Milleregioni, le voci del territorio

La stagione Tv secondo Studio Frasi: Rai3 in buona salute

Ha destato un certo interesse il bilancio della stagione televisiva appena terminata che è stato redatto nei giorni scorsi da Studio Frasi (specialista nell’elaborazione dei dati Auditel) ed è relativo al periodo compreso tra inizio ottobre 2020 e fine maggio 2021. Ne riassumiamo qui i dati più rilevanti, perché anche per i lettori di un sito a carattere prettamente radiofonico come questo è sicuramente opportuno conoscere bene il contesto mediatico in cui si colloca il mezzo da loro più amato. A livello generale, si può dire che l’ascolto della Tv in Italia nell’ultima stagione è stato ancora alto, anche se naturalmente non sono stati toccati i livelli record dello scorso anno, quando il lockdown generalizzato chiuse per forza tanta gente in casa. Così il totale dei telespettatori nel Giorno Medio è ancora di ben 11,3 milioni, anche se in calo rispetto agli 11,6 milioni della stagione 2019-2020 (- 2.2%). Che poi il mondo della Tv sta cambiando a favore dell’offerta televisiva ‘non lineare’ delle piattaforme e degli OTT non sembra proprio essere in discussione (si pensi al formidabile successo di ‘Lol’ su Amazon). La tendenza è molto chiara e tutti da capire saranno, adesso, gli effetti della nuova situazione dei diritti del calcio di serie A, con il probabile forte incremento del consumo della Tv in streaming grazie a Dazn. Intanto si registra una decisa crescita del consumo di Televisione mediante le smart tv connesse ad internet. Ma veniamo ai gruppi Tv e ai canali televisivi ‘generalisti’, pur sempre molto importanti. Nonostante tutto, non ci sono stati poi, nel corso dell’ultima stagione, grandi ‘rivoluzioni’ nelle graduatorie. La Rai, nel suo complesso, vince anche questa volta, con il 36% dell’ascolto nel Giorno Medio, seguita da Mediaset al 32,5%; poi ci sono Discovery con il 7,2%, Sky al 6% circa e La7, con La7d, poco sotto il 4%. Nella graduatoria del Giorno Medio, Rai1 è ancora la rete più seguita, con 1,9 milioni e il 17% circa, seguita da Canale 5 con 1,8 milioni e il 15,9%. Non molto rilevanti i movimenti rispetto alla scorsa stagione, anche se Canale 5 va un po’ meglio (+ 0.54%). Decisamente buona invece la ‘prestazione’ di Rai3, terza al 7,6% ma quel che più conta è il risultato della stessa rete nella prima serata, dove arriva al 6,53%, con un progresso dell’1,18. Buone dunque la scelte del direttore Di Mare, con Fazio, ‘Report’ e ‘l’eterno’ “Chi l’ha visto?’ sugli scudi e con persino qualche ‘audacia’ (il ritorno di Luca Barbareschi su una rete tradizionalmente ‘di sinistra’). Chi sembra invece ‘navigare a vista’ (per qualcuno persino ‘alla cieca’) sembra essere Rai2, che consegue comunque il 4,8% circa nel Giorno Medio e un risultato simile in prima serata. La programmazione di questa stagione è apparsa costantemente ‘sperimentale’ e anche se qualcosa è andato per il verso giusto (‘Una pezza di Lundini’), diverse altre non hanno proprio convinto (‘Anni 20’ è solo un esempio). Nel Giorno Medio Italia 1 ha poi conseguito il 4,6% e Rete 4 il 3,75%, poco sopra La7 (3,5% circa). La coppia Tv8 di Sky (1,8%) e Nove di Discovery (1,7%) continua infine a duellare, senza che ci sia poi un chiaro vincitore. In prima serata la Rai è al 36,7 circa, Mediaset al 32,8, Sky al 6.6, Discovery al 6.1 e La7, sempre con in più La7d, arriva al 5.2%. Nella graduatoria della prima serata, invece, pur prevalendo chiaramente col 19% circa, Rai 1 risulta in leggerissima flessione, mentre Canale 5 resta stabile al 14,7%. Sempre in prima serata, Iris è al decimo posto con l’1.71%, seguita da Rai4 e da 20, ancora di Mediaset, e poi da Real Time, Rai Movie, La5, Rai Premium, Paramount Network e Cine 34. Infine i programmi. In questa stagione molto ‘particolare’ hanno prevalso i messaggi sulla pandemia dell’ex presidente del Consiglio Conte, seguiti dal discorso di Capodanno di Mattarella, tutti ‘eventi’ diffusi da varie reti. Non potevano mancare poi, a seguire, la finale del Festival di Saremo e ‘Il Commissario Montalbano’ di Rai1.

Antonio Rocco per un altro anno a Radio e Tv Capodistria

Le nomine e i programmi di produzione futuri sono stati al centro della riunione del Comitato per i programmi italiani di Radio e Tv Capodistria, svoltasi l’11 giugno scorso sotto la guida del presidente, Alberto Scheriani. Alla seduta ha preso parte, in remoto, il nuovo direttore generale della Radiotelevisione di Slovenia, Andrej Grah Whatmough, che ha ricordato con piacere il recente incontro con i dipendenti della stessa RTV nel corso del suo soggiorno a Capodistria. Whatmough ha confermato che entro breve saranno pubblicati i bandi di concorso per tre nuove assunzioni nelle redazioni capodistriane, come concordato anche con il governo sloveno. “Proseguendo – come riporta il sito lavoce.hr – , i consiglieri hanno dato il loro assenso all’unanimità alla riconferma di Antonio Rocco a vicedirettore generale della RTV di Slovenia, con delega per i programmi italiani. Questi ha ringraziato per l’opportunità che gli viene offerta di concludere la sua carriera ricoprendo quest’alto incarico, che scadrà l’anno prossimo, quando avrà maturato le condizioni per il pensionamento. Nel frattempo Rocco ha assicurato massimo impegno per affermare e consolidare i programmi dell’emittenza locale, lavorando per risolvere i problemi che li assillano e preparando nel migliore dei modi il ricambio generazionale ai vertici del Centro regionale RTV di Capodistria”. Le scadenze infatti incombono: “Tra pochi mesi sarà collocato a riposo Dragomir Mikelič, suo responsabile da lunghi anni, mentre nel 2023 scadranno i mandati dei redattori responsabili di Radio e Tv Capodistria. Un momento importante, è stato rilevato, da usare per rilanciare il consolidamento finanziario delle emittenti, rinforzare i loro organici e mantenere l’importante ruolo nella fascia costiera e oltre, dove sono ambasciatori del multiculturalismo, della lingua e cultura italiana, come rilevato dal consigliere Salvator Žitko”. Gli importanti concetti appena ricordati sono stati poi ripresi dai redattori responsabili di Tv Capodistria, Robert Apollonio, e Radio Capodistria, Aljoša Curavić. Presentando le linee guida per i programmi futuri, i due hanno rimarcato quanto il compito sia complesso senza una chiara visione dei mezzi finanziari e del personale a disposizione. Nel limite delle risorse disponibili, saranno proposte nuove produzioni, come ad esempio un documentario su Antonio Borme a trent’anni dalla scomparsa. Ribaditi gli impegni transfrontalieri e quelli relativi alla collaborazione con la Rai e la Comunità radiotelevisiva italofona.

Il nuovo Corecom del Veneto: Mazzoni Nicoletti presidente

Il presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha provveduto nei giorni scorsi, avvalendosi del potere sostitutivo come previsto dalle norme, ad effettuare tutta una serie di nomine. Fra queste, quelle del nuovo Corecom della regione. I componenti sono: Marco Mazzoni Nicoletti, nato a Treviso il 02/06/1980 (presidente); Enrico Beda, nato a Padova il 29/05/1985; Fabrizio Comencini, nato a Garda (VR) il 06/11/1953; Edoardo Figoli, nato a Vicenza l’11/12/1988; Stefano Rasulo, nato a Verona il 03/02/1970.

La scomparsa di Cinzia Montani, ‘voce’ delle Radio pesaresi

Un male implacabile ha ucciso nei giorni scorsi Cinzia Montani, ‘voce’ molto conosciuta delle Radio locali di Pesaro. Cinzia aveva solo 59 anni e il tumore, comparso già anni fa, si era adesso ripresentato, non lasciandole, alla fine, alcuna speranza. Cinzia Montani è stata una voce radiofonica notissima in varie emittenti della città, per la precisione prima a Stereo Pesaro 103, poi a Radio Città e infine negli ultimi anni a Radio Incontro. Una grande capacità di dialogo con gli ascoltatori e una buona preparazione generale a livello giornalistico le hanno consentito di tenere costantemente, nell’ambito delle varie stazioni, la rubrica della rassegna stampa mattutina. Grande tristezza e incredulità per la scomparsa di Cinzia sono stati espressi dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci e dal vicesindaco Daniele Vimini: “Dalle prime esperienze agli ultimi periodi, aveva avuto sempre un occhio critico verso le trasformazioni della città e verso quello che accadeva, ma era sempre pronta a valorizzarne gli aspetti positivi, sapendo che lo strumento della Radio poteva essere fondamentale per la crescita della vitalità culturale e aggregativa e per l’apertura della città stessa”.

Focus emittenti: Contatto Radio

Contatto Radio di Carrara è un’emittente locale d’informazione indipendente che opera nella provincie di Massa-Carrara, La Spezia e Lucca. Si tratta di una Radio a carattere comunitario, edita dall’associazione Radio Attiva – Arci Nuova Associazione. Radio Attiva è un’associazione no-profit che si occupa di informazione e comunicazione, con produzioni giornalistiche in audio, video e testo, gestione di uffici stampa, progettazione e realizzazione di siti web e portali d’informazione, consulenze nel settore della comunicazione pubblica e privata. L’emittente è concessionaria della frequenza degli 89.800 MHz in Fm per il bacino compreso fra Sarzana e Viareggio. Già nel 1998 Contatto Radio è entrata a far parte di Popolare Network, importante rete italiana di informazione indipendente. La Radio toscana trasmette ogni giorno 13 edizioni del giornale radio (dalle 6.30 del mattino fino alle 00.30 della notte), una rassegna stampa nazionale e vari spazi di approfondimento nazionale ed internazionale. “Nel complesso produciamo e co-produciamo circa 5 ore di informazione tutti i giorni e 8 ore di programmi musicali – assicurano a Contatto Radio – . La scelta musicale della nostra Radio è orientata alla qualità: jazz, rock, world music, musica d’autore italiana, blues, classica, lirica…”. Fin dalla sua nascita, Contatto Radio è finanziata mediante il contributo degli ascoltatori. “Sostenerla economicamente significa permettere ad un progetto di musica, cultura e informazione di continuare ad esistere ed essere disponibile gratuitamente per chiunque, tutti i giorni, 24 ore su 24 – sono le parole di invito dell’emittente al finanziamento da parte del pubblico (come fa del resto anche Radio Popolare) – . Significa contribuire alla diffusione della democrazia e della solidarietà tra individui e popoli, soprattutto adesso che si fanno più alte le voci che predicano intolleranza e razzismo. Significa (anche) tutelare e garantire l’indipendenza irrinunciabile, anche nelle scelte musicali, che sta alla base stessa della sua esistenza”. Detto delle caratteristiche di Contatto Radio, torniamo a parlare, per via del suo indubbio interesse, di un progetto radiofonico anche a carattere internazionale che la vede protagonista e di cui Fm-world si è già occupato in un precedente articolo. Si tratta di ‘Il Redattore errante’, che è in corso sul territorio di Massa-Carrara, con il coinvolgimento anche delle vicine Lucca e La Spezia. ‘Il Redattore errante’ è stato ideato appunto dal Circolo Radioattiva, editore di Contatto Radio, ed è sostenuto dal Programma PartecipAzione 2021 realizzato da INTERSOS e dall’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Il progetto radiofonico si occupa di formazione per la promozione della protezione e della partecipazione attiva dei rifugiati alla vita economica, sociale e culturale in Italia e per attivarlo Contatto Radio ha lanciato la selezione di 6 persone, preferibilmente con status di rifugiato. Il Circolo Radioattiva è stato selezionato tra 7 associazioni a livello nazionale le cui proposte sono finanziate dal citato Programma PartecipAzione 2021. Il progetto prevede un’emissione radiofonica sul tema dei diritti dei rifugiati in Italia e dell’integrazione sociale attraverso un laboratorio rivolto a cittadini stranieri, ma anche e soprattutto la possibilità per alcuni rifugiati/e di partecipare ad una percorso di formazione che include scrittura e gestione di progetti, fundraising, comunicazione e public speaking e protezione dei rifugiati. Il progetto ha l’obiettivo di dotare i partecipanti di strumenti di alto livello per saper stabilire cosa è un’associazione, come si gestisce, come si finanzia, come si presentano progetti e come li si rende operativi e anche come li si comunica. Tutto questo per rendere le persone che partecipano e le associazioni degli strumenti idonei al raggiungimento dei propri obiettivi sul territorio italiano. Dopo le selezioni degli interessati (che dovevano essere titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari, oppure essere casi speciali, godere di protezione sussidiaria o asilo politico ed essere residenti nei territori di Massa-Carrara, Lucca e La Spezia), è in corso la loro formazione, che terminerà il 30 settembre. Tutta l’attività di formazione è gratuita ed eventuali spese collegate alla stessa sono rimborsate ai partecipanti. PartecipAzione – Azioni per la protezione e la partecipazione dei rifugiati è un programma di capacity building ed empowerment realizzato da INTERSOS e UNHCR e mira a rafforzare le competenze di associazioni di rifugiati e di organizzazioni radicate sul territorio che promuovono la partecipazione attiva dei rifugiati stessi.

Sicilia: un’emittente diocesana molto apprezzata

Dal sito siciliano primastampa.eu riportiamo una interessante presentazione (con intervista) dedicata alla locale Radio Diocesana Concordia di Agrigento: “Vogliamo presentare una delle tante emittenti radiofoniche della provincia di Agrigento, una Radio che è stata regalata dal consiglio pastorale diocesano nel 1977 in occasione del 50esimo anniversario di sacerdozio dell’allora vescovo di Agrigento Mons. Giuseppe Petralia. Così, quarantaquattro anni fa, esattamente il 13 novembre 1977, con le note dell’Aida di Giuseppe Verdi si diede inizio alle trasmissioni ‘dalle magiche frequenze di Radio Diocesana Concordia’, questo è il motto scelto che è durato per anni. Radio Concordia… propone musica, informazioni locali e nazionali, rubriche religiose, rubriche culturali e molto altro”. C’è poi, come si diceva, una bella intervista all’attuale direttore di Radio Concordia, Don Giuseppe Livatino, in carica dal 2019, di cui riportiamo parte delle dichiarazioni: “Il fine di Radio Concordia è innanzitutto quello di diffondere la buona notizia nella realtà di oggi, facendosi compagna di viaggio di ogni categoria di persone, di qualsiasi età e di qualsiasi ambiente. I programmi rispondono agli interessi delle categorie più svariate, dallo studente alla casalinga, al professionista. Le nostre rubriche spaziano in ogni campo di interesse: dall’informazione alla spiritualità, dalla cultura all’antropologia, dalla musica classica a quella leggera, compresi molti collegamenti in streaming attraverso la pagina della Radio sui social network, riguardanti fatti storici, l’attuale realtà socio-economica, ecc.”. “Gli ascolti sono alti e, come ho detto prima, coinvolgono le più svariate categorie di persone. Specie negli ultimi mesi, abbiamo registrato un aumento esponenziali dei contatti quotidiani. Molto seguite anche le rubriche in streaming, che hanno fatto registrare diverse migliaia di ascoltatori attraverso i social network. Il segnale oltrepassa quelli che sono i confini della nostra provincia, essendo facilmente raggiungibile anche in alcune zone delle province vicine”.

Assegnati i premi del Corecom della Sardegna

Si è tenuta a Cagliari presso la sala Transatlantico del Consiglio Regionale la premiazione del II° Premio Corecom Sardegna (intitolato all’ex presidente del Corerat Gianni Massa), il cui tema di quest’anno era il cyberbullismo. A patrocinare l’iniziativa sono stati il Presidente del Consiglio Regionale on. Michele Pais, le Università di Cagliari e Sassari, l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, l’Associazione della stampa sarda, la garante dell’infanzia e dell’adolescenza, il Miur, la direzione scolastica regionale. Il premio era diviso in tre sezioni: Giornalismo, Scuola ed Università. Nella categoria Giornalismo hanno prevalso Valentina Orgiu, Eleonora Bullegas e Maurizio Melis di TCS per la radiotelevisione, mentre per carta stampata e web la palma è andata rispettivamente a Luciano Piras de ‘La Nuova Sardegna’ e a Erika Pirina del Corriere sardo. Per il giornalismo per immagini ha vinto Elisabetta Messina de ‘L’Unione Sarda’. Nella categoria scuola, hanno vinto la 5a C servizi socio sanitari dell’istituto tecnico S. Ruju di Sassari e la 2a A scienze umane dell’istituto magistrale Baudi di Vesme di Iglesias. Veniamo alla sezione Università. Per quella di Cagliari hanno vinto le tesi di Marco Marras, “#educhiamociaprevenire: la media education nella prevenzione del bullismo e del cyberbullismo”, e di Sara Concas, “Deepfake detection usin quality measures”. Per l’Università di Sassari palma a Giulia Mura, con “Cyberbullismo: analisi adolescenziale del pericolo e delle conseguenze delle nuove tecnologie”, e a Debora Moretti con “Stereotipi e genere: barriere sociali e possibili soluzioni di supporto per persone transgender e gender non conforming”. La giuria, composta dal presidente del Corecom Susi Ronchi, dal pro rettore dell’Università di Cagliari Ignazio Putzu, dal docente dall’ateneo sassarese Luigi Nonne, dal presidente dell’Odg Francesco Birocchi, dalla garante per l’infanzia e adolescenza prof. Grazia Maria de Matteis, ha visionato complessivamente 67 lavori.

(a cura di Pierpaolo e Giuseppe Podda)

Mauro Roffi
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