita di nuovi Stati. Ha attraversato le crisi economiche che hanno provocato, o sono state usate come pretesto per provocare drastici tagli agli organici della radio.

Il sito della radio conclude dicendo che “dopo settanta anni siamo ancora qui, ventiquattro ore al giorno in lingua italiana e con buona musica, con un nostro pubblico, che c’è. E siamo anche cresciuti su nuove piattaforme”.

E tra le tante nuove modalità digitali di diffusione, Radio Capodistria resta ancora viva anche sul canale che l’ha resa celebre al pubblico italiano: i 1170 KHz in onde medie.

Per gli utenti satellitari, l’emittente è presente sul canale 700 di Sky e sul 657 tra le radio di TiVuSat.