54 anni di gran classe: il 6 marzo 1966 nasceva la versione italiana di Radio Monte Carlo

Radio Monte Carlo festeggia 54 anni di “gran classe”.

La versione italiana della “radio del Principato di Monaco” esordiva alle 14.00 del 6 marzo 1966, sotto la direzione di Noel Coutisson.

Inizialmente si trattava di due ore inserite in un palinsesto in lingua francese, fino alla nascita del canale in onde medie totalmente italiano, che dalla fine degli anni ’60 ottenne un continuo e crescente successo.

Da Barbara Marchand a Luisella Berrino, da Roberto Arnaldi ad Awanagana, fino ad Ettore Andenna, ad Herbert Pagani ed altri ancora, i nomi che contraddistinsero quell’epoca sono celebri ancora oggi e rappresentarono una forte alternativa alla RAI, dal taglio più internazionale, in un epoca in cui l’emittenza privata in Italia non era ancora presente o vedeva gli albori.

Lo sviluppo delle “radio libere” fino alla nascita dei primi network ne decretò la crisi, superata nel 1987 con l’acquisizione dei diritti di marchio da parte di Alberto Hazan, che ne sviluppò una rete FM in Italia, affiancandola a Radio 105 e in tempi più recenti a Virgin Radio, in quello che era il gruppo Finelco.

Dal 5 settembre 2018, Radio Monte Carlo è entrata a far parte del gruppo RadioMediaset (insieme alle già citate Radio 105 e Virgin Radio, ad R101 ed alla superstation Radio Subasio) e a breve vedrà il suo esordio televisivo sul satellite con Radio Monte Carlo TV, già da tempo presente sul web.

Radio Monte Carlo: 53 anni di grande storia

53 anni che hanno fatto la storia della radio: il 6 marzo 1966 nasceva la versione italiana di RMC.

Grazie alla direzione di Noel Coutisson, prendevano il via alle 14.00 due ore di programmazione in italiano.

Fu Simonetta Bassani, professoressa “bi-lingue” della Facoltà di Scienze Umane di Nizza (e non Herbert Pagani, come riportato da più fonti), la prima voce ad inaugurare lo spazio dedicato al pubblico dello “Stivale” che, in seguito alla vicinanza fisica col Principato, riceveva il segnale in onde medie.

E’ stata una sperimentazione ben riuscita, tanto che da lì a poco sarebbe nata ufficialmente la Radio Monte Carlo totalmente in lingua italiana che dalla fine degli anni ’60 a tutti gli anni ’70 ha rappresentato una forte alternativa alla Rai, dal taglio più internazionale.

Da Barbara Marchand a Luisella Berrino, da Roberto Arnaldi ad Awanagana, fino ad Ettore Andenna, ad Herbert Pagani ed altri ancora, i nomi che contraddistinsero quell’epoca sono celebri ancora oggi.

L’arrivo delle migliaia di emittenti locali in FM, dalla metà degli anni ’70 in poi, portò alla crisi di Radio Monte Carlo che, dopo un primo tentativo di affiliazione con realtà territoriali, cedette i diritti di marchio per la parte italiana ad Alberto Hazan che nel 1987 ne sviluppò una rete in modulazione di frequenza per l’Italia, facendola diventare la seconda emittente del proprio gruppo, accanto alla consolidata Radio 105.

Ed è stata – oltre trent’anni dopo – l’ultima delle emittenti nazionali del gruppo Finelco, ad essere ceduta proprio da Hazan. Dal 5 settembre 2018, infatti, per Radio Monte Carlo è nata una terza epoca: quella che l’ha portata a far parte di RadioMediaset insieme alle ex-sorelle Radio 105 e Virgin Radio, ma anche ad R101 ed alla superstation Radio Subasio.