Radio Delta1 compie 46 anni: l’esordio, il 22 maggio 1977

Radio Delta1 è una delle emittenti storiche dell’Abruzzo e si appresta a festeggiare 46 anni di attività. I dettagli nel comunicato.

Il prossimo 22 maggio, Radio Delta1 compie 46 anni. In occasione di questo evento, l’emittente regalerà ai suoi ascoltatori una Crociera MSC per due persone, nel Mediterraneo.

In questi giorni, il pubblico della radio sta giocando in diretta con i conduttori per aggiudicarsi un ambito posto nella lista dei 100 privilegiati che, il giorno del compleanno della emittente, parteciperanno ad una estrazione. La mattina del 22 maggio, infatti, alle ore 10.30, il fortunato vincitore sarà premiato in diretta su Radio Delta1.

Il 46esimo compleanno della radio sarà una giornata speciale per celebrare in onda la storia dell’emittente abruzzese, nata dall’intraprendenza e dalla passione del suo editore Enzo Galante.

Radio Delta1 andò in onda, per la prima volta, nel lontano 22 maggio del 1977. La prima canzone trasmessa fu “Year of the cat” di Al Stewart.

Da quel momento, grazie alla vision del suo editore, Radio Delta1 è diventata un punto di riferimento per il suo territorio. Sempre al servizio del pubblico, negli anni si è distinta per la sua professionalità e per il suo prodotto unico. Nel tempo ha proposto innumerevoli voci, programmi radiofonici ed eventi live.

Attualmente, Radio Delta1 è l’emittente locale più ascoltata in Abruzzo. In FM copre un’area multiregionale: Abruzzo, Molise, parte delle Marche e della Puglia. Nella Marche – e presto anche in altre regioni italiane – Delta1 è possibile ascoltarla attraverso la più recente tecnologia del DAB. In Abruzzo e Molise è presente anche in TV.

Grazie al consistente ascolto in streaming sul sito ufficiale della radio e su varie altre piattaforme, grazie alle app, agli smart speaker, Radio Delta1 è diventata anche un punto di riferimento per i tantissimi abruzzesi e molisani sparsi in Italia e nel mondo.

Il Gruppo Delta1 (Radio Delta1 e Radio Play Capital) ogni settimana raggiunge l’ascolto di oltre mezzo milione di persone. L’Azienda conta 40 persone tra conduttori, fonici, giornalisti, segretari, impiegati amministrativi, consulenti commerciali, copywriter, marketing specialist ed altre figure professionali. Un team fortemente unito che lavora ogni giorno per raggiungere obiettivi sempre più importanti.

Buon compleanno Radio Delta1!

(Comunicato stampa)

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Quarantasei anni di “radio libere”

Se le radio “libere” hanno una data di nascita, questa può essere considerata ufficialmente quella di mercoledì 28 luglio 1976.

Erano già molte le emittenti operative all’epoca, ma soltanto in quella giornata arrivò l’attesa sentenza della Corte Costituzionale (la n.202) che sanciva la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private via etere, purché a diffusione locale.

Terminava così il monopolio RAI, mentre fiorivano in modulazione di frequenza emittenti private in tutta Italia, offrendo contenuti diversi rispetto a quanto finora proposto delle reti di Stato.

“Il fenomeno” – riporta una voce di Wikipedia – “fu considerato, inizialmente, più come una moda temporanea che come un’evoluzione del modo di concepire la radiofonia in Italia, ma nel tempo molte emittenti dimostrarono di poter competere qualitativamente con le emittenti pubbliche“.

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Radio 105 festeggia 46 anni

Il 16 febbraio 1976, in piena epoca pionieristica, nasceva Radio Studio 105.

L’emittente venne fondata da Alberto ed Edoardo Hazan a Milano in zona Lorenteggio e la prima frequenza su sui modulava era 105.560 MHz, spostatasi successivamente a ridosso dei 99 (oggi esattamente 99.1), tanto da identificare gli ascoltatori come i “novantanoviani”.

La storia dell’emittente, successivamente diventata Rete 105 e – dal 1996 – definitivamente Radio 105, è lunga e complessa.

Tantissimi i personaggi noti che si sono alternati al microfono, di quello che – di fatto – è stato il primo network nazionale privato italiano.

Nel 2016, a 40 anni dalla sua nascita, l’emittente è diventata parte del gruppo RadioMediaset, inizialmente con R101 e Virgin Radio, mentre solo in un secondo momento anche con Radio Monte Carlo e Radio Subasio.

La sede è in Largo Donegani 1 a Milano.

Oggi l’emittente è presente su tutte le piattaforme, compreso il digitale terrestre sul canale 66, dove prossimamente trasmetterà in simulcast l’intera programmazione radiofonica.

Da settembre 2019, Barbara Rossetti è la direttrice artistica.

Secondo le ultime indagini RadioTER (secondo semestre 2021), Radio 105 è la radio prima negli ascolti del quarto d’ora medio (AQH).

FM-world si unisce ai tanti auguri ricevuti dal network, in occasione del suo 46esimo compleanno.

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Rino Borra: “La radio libera italiana è nata 46 anni fa”

Riceviamo e pubblichiamo un editoriale, scritto direttamente da uno dei fondatori di Radio Milano InternationalRino Borra – in occasione dei 46 anni dalla nascita dell’emittente.

La storia della radio libera italiana ha origine sul finire degli anni ’50, ma ha una data solenne che rappresenta la chiave di svolta di tutte le vicende, quella data è il 10 marzo 1975.

Sul finire degli anni’50, per aggirare monopoli statali che imponevano le emittenti governative, alcune radio “pirata” accesero i loro segnali sulle onde medie (AM) da vecchie carrette ancorate in acque internazionali nei mari del Nord, fuori dalle giurisdizioni degli Stati.

La danese Radio Mercur fu tra le prime e diede vita a uno stile americano con un parlato essenziale e veloce e musica che proveniva quasi tutta dagli Stati Uniti.

Fu subito successo, considerato che le etichette discografiche indipendenti con i relativi artisti erano state trascurate dalle emittenti di stato. La BBC, ad esempio, trasmetteva dischi solo per 28 ore settimanali ma le etichette accreditate erano Philips, Decca e poche altre, non certo quelle indipendenti.

Nel maggio del ’60 prese a trasmettere Radio Veronica dove esordì Federico “l’Olandese Volante” che dalla terra ferma registrava bobine che venivano portate sulla nave per essere trasmesse.

Furono diverse le “radio pirata” che animarono, dai mari del Nord, un bacino internazionale di ascoltatori composto da milioni di abitanti. La più famosa di tutte fu la britannica Radio Caroline, fondata dal manager dei Rolling Stones, Ronan O’Rahilly. Ma nel 1967 il governo britannico varò una legge che tappò la bocca a queste gloriose radio che avevano fatto la storia. Solo Radio Caroline sopravvisse, tra mille peripezie, fino al 1990. In Italia di quelle vicende arrivò solo l’eco lontano.

Nei primi anni ’60 la Rai intratteneva il suo pubblico con programmi e scelte musicali piuttosto monotone. Per sfuggire a quella condizione molti si attrezzarono per ricevere, tra le interferenze elettromagnetiche dell’AM, i segnali di Radio Luxembourg o Radio Monte Carlo che si riceveva sulla costa tirrenica fino alla Campania.

Il Principato di Monaco, proprietario insieme alla società Sofirad, di Radio Monte Carlo, varò un progetto radiofonico che mirava principalmente ad attrarre turisti verso il territorio monegasco.

Noel Coutisson diede vita a un gruppo affiatato. Anche qui troviamo Federico (l’Olandese Volante) insieme a tanti altri tra cui: Herbert Pagani: Awanagana e Antonio (Devia).

Ma le onde medie (AM) continuarono ad avere attenzione fino al 10 marzo 1975. Quel giorno fece capolino a Milano, sui 101 Megahertz della Modulazione di frequenza (FM), uno dei primi segnali pirata. Fino al giorno prima in FM si erano ascoltati solo Battisti e Cocciante, ma da quel momento, da una camera da letto di Via Locatelli, con mezzi di fortuna, avevamo deciso di iniettare tra gli hertz dell’FM un po’ di musica mai ascoltata, prevalentemente nera americana, funky e soul.

Dopo la comparsa in FM di brani del calibro di I’m Free – The Who nulla fu come prima. Quella musica, insieme alle potenzialità di banda dell’FM, qualitativamente superiori all’AM e senza interferenze elettromagnetiche, drogarono le orecchie dei radioascoltatori milanesi. Con un rapido passaparola numerosissimi si incollarono alle nostre trasmissioni pirata. Ben presto svelammo anche la nostra denominazione: Radio Milano International.

Con mio fratello Angelo, Piero e Nino Cozzi, diventammo eroi inconsapevoli di quella rivoluzione epocale. Anche la stampa non tardò ad occuparsi di noi con grossi titoli. Ma come per le radio pirata dei mari del Nord, il 14 aprile, arrivò il fermo di Stato: la polizia postale ci sequestrò il trasmettitore.

Fortunatamente dieci giorni dopo il Pretore di Milano accolse il nostro ricorso e ci riconsegnò le attrezzature.

Il 28 luglio dell’anno successivo, la Corte Costituzionale confermò il provvedimento del Pretore e dichiarò legittime le nostre e tutte altre le trasmissioni in ambito locale: fu la fine del monopolio Rai.

Da quel momento Radio Milano International prese a trasmettere in “non stop music”: Commoders, Ashford & Simpson, Chakan, Quincy Jones, Donna Summer. Molte altre Radio colorano di vivacità, spontaneità e creatività, l’FM di tutta Italia. Negli anni RMI mise in campo una squadra affiatata di DJ, tra cui, Gerry Bruno, Claudio Cecchetto, Gigio D’Ambrosio, Lilli Guacci, Moreno Guizzo, Jonathan Jan, Massimo Oldani, Leonardo “Leopardo” Re Cecconi, Gerry Scotti, Fausto Terenzi, Dr. Vibes, Patrizia Zani e molti altri ancora.

Nel 1987 cambiammo nome in 101 Network e in seguito in Radio 101. Nel 2005 poi la nostra concessione nazionale venne alienata dal Tribunale di Milano alla Arnoldo Mondadori Editore che diede vita a R101, una radio molto diversa da RMI che nessuno riconobbe come sua erede.

Il 10 maggio 2017, per onorare una promessa fatta al mio compianto fratello Angelo, ho fatto rinascere sul web Radio Milano International, riportando nel presente quella musica, quei jingle e quello spirito che hanno segnato generazioni intere. L’ho fatto per amore della storia e non tanto per una questione di business. Dal 26 ottobre 2020, grazie a ADN Italia, Radio Milano International è anche tornata in FM, in buona parte della Lombardia e in DAB+ in alcune regioni italiane. Rileggendo, a distanza di mezzo secolo, la storia delle Radio più rappresentative della prima stagione, penso di poter affermare che la che quella di Radio Milano International è un po’ la storia di tutte le radio libere italiane.

È la storia di tanti capelloni, sparsi un po’ dovunque per l’Italia, spiriti liberi, mai domiti che hanno animato, in questi lunghi anni, il mezzo radiofonico, per il quale le scommesse sono ancora infinite. Il 10 marzo 1975 non è quindi la data che segna la nascita di Radio Milano International, ma una data importante per celebrare tutta l’emittenza radiofonica commerciale italiana. Ad maiora.

Rino Borra

I 46 anni di Radio Milano International: tre emittenti per un progetto unico

Il 10 marzo 1975 nasceva Radio Milano International.

Pur non essendo stata la prima emittente privata in assoluto, RMI è il simbolo dell’esordio delle ‘radio libere’ in Italia.

I nomi dei quattro fondatori fanno parte della storia dell’etere del nostro Paese: Angelo e Rino Borra, Piero e Nino Cozzi.

La sintesi è riassunta sulle pagine del sito dell’emittente.

Radio Milano International – si legge – al suo inizio, dopo alcune vicissitudini legali che portarono anche al fermo e al sequestro delle apparecchiature, riuscì ad avere la meglio e a riprendere legalmente le trasmissioni, rompendo definitivamente il monopolio di Stato. La conseguenza di questo successo legale, ottenuto attraverso la costanza e l’impegno del suo fondatore Angelo Borra, diede vita ad un nuovo mercato delle radio libere, segnando il punto di partenza dal quale sarebbero nate le successive emittenti radiofoniche e televisive private in Italia.

I disc jockey che hanno trasmesso dai 101 MHz sono ancora oggi noti al grande pubblico: Gerry Bruno, Claudio Cecchetto, Gigio D’Ambrosio, Lilli Guacci, Moreno Guizzo, Jonathan Jan, Massimo Oldani, Leonardo “Leopardo” Re Cecconi, Gerry Scotti, Fausto Terenzi, Dr. Vibes, Patrizia Zani ed altri ancora.

La pandemia non consentirà di celebrare il 46esimo compleanno di Radio Milano International con una festa, ma quest’anno l’emittente può vantare per la prima volta ben tre reti sotto un unico marchio: Radio Milano International (tornata recentemente in FM e presente anche in DAB+), Radio Milano International Classic e Radio Milano International New Vibes.

Tre canali diversi e complementari – online all’indirizzo radiomilano.international – che descrivono in pieno il progetto dell’emittente, che guarda al futuro senza dimenticare il passato.

Tanti auguri Radio Milano International!

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