208 Radio Luxembourg: un incredibile archivio per rivivere oggi musica e programmi degli anni ’60, ’70 e ’80
Prima delle radio private c’era lei, Radio Luxembourg, detta anche 208: uno dei pochi modi pre-1975 di ascoltare musica internazionale e “jocks” entusiasmanti. Centinaia di ore di registrazioni originali, dagli anni ’60 agli anni ’90, sono oggi disponibili online.
Prima, ascoltavo 208
C’è una frase comune in quasi tutte le interviste ai personaggi delle prime radio private italiane, riportata dagli ormai innumerevoli libri (e podcast) sulla storia dell’FM nazionale: “Prima ascoltavo radio Lussemburgo“. Ma cosa ascoltavano esattamente?
The English Service of Radio Luxembourg 208 (il nome corretto) era il programma che andava in onda su 1439 e poi 1440 Kc (AM) dalle ore 19.30 italiane in poi, subito dopo il vagamente grottesco “Italian Service” che consisteva in una sorta di giornale radio confezionato dalla RAI a Roma pensando agli emigranti di una volta (cercando con attenzione nell’archivio di cui stiamo per parlare si trovano anche segmenti di questo notiziario). Ma torniamo a 208, la “stazione delle stelle“.
From London to Marnach
I programmi erano prodotti – a seconda del periodo – a Villa Louvigny in Lussemburgo o a Londra, al n. 38 di Hertford Street.
Ma, dicevamo, cosa ascoltavano davvero i futuri DJ dell’FM italiana?
Fading, disturbi e grandi Jocks
Effettivamente ascoltavano grandi disturbi e sibili, suono che andava e veniva spesso afflitto da ricorrenti distorsioni (causate dall’onda non diretta che dalle potenti antenne dei 208 metri – 1200KW – raggiungeva i ricevitori). E il bello è che più o meno lo stesso accadeva a chi ascoltava nella zona target, Londra e il Regno Unito, come prova ad esempio questa registrazione del 1972:
Ma la musica e lo stile della conduzione degli eroi inglesi del tempo, nomi come Paul Burnett, Noel Edmonds, Emperor Rosko, Bob Stewart e Benny Brown, era inconfondibile e ha fatto scuola a emittenti quali la sempre citata RMI e innumerevoli altre.
Un archivio incredibile
Chi volesse rivivere quel periodo può accedere a decine e decine di ore di registrazioni sul sito https://rtlgreat208.wordpress.com/
Oltre alla musica e ai DJ sono ascoltabili i notiziari dell’epoca, dove – e fa veramente impressione sentirlo oggi – in prima pagina apparivano spesso notizie relative al “conflitto tra Israele e i paesi arabi”.
OM, OC, FM e Panda-Wegener
Molti nastri vengono da semplici ascoltatori, che registravano a casa quanto ricevuto in onde medie (e in qualche caso in onde corte). Alcune registrazioni sono ripresa dalle frequenze FM in Lussemburgo o Germania mentre le più recenti provengono da una “sottoportante” analogica del primo satellite DTH europeo, Astra 1A, facilmente riconoscibili dal particolare suono della codifica Panda-Wegener (stranamente definita in onda come “digitale”).
Siamo sicuri che in tanti passeranno come noi intere ore all’ascolto di tanti incredibili e affascinanti programmi.