Nasce partnership tra MediaDAB e 22HBG: vediamo come si inquadra in un mondo dove l’ascolto della radio in mobilità è fortemente minacciato

MediaDab e 22HBG hanno recentemente firmato una partnership con l’obiettivo di immaginare, sperimentare e portare sul mercato soluzioni rivoluzionarie nel settore dell’intrattenimento e dell’informazione in mobilità.  Proviamo con questo articolo a capire cosa riguarda e la sua importanza in un mondo dove la radio non è più al centro del car entertainment.

 Si tratta qui di innovare nell’ambito dell’intersezione tra tre tecnologie: il DAB, che ha le sue radici nel mondo broadcast; le app, che vengono invece da quello dell’online; e la vera grande rivoluzione del 2023, i Large Language Models alla base dell’Intelligenza Artificiale (IA) che abbiamo tutti recentemente scoperto grazie a ChatGPT e Peperoni AI. 

I protagonisti

Ma chi sono I protagonisti di questo accordo? Presto detto: MediaDAB è uno dei recentissimi consorzi nati per aiutare l’emittenza locale e le superstation a migrare verso il DAB, la Radio Digitale da cui per troppi erano state escluse. Non si tratta solo di radio prettamente locali: anche preminenti superstation sono attualmente veicolate multiplex di mediaDAB. 

22HBG è invece un entità più difficile da afferrare: nata da una costola di Elenos, storico produttore italiano di apparati e soluzioni dedicati al broadcast, si è evoluta su svariati assi apparentemente scorrelati (o almeno questa la prima impressione che si può avere analizzandone il sito). Si va da un giornale online che racconta in tempo reale quanto accade nel mondo broadcast, al gruppo social dedicato (parliamo di FM-world), a una soluzione completa per lo sviluppo e la fruizione dei recentissimi modelli di IA (PeperoniAI), a un aggregatore di emittenti radio e TV  decisamente unico. Senza dimenticare le soluzioni per la gestione dei contenuti dedicate ai broadcaster.

Convergenza 

Il filo conduttore però esiste è quello della convergenza di media e contenuti resa possibile dalla digitalizzazione e dagli standard aperti.  Come ben sanno le redazioni dei quotidiani che ormai da tempo lavorano su piattaforme tecnologiche uniche in grado di erogare e adattare i contenuti su web, blog, podcast, canali tv interattivi, HBBTV. E carta stampata. 

E qui ci ricongiungiamo col senso dell’accordo con cui abbiamo aperto.  

 

Come chiarisce questo semplice grafico…Ok, forse meglio prenderla da un angolo più user-oriented. 

Dashboard

Partiamo dai meravigliosi cruscotti delle autovetture di ultima generazione: lo spazio dedicato all’ intrattenimento è diventato come sappiamo terreno strategico di lotta tra i grandi gruppi editoriali nazionali oltre che tra questi e le piattaforme globali. 

 La cosiddetta Uberizzazione, che nel settore dei media è anche detta Netflixizzazione è dietro l’angolo anche per il comparto radiofonico, rimasto finora un caso unico dove il perdurare dell’analogico (FM e AM) ha permesso di godere delle rendite di posizioni anche oltre i tempi supplementari 

Purtroppo, Il bel segnale pulito emesso dagli storici trasmettitori dei principali network non potrà continuare ad apportare vantaggi che per pochi anni, non fosse altro che per questioni di consumi energetici. 

Uno vale uno

 Ma nel DAB e nell’online uno vale uno e il logo che fa bella mostra di sé sullo sfavillante cruscotto non rappresenta certo elemento di differenziazione. 

Da qui la necessità di fidelizzare tramite nuovi tipi di interazione quelli resi possibili da soluzioni custom basate sulla sinergia tra DAB e IP. E non parliamo solo del “Dab over IP” di cui si discute dal 2019, quella tecnologia che prevede in sostanza di incapsulare in pacchetti IP i dataframe DAB senza perderne i metadati. 

Pensiamo piuttosto ad applicazioni più vicine all’utente: proviamo a fare due esempi per chiarire. È evidente a tutti che uno dei vantaggi competitivi di Google e Facebook rispetto alla classica emittenza broadcast sta nella granularizzazione (e anche nella “targettizzazione” di cui discutono tutti. Ma a noi preme parlare della prima). In altre parole, anche una piccola attività economica, quale un negozio di quartiere, può grazie ai colossi del web attivare campagne a costi accettabili (parliamo di poche decine di euro a settimana) 

Basta limitare l’erogazione a una singola città, o perfino a una zona: cose ovviamente precluse non solo all’FM ma anche al DAB, che di fatto utilizza in Italia le stesse topologie basate su trasmettitori di grande potenza che coprono vaste aree. 

DAB e aggregatori

Immaginiamo ora una stretta integrazione tra un flusso DAB e un aggregatore di grande popolarità quale FM-world: nulla vieta di realizzare la medesima granularizzazione, erogando flussi IP contenenti spot differenziati per area geografica, attivabili eventualmente solo quando richiesto. Con i costi relativi. 

Un secondo esempio potrebbe riguardare l’interazione con gli ascoltatori: siamo abituati a emittenti che ci chiedono di rispondere sul tema del giorno (“diteci cosa pensate di…”), ma poi quello che accade è che in onda vengono letti solo pochi messaggi scelti dai conduttori. Nessuna valenza scientifica o di sondaggio in tutto questo 

Ma la radio, con la sua diffusione orizzontale e il suo vasto pubblico permette di realizzare opinion polls significativi con risultati in tempo reale (visto che a rispondere sono spesso ben più di 1000 ascoltatori). 

La raccolta e l’analisi delle risposte e’ tecnicamente realizzabile come sviluppo verticale sulla base dell’esistente funzionalità “Interactive MUX” offerta da 22HBG. 

Big Data

L’integrazione di cui parliamo porta poi un enorme vantaggio, che sarà in prospettiva sempre più strategico. Si chiama big data, la grande quantità di informazioni relative ai singoli utenti che già oggi possiamo collezionare da chi ascolta via app. Sono darti grezzi, che necessitano di strumenti di analisi e sintesi potenti: e qui il ruolo dei sistemi basati sulla AI, in grado di analizzare e sintetizzare autonomamente enormi quantità di dati diventerà con il tempo indispensabile

Chi possiede i dati?

Ma chi possiede i dati? Questo è un punto strategico cui conviene prestare la massima attenzione. Se non si presidia il dashboard, proprio con sistemi quali quelli di FM-world o anche al limite app proprietarie, il rischio è che queste informazioni vengano regalate tutte alle case automobilistiche. Ma se in qualche modo è lecito che queste ultime collezionino informazioni su stile di guida dei clienti e performance dei veicoli, molto più difficile appare accettare che conoscano anche i nostri gusti in termini di intrattenimento. Soprattutto quando questi impattano il core business delle radio.

Differenziazione 

Abbiamo voluto citare due esempi che richiedono sviluppi custom e non funzionalità pronte da erogare. 

Ma il punto è proprio questo. In un mondo dove non è più la potenza del segnale a fare la differenza non può essere che lo sviluppo di soluzioni verticali, sulla base dei solidi protocolli standard di DAB e IP, a differenziare le singole emittenti. E non abbiamo parlato dell’ulteriore integrazione con i vari LLM (large language models, ChatGPT e concorrenti) qualcosa su cui ci riserviamo di ritornare a breve.  

Per ora invitiamo tutti i lettori a lavorare di fantasia e creatività: anche le idee più ardite sono probabilmente realizzabili ormai in tempi molto rapidi. (M.H.B.)

World Radio Day: tra ‘radio tradizionale’ e ‘intelligenza artificiale’

Grande successo per l’evento organizzato da Radio Speaker, in occasione del World Radio Day, e con cui ha collaborato anche FM-world.

Tra tanti ‘big’ del mezzo, ospiti del talk-show tenutosi dalle 10.00 alle 18.00 al Talent Garden Isola di Milano sono stati anche Gianluca Busi di 22HBG e Nicola Franceschini di FM-world.

Intervistati da Giorgio D’Ecclesia di Radio Speaker, hanno affrontato diversi argomenti inerenti i cambiamenti della radio degli ultimi anni e le prospettive future legate all’intelligenza artificiale.

Com’è mutato il mezzo negli ultimi tempi? D’Ecclesia lo ha chiesto a Franceschini, il quale ha sottolineato subito che la radio non è cambiata tanto nei contenuti, quanto in ciò che la circonda.

Oggi viviamo in un’epoca in cui è tutto visivo e, anche se in presenza di un’emittente priva di ‘visual’, si è persa l’immaginazione di chi si trova dall’altra parte del microfono. Dai social al sito della radio, c’è sempre un’immagine di ciò che stiamo ascoltando.

E per quanto riguarda la musica, ogni emittente si è data un taglio che ne determina inevitabilmente la programmazione. Si è ormai lontani dai ricordi nostalgici degli anni ’70/’80 dove ci si portava “i dischi da casa”, personalizzando la playlist. Ora, nella maggior parte delle radio, la musica ne identifica l’orientamento stesso, dando un’immagine ben precisa all’ascoltatore.

E la pandemia quanto ha influito? Sempre secondo Franceschini, dal 2020 qualche cambiamento c’è stato, con le forzate trasmissioni da casa durante il periodo delle restrizioni. Lo studio – per quanto importante – non rappresenta più la centralità della trasmissione. Il pubblico questo passaggio quasi non l’ha percepito, continuando a seguire i contenuti della radio, a prescindere da dove vengono emessi.

Ha poi preso la parola Gianluca Busi, introdotto da un video evocativo, con la voce di Guglielmo Marconi.

Anticipato da Giorgio D’Ecclesia che ha presentato 22HBG e la start up Peperoni, si è affrontato il tema della ChatGPT e dell’intelligenza artificiale.

Busi si è chiesto che cosa avrebbe fatto oggi Marconi con un’intelligenza artificiale. Il noto inventore bolognese è partito dando vita ad un qualcosa di unico: un segnale monodirezionale che non ci traccia e che parla a tutti senza il bisogno di interazione, al contrario di come si vive oggi, con una società che ha sempre bisogno di risposte, di interazioni, di like.

Da lì, ci si è addentrati sull’intelligenza artificiale, ritenuta una tecnologia importante, che tuttavia non potrà sostituire il DNA della radio.

“Io ho portato Radio Maria in posti del terzo mondo” – ha raccontato Busi, che rappresenta anche la multinazionale del broadcast Elenos, fondata dal padre – “e quel contenuto, per chi vive in luoghi dove la comunicazione e la tecnologia latitano, ha un enorme valore aggiunto”.

Tornando all’intelligenza artificiale, che cosa si può fare con una ChatGPT? L’esempio più immediato è ricaduto sulla radio, con la possibilità di generare un palinsesto o molto più semplicemente di ottenere uno spunto che possa essere utile a chi è in onda.

Facendo un esempio, inserendo ChatGPT all’interno di un software radiofonico, è possibile ricavare in tempo reale diverse informazioni inerenti il pezzo in onda o l’artista che lo interpreta, agevolando il conduttore.

Come succede con tutte le tecnologie, se utilizzate come aiuto dell’essere umano possono agevolarne il lavoro. Ma attenzione a non confondere l’intelligenza artificiale con la creatività umana.

La nostra voce, con i suoi difetti ed i suoi errori, continuerà sempre a trasmettere emozioni, non sostituibili.

La spontaneità, l’imprevisto, l’esperienza manterranno unica la radio.

La diretta dell’intera giornata è disponibile all’indirizzo https://www.facebook.com/radiospeaker/videos/3389890941260392.

Gli interventi di Busi e Franceschini sono disponibili al punto 04.45.00.

22HBG: nasce l’app di intelligenza artificiale ‘empatica’

Si chiama PeperoniAI, dal nome della piattaforma di gestione contenuti da cui deriva. E’ la App di intelligenza artificiale da lunedì 6 febbraio, on line su iOS – a breve anche su Android – lanciata dalla 22HBG, tech company ferrarese fondata da Gianluca Busi.

Partner di aziende internazionali leader nel campo della tecnologia e delle telecomunicazioni (recente l’apertura di una sede in Senegal), 22HBG promuove soluzioni digitali configurandosi come una Hub che «ambisce a migliorare la qualità della vita delle persone», ‘umanizzando’, con la nuova App, la ‘freddezza’ dell’intelligenza artificiale. L’App – scaricabile da oggi e tra le primissime in Italia – precede il bisogno dei clienti di potersi relazionare ad altri, per iscritto, con parole adeguate. Il modello di riferimento è OpenAi, dalla quale si differenzia per un’impronta empatica.

Al testo si combina infatti l’umore, lo stato d’animo, i sentimenti che animano chi la utilizza, senza snaturarlo, con un tono che può essere formale o informale. Come conferma lo sviluppatore, Renzo Marrazzo, «si è voluto rendere il risultato il più aderente possibile all’identità del fruitore/autore». Diverse le categorie cui accedere: Media, Education, Writing, Marketing, suddivise a loro volta in tipologie di messaggio. E se per l’Education, ad esempio, si può chiedere di scrivere tanto il riassunto di un libro quanto una poesia, per il marketing si ottengono prevalentemente contenuti di copywriting.

Un percorso intuitivo che conduce all’utilizzo di una semplice chat, che in pochi secondi dà riscontro. PeperoniAI, è rivolto a chi non ha dimestichezza con la parola scritta ma ha necessità di farsi comprendere; ai social media manager che devono realizzare post; ad utenti che vogliono soddisfare curiosità. Grazie a tutti gli elementi introdotti, il wizard fornisce anche idee. Categorie e tipologie di contenuti saranno potenziati nei mesi, automaticamente. Tra le implementazioni previste, il codice di programmazione per immagini e grafiche. Un approdo, quello dell’App, in linea con la filosofia dell’azienda, che ha dedicato il 2022 allo studio delle opportunità del Web 3, della Blockchain e del Metaverso, fino ad arrivare a Peperoni, Digital Content Manager che riduce i tempi di gestione dei contenuti aziendali e snellisce processi di archiviazione, catalogazione, distribuzione, misurazione.

Un’esigenza sentita dai brand che puntano su una strategia di comunicazione che non sia solo social e che vogliono mettere ordine nell’accumulo di contenuti di diverso formato, quindi testi, video, audio, app e podcast. Ferrara nuova Silicon Valley? «La Silicon Valley rimane un importante centro per l’innovazione tecnologica e l’imprenditorialità, ci sono anche opportunità per l’innovazione e l’imprenditorialità in altre parti del mondo. Anche una città come Ferrara, con le giuste condizioni e incentivi, può diventare un centro per l’innovazione tecnologica e l’imprenditorialità. Ciò potrebbe includere investimenti in infrastrutture, formazione e programmi di supporto per le start-up, e la creazione di un ecosistema favorevole per l’innovazione e l’imprenditorialità».

Su preoccupazioni AI

Secondo 22HBG, le AppAI, possono migliorare la qualità della vita delle persone in svariati modi: fornendo assistenza nella gestione del tempo, nell’organizzazione delle attività quotidiane, nella comunicazione con gli altri, nell’apprendimento di nuove competenze e nell’accesso a informazioni utili.

Marrazzo. «Ci sono AppAI che possono aiutare le persone con disabilità a comunicare utilizzando la voce o il linguaggio dei segni; ad apprendere nuove competenze, come lingue straniere, matematica, scienze e molto altro ancora. Altre che possono fornire informazioni utili su una vasta gamma di argomenti, come la salute, il benessere, le notizie, la cultura, lo sport e molto altro ancora». Rispetto ai pericoli del loro utilizzo, nel mondo del lavoro ci sono prospettive sia positive che negative. «Da una parte si teme che l’adozione di tecnologie AI possa causare la perdita di posti di lavoro, soprattutto per le professioni automatizzate, anche se ci sono studi che indicano come l’adozione di tecnologie AI potrebbe creare nuovi posti di lavoro e migliorare la produttività. Dall’altra parte, c’è la preoccupazione che le tecnologie AI possano perpetuare o addirittura amplificare le disuguaglianze esistenti, come la discriminazione basata sull’età, il genere o la razza».

Poi su sicurezza, privacy. «In generale, è importante considerare sia i benefici che i rischi delle tecnologie AI nel mondo del lavoro e adottare misure per mitigare i rischi e sfruttare al meglio i benefici. Ciò può includere la formazione e la riqualificazione per le professioni che potrebbero essere colpite dall’automazione, nonché la creazione di standard etici e di protezione dei dati per garantire che le tecnologie AI siano utilizzate in modo responsabile e rispettoso dei diritti umani».

Link App Store iOS: https://apps.apple.com/it/app/peperoniai/id1666981194

meeting media dab 22hbg vincenzo dolce

1° Meeting Media Dab in Franciacorta (BS) – Gli interventi dei partecipanti

Ritorniamo sul 1° meeting di Media Dab svoltosi dal 20 al 22 gennaio in Franciacorta (BS). Dopo aver già scritto su quello di Busi (22HBG) questi gli altri interventi

Come da programma, i lavori sono iniziati alle 09:30 con il benvenuto di Gianluigi Petruccio (Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne) che dopo aver citato tutte le emittenti del consorzio invitando i rispettivi rappresentanti ad alzarsi (tra i fini del meeting anche quello di “conoscersi”, essendo ad oggi 110 radio in 8 regioni, per instaurare un senso di squadra) ha dato la parola a Vincenzo Dolce al Presidente di Media Dab, Space Dab e Go Dab.

Dolce ha innanzitutto ripercorso la breve storia “MEDIADAB nasce nel settembre 2019. Oggi i tempi sono maturi per un confronto, anche in vista delle nuove linee guida sulle procedure selettive dei consorzi DAB. Dall’inizio ci siamo posti l’importanza di fare squadra e di individuare un modello di business sostenibile, che permetta cioè alle radio “locali” di investire economicamente il meno possibile nella transizione dall’analogico al digitale, almeno nella fase sperimentale e ci auguriamo anche dopo.”
La nascita di aMAVE: ”Insieme ad Ettore Vantaggiato,Vice Presidente e Direttore Tecnico del consorzio MEDIA DAB e ad Enrico Marrazzo, consigliere MEDIA DAB, abbiamo fondato M.A.V.E., Associazione Media AudioVisivi Europei, che oggi si rafforza con l’ingresso dell’avvocato Massimo Lualdi, che assume l’incarico di vice presidente, a cui auguro buon lavoro.”
Le prime autorizzazioni DAB+ sperimentali: “…non sono state facili da ottenere, ma ci siamo riusciti solo perché una volta formalizzate le istanze, non abbiamo atteso una risposta. Abbiamo invece instaurato un dialogo continuativo con il Ministero ottenendo tutte le necessarie autorizzazioni accessorie … con la pubblicazione delle linee guida sulle procedure selettive dei consorzi DAB+, per la radio inizierà il vero momento di cambiamento e di passaggio,”

Media Dab membro World Dab: “Per crescere, dobbiamo avere anche una visione internazionale, per entrare a pieno titolo in Europa. Ecco perché abbiamo chiesto ed ottenuto di essere membri di World Dab, il forum del settore, globale ovvero mondiale, per la radio digitale DAB+. A metà novembre abbiamo partecipato per la prima volta, a Londra, alla riunione annuale di World DAB, per testimoniare che in Italia esistono anche le radio locali. Come saprete, oltre alle radio, sono membri del World DAB anche le case automobilistiche, che poco conoscono la realtà delle radio locali italiane e in quella occasione abbiamo potuto esporre importanti questioni sulla fruizione del DAB+ in Italia, riscontrando con sorpresa che era la prima volta che venivano sollevate alcune questioni tecniche.

Infine Dolce ha concluso il suo primo intervento evidenziando uno degli elementi che caratterizza Media DAB: “…affrontare le cose con un approccio pragmatico, aperto, internazionale, dialettico, curioso e diplomatico, inserendosi anche in contesti non solo italiani per approfondire tematiche, tecniche ed economiche, che interessano sempre più il mondo della radio e tutto questo con un unico fine: preservare il patrimonio rappresentato dalle radio locali.”

aspetti tecnici trasmissione dab

Dalle ore 10:00, è iniziata un’ora dedicata agli “Aspetti tecnici della trasmissione in digitale” con gli interventi di Francesco Berti e Alessandro Tomassini della ITEL, Alessandro Sponchioni della GatesAir, Gianluca Busi di 22HBG (di cui abbiamo già scritto). Interventi anticipati da Ettore Vantaggiato Direttore Tecnico Media Dab “… la mia missione è quella di individuare le migliori tecnologie per ottenere i migliori risultati in termini di efficienza energetica, irradiazione in aree di servizio, interconnessione degli impianti, etc. Per farlo, ovviamente, è necessario individuare e selezionare i migliori fornitori, sia sul mercato interno che internazionale. E a questo proposito, il nostro orientamento come MEDIA DAB è stato sin dall’inizio quello di privilegiare le aziende italiane per investire sul nostro territorio, per premiare le professionalità eccellenti che l’Italia è in grado di offrire e non da ultimo per efficientare l’aspetto logistico, che un partner locale è in grado di garantire”

massiomo lualdi e cionini

Sugli Aspetti Strategici e Giuridici, sono intervenuti gli avv. Massimo Lualdi e Stefano Cionini di Consultmedia, partner Media Dab, i cui interventi sono stati riepilogati da newslinet.it.

Dopo un breve Lunch, l’intervento del Revisore dei Conti Media Dab, dr. Franco Depasquale che ha illustrato gli investimenti ed il conto economico

gianluici petrucco media dabPer la sezione MARCOMMS (Marketing & Comunicazione), Gianluigi Petruccio (Comunicazione) si è soffermato sulla prima campagna lanciata da Media Dab per ringraziare le oltre 100 stazioni radio che hanno aderito al consorzio, pianificata in formato pagina intera sul quotidiano nazionale “Milano Finanza” (leader dell’informazione finanziaria ed economica) e con banner sui periodici online del settore broadcast tra cui newslinet.it e fm-world.it. “Abbiamo “giocato” con le parole “DABbiamo”, “MEDIA DAB” e “ritarDABile”, quest’ultima perché quando la campagna fu ideata, le “linee guida” apparivano ancora lontane”.

Monica Ponti (Marketing) si è invece soffermata sui primi 5 obiettivi che il settore MARCOMMS di Media Dab si è posto: DIFFONDERE il DAB in Italia, INFORMARE comunicando i plus del DAB, SENSIBILIZZARE l’opinione pubblica sull’utilizzo del DAB, PRESIDIARE i contesti internazionali (World DAB) per studiare come i diversi Paesi, nonostante i diversi gradi di sviluppo e adozione della tecnologia, procedono verso la digitalizzazione del segnale radiofonico via etere. SUPPORTARE le radio consorziate

dab per emergenze germania

Ultimo intervento, quello di Vincenzo Dolce che prima ha condiviso alcune delle slide che Patrick Hannon, Presidente di World Dab, ha illustrato nell’ultimo incontro annuale che si è tenuto a Londra a metà novembre. In particolare Dolce si è soffermato su un aspetto ancora nuovo: le emergenze e il DAB. “La Germania ha proposto il DAB+ come parte dell’ infrastruttura di allerta nazionale. Dopo le inondazioni del 2021, le autorità e le emittenti tedesche hanno iniziato a discutere sul ruolo che può avere il DAB+ in caso di emergenze. Tanto è che a settembre scorso, l’industria radiofonica tedesca ha pubblicato una proposta al Comitato Tecnico del World DAB. L’8 dicembre, in Germania, si è svolta una giornata di allerta a livello nazionale per informare le persone in caso di situazioni pericolose per la popolazione.

Poi Dolce ha annunciato l’adesione a ITALIA SOLARE, ente del terzo settore che sostiene, la difesa dell’ambiente e della salute umana, supportando modalità intelligenti e sostenibili di produzione, stoccaggio, gestione e distribuzione dell’energia attraverso la generazione distribuita da fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico. “Personalmente mi sono adoperato per aderire, perché anche noi, come consorzio, vorremmo ottimizzare i costi energetici investendo nel fotovoltaico.”

loghi green media dab space dab

Infine il Presidente Dolce, in considerazione di quanto già detto e ribadito sulla importanza del green per il consorzio, ha presentato i nuovi loghi Media Dab, Space Dab e Go Dab a cui è stato fatto un restyling dei colori.

Il meeting si è chiuso con la sessione Q&A (questions & answers) durata circa 90 minuti che ha permesso alle radio consorziate di porre domande e ricevere risposte

 

WEB3: arriva il nuovo ebook di 22HBG per capire come cambia il modo di fare affari

Il Web3 rappresenta la sfida per una nuova interazione del World Wide Web basata sulla tecnologia blockchain che incorpora concetti tra cui decentralizzazione e un’economia basata sui token.

Alcuni tecnologi e giornalisti lo hanno messo a confronto con il Web 2.0, affermando che sarà in grado di disintermediare dati, processi e contenuti che ora sono centralizzati e concentrati in un piccolo gruppo di aziende, le “Big Tech”.

Il termine è stato coniato nel 2014 dal co-fondatore di Ethereum Gavin Woode; l’idea ha suscitato interesse nel 2021 da parte di appassionati di criptovalute, grandi società tecnologiche e società di capitale di rischio.

22HBG da anni lavora nel mondo digitale e ha deciso di essere la prima azienda – tramite un nuovo ebook – a fornire risposte a domande quali “Che cos’è esattamente il Web3? Per cosa possiamo utilizzarlo concretamente?”.

L’ebook è rivolto a tutte le aziende ed ai manager che vogliono innovare la loro azienda, i loro prodotti e il rapporto con i propri clienti, in modo da offrire una panoramica su una tecnologia che sarà la protagonista dei prossimi dieci anni.

Tutti i dettagli all’indirizzo 22hbg.com/web3-ebook.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]

WEB3: che cos’è esattamente? Arriva il nuovo ebook di 22HBG

22HBG, società editrice di FM-world, entra nel mondo del WEB3.

Tutti i dettagli nel seguente comunicato.

WEB3: cos’è esattamente? Per cosa possiamo utilizzarlo concretamente? 22HBG da anni lavora nel mondo digitale e ha deciso di essere la prima azienda a dare queste risposte nel primo ebook su questo tema.

Una overview chiara e concisa sulla storia e sull’evoluzione del web per capirne il potenziale odierno fino ad arrivare ai concetti di Metaverso e Web3 per scoprire come impatteranno sulla società e sulle aziende.

Un tema controverso ma senza dubbio un’enorme possibilità per le aziende di valorizzare il proprio lavoro. Un insieme di sinergie tecnologiche e di realtà virtuale che possono rivoluzionare il modo di vivere l’azienda, il brand e perfino la radio. Non ci sono limiti alle potenzialità di questi strumenti così nuovi e ancora inesplorati.

Non possiamo ancora sapere quali saranno gli sviluppi di queste tecnologie e di queste nuove realtà ma sappiamo che è ora di iniziare a conoscerle. Come? Con l’ebook gratuito di 22HBG.

* Archivio News –> www.fm-world.it/news

* FM-world –> per contatti e segnalazioni: [email protected]