MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

Torna, come ogni weekend, l’appuntamento di “MilleRegioni” su FM-world.

A curare lo spazio è Mauro Roffi.

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  • Rai: una situazione economica delicata

Momento delicato e importante nel mondo dei media radiotelevisivi, anche se l’attenzione generale è concentrata, per forza di cose, sulla questione sanitaria.

Ma dietro le quinte sta succedendo molto. Nei giorni scorsi è tornato così improvvisamente d’attualità il problema Mediaset-Vivendi, legato alla obbligata revisione delle regole antitrust previste dalla Legge Gasparri, e in Parlamento è stato depositato un emendamento (cosiddetto ‘salva Mediaset’) a un decreto Covid, che sarebbe condiviso con l’opposizione e che vorrebbe dare all’Agcom un potere importante di intervento in questo ambito (in sostanza, tentando di ‘fermare Vivendi’).

Ma la situazione che è ben presto apparsa più delicata è quella della Rai, proprio dal punto di vista economico, che è ovviamente quello fondamentale. La Rai si è trovata alle prese quest’anno con un deficit di bilancio non prevedibile, sia per le conseguenze del primo lockdown che per l’annunciato crollo dei ricavi pubblicitari. E altresì per la caduta delle entrate da canone.

L’Amministratore Delegato Fabrizio Salini ha allora lanciato l’allarme in una lunga lettera (anche se poi non ha confermato di averla inviata) ai membri della Commissione di Vigilanza, facendo presente che potevano essere a rischio anche dei posti di lavoro.

Salini entrando più in dettaglio, ha spiegato: “Le risorse da canone attualmente disponibili per Rai (quantificabili nel 2020 in 1.636 milioni di euro) risultano inferiori a quelle del 2013 (1.655 milioni di euro)”. Fra le misure che potrebbero essere prese per risparmiare, ci sarebbero la razionalizzazione dei palinsesti, la rimodulazione del piano annuale della fiction, provvedimenti in campo immobiliare, smart working e altro ancora. Ma i provvedimenti più ‘pesanti’ potrebbero riguardare, oltre all’occupazione, anche le attività Rai in generale e l’offerta editoriale complessiva (che comprende anche RadioRai). Fra le ipotesi, il rinvio dell’apertura di alcuni nuovi canali prevista dal Contratto di servizio e possibili chiusure o accorpamenti di canali Tv (da Rai Sport alla fusione fra Rai 5 e Rai Storia).

Nei giorni scorsi però la situazione è sembrata mutare, in coincidenza con una nomina di enorme importanza in Rai, ovvero quella di Maria Pia Ammirati, già a capo delle Teche e di Luce-Cinecittà, a nuova responsabile di Rai Fiction (dopo l’approdo a Netflix di Eleonora Andreatta). Ci sarebbe infatti un accordo, almeno nei fatti, fra il Governo e Salini per la restituzione del 5% del canone tolto alla Rai dalla Legge di Stabilità del 2015 (quando il canone venne inserito ‘in bolletta’), mentre non verrebbe invece restituito al servizio pubblico il cosiddetto extragettito, che va anche a favore di Radio e Tv locali.

La legge di stabilità provvederebbe a tradurre in pratica l’accordo sul 5%, per una cifra che si aggira intorno agli 80 milioni di euro. Un primo ‘salvagente’, dunque, per i bilanci Rai, confermato in Vigilanza dal ministro Gualtieri, che però ha fatto capire di voler guardare soprattutto ‘verso una nuova Rai’, quando arriveranno un nuovo Cda e un nuovo AD per l’azienda.

  • Un decreto importante per le Radio e le Tv locali

Nel corso di una recente riunione del Tavolo Tv 4.0 istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il Sottosegretario allo Sviluppo economico (con competenza sul settore radio-tv) Mirella Liuzzi ha annunciato la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (avvenuta effettivamente questa settimana) del decreto previsto dall’art. 195 del decreto legge n. 34/2020 (Decreto rilancio), poi convertito nella legge n. 77/2020.

L’articolo in questione prevede l’erogazione di un contributo straordinario di 50 milioni di euro per l’anno 2020 per la diffusione di servizi informativi connessi al contagio da Covid 19 a favore di Radio e Tv locali.

Nei prossimi giorni dovrebbe essere emanata una determina direttoriale contenente il complesso dei ‘beneficiari’, gli importi erogabili, le modalità di presentazione delle relative domande e l’indicazione della finestra temporale in cui sarà possibile presentarle.

  • Lifegate vuole diventare una public company

LifeGate – gruppo noto nel nostro settore per la sua Radio, ben diffusa soprattutto in Lombardia, ma che fa molte altre cose – ha deciso di intraprendere un percorso per diventare una public company, lanciando una campagna di raccolta fondi on line su Mamacrowd, la prima piattaforma italiana di equity crowdfunding per capitale raccolto.

“Quest’anno LifeGate festeggia 20 anni dedicati alla sostenibilità e li compie nell’anno che dà il via al decennio per il clima, il decennio delle soluzioni – ha detto il CEO di Lifegate Enea Roveda – . Per questo abbiamo deciso di fare ancora di più e tutto il possibile per coinvolgere tanti nuovi protagonisti in questa transizione, perché solo uniti si può vincere la sfida al riscaldamento globale, la più importante di questo secolo”.

La campagna di equity crowdfunding punta a una raccolta di almeno 1 milione di euro e prevede due possibilità di partecipazione societaria in funzione dell’investimento, con una quota di minima di 200 euro.

Con 25.000 contenuti editoriali e 10 milioni di minuti di musica trasmessi mediante la Radio, LifeGate ha informato i lettori e gli ascoltatori e oggi conta su una community di 5 milioni di persone. Fra le molte attività, anche gli “Osservatori sullo stile di vita sostenibile”, indagini realizzate da LifeGate in collaborazione con Eumetra MR, e Impatto Zero, il primo progetto al mondo a concretizzare gli intenti del Protocollo di Kyoto.
Fra i programmi per il futuro c’è l’ulteriore sviluppo del network di informazione con l’ampliamento delle aree tematiche sulle piattaforme lifegate.it, lifegate.com, Radio LifeGate e i canali social.

  • La nuova edizione del concorso ‘Tv di Comunità’ del Corecom dell’Umbria

La presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni (Corecom) dell’Umbria Elena Veschi ha scelto l’impatto economico e sociale dello smart working quale tema per l’edizione 2020 del progetto-concorso ‘Tv di Comunità’, che, nonostante il nome, è rivolto anche alle Radio della regione.

“L’emergenza Covid ci ha obbligato ad un distanziamento lavorativo, ridefinendo i flussi di lavoro – ha spiegato Veschi – . In questo contesto lo smart working è uno strumento indispensabile per proseguire alcune attività lavorative; certamente non è per tutti e non ha la stessa efficacia ed efficienza del lavoro in presenza, poiché i rapporti umani sono per me insostituibili. Si amplia inoltre il divario di tutele tra lavoratore pubblico e privato”.

Sempre secondo la presidente del Corecom, “le conseguenze economiche derivanti dal lavoro agile sono imponenti e svariate: tante attività sono state travolte dall’indotto, si assiste ad una desertificazione delle grandi metropoli e ad un ritorno alle città di provincia. Molte persone si spostavano per lavoro dall’Umbria in grandi città italiane ed europee e questo nuovo scenario potrebbe invertire la tendenza e creare nuove opportunità per i nostri territori”.

Insomma, gli argomenti da affrontare non mancano. Dunque, “il progetto ‘Tv di Comunità 2020’ dovrà affrontare le conseguenze economiche e sociali del lavoro agile, cogliendo aspetti negativi già noti e positivi in fase di evoluzione inerenti il territorio umbro”.

Il bando, pubblicato il 30 ottobre sul sito del Corecom dell’Umbria e valido per 30 giorni, riguarda la produzione di video tutorial e audio versione podcast narrativi che affrontino la tematica dello smart working e il relativo impatto economico e sociale in Umbria. È rivolto alle emittenti televisive e radiofoniche della regione, oltre che ad enti e organizzazioni del terzo settore.

  • Il ritorno di Visual Radio in Sardegna

Abbiamo sentito la dott.ssa Maria Antonietta Gaviano, amministratrice di Radio Iglesias e Radio Isola (quella che una volta era nota come Prima Radio Iglesias e in precedenza come Prima Radio Holiday a Carbonia, 100.500 MHz) e della Tv Visual Radio, che ci ha spiegato i motivi del recente spegnimento momentaneo della Tv iglesiente (Visual Radio è legata appunto a Radio Iglesias), che trasmette sul ch. 21 nel mux di Tv Terranova Sardegna (Lcn 216).

‘Dott.ssa Gaviano, cosa è successo nell’ultimo mese alla sua emittente televisiva?’.

“Abbiamo avuto dei problemi legati alla fibra, causati da un’interruzione nei collegamenti, ora finalmente risolti, per cui siamo nuovamente in onda, anche se era possibile seguirci tramite il sito di Radio Iglesias…”.

‘In questo periodo, causa anche il Coronavirus, come vanno le due emittenti?’.

“Andiamo avanti, seppur nelle difficoltà, legate anche all’arrivo del Coronavirus, che ha generato una perdita di pubblicità, come in tutte le altre emittenti radiotelevisive del resto…”.

Come ultima ‘chicca’ possiamo ricordare che Radio Iglesias è una delle emittenti più al passo con i tempi; infatti a chi volesse seguirla basta, oltre che sintonizzarsi in Fm, andare su Internet, sulle App per gli smartphone, in Dab sul ch. 10 C e sul satellite Hot Bird 13° Est in chiaro, ma anche sulle piattaforme di Sky e Tivùsat fra le emittenti radiofoniche.
Ma chiudiamo davvero con una precisazione. Nell’articolo su alcuni programmi sportivi di Radiolina trasferiti su Videolina di due settimane fa, a causa di un errore di trasmissione del nostro testo, è stata pubblicata un’imprecisione.

Precisiamo pertanto, a proposito di ‘Il Cagliari in diretta’ e ‘A voi la linea’, che la prima trasmissione è condotta da Silvio Camboni e Valentina Caruso, con la collaborazione di Andrea Matta, mentre la seconda è presentata da Fabiano Gaggini, Valentina Caruso e Alberto Masu. (Pierpaolo e Giuseppe Podda)

  • La pallanuoto femminile in diretta su RadioAdige Tv

La pallanuoto femminile ha riorganizzato il suo campionato: non ci sarà più un girone all’italiana fra le otto squadre in lizza bensì due raggruppamenti composti secondo un criterio geografico, con gare da disputarsi con una pausa minima di 2 settimane tra l’una e l’altra. Sempre che la nuova stagione riesca a proseguire come negli ultimi programmi, naturalmente, causa Covid.

A Verona ha esordito nei giorni scorsi la Vetrocar Css, compagine di pallanuoto femminile della città scaligera. La novità è che gli incontri potranno essere seguiti non solo in live streaming sul nuovo canale Youtube del club ma anche su RadioAdige Tv del Gruppo Verona Network. Una buona notizia per i supporter gialloblù, che potranno sintonizzare il televisore sul canale 640 del digitale terrestre in Veneto, “per non perdere nemmeno una bracciata del primo impegno nel campionato 2020/21 delle proprie beniamine”, come sottolinea daily.veronanetwork.it, a sua volta del citato Gruppo Verona Network.

Ricordiamo che la nuova Radio Adige (Tv) è partita circa due anni fa, in una nuova versione ‘radiotelevisiva’ e ‘digitale’, dopo che lo storico brand radiofonico scaligero (di proprietà della famiglia Grigolini), con alle spalle una storia di oltre 40 anni, aveva cessato l’attività in Fm nel giugno 2017, fra molti rimpianti, con contestuale vendita delle sue ottime frequenze al gruppo di Rtl 102.5, che le aveva poi collegate a Radio Freccia.

Il marchio a fine 2017 era stato poi acquistato dalla Finval (Finanziaria Valpantena-Lessinia), società presieduta da Germano Zanini e già presente nel settore editoriale e multimediale con i brand Verona Network, Giornale Pantheon e Verona Network social tv. Si tratta di una public company nata nel 2010, composta da decine di soci, fra cui molte imprese primarie del territorio veronese.

L’acquisizione del marchio Radio Adige rientrava nel piano industriale 2018-2020 di Finval ed era stata effettuata per mezzo della controllata Infoval Srl, società editrice già proprietaria della testata giornalistica Pantheon e dei relativi canali social e Tv.

  • La nuova Radio di Coldiretti Treviso

Si chiama Terra Trevisana On Air, è una nuova Radio veneta ‘a circuito chiuso’, per così dire, e in specifico diffonderà nelle sedi della Coldiretti della provincia di Treviso (12 uffici zonali più la sede provinciale) e nelle aziende associate (una ventina) un notiziario informativo aggiornato ogni ora sulle tematiche del settore e sul rapporto tra produttori e consumatori.

L’emittente inoltre offrirà anche delle rubriche di approfondimento con interviste sulle iniziative sindacali e su temi specifici d’attualità o legati alla stagionalità.
Il progetto, realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Treviso e Belluno, ha l’obiettivo di mettere in rete le sedi territoriali di Coldiretti e le aziende degli associati attraverso un palinsesto radiofonico interno unitario.

Il nome prende spunto dallo storico giornale di Coldiretti, ‘Terra Trevisana’, il più longevo della provincia di Treviso.

  • Il nuovo palinsesto di Radio Portalecce

Abbiamo dato notizia qualche settimana fa della ripresa dell’attività di Radio Portalecce, l’emittente radiofonica on line della Diocesi di Lecce, prima interrotte a causa della pandemia. L’iniziativa – lo ricordiamo – fa parte del progetto di Portalecce, il portale integrato d’informazione diocesana che, oltre al quotidiano on line, produce anche una Web Tv e appunto una Web Radio, organizzate da don Antonio Murrone e padre Salvatore Giardina, assieme ad una redazione di laici e sacerdoti.

Radio Portalecce annuncia ora, “orgogliosa”, di poter contare sulla collaborazione “di giornalisti, scrittori, maestri di musica, speaker radiofonici e appassionati di musica, che hanno scelto di donare gratuitamente il loro tempo per contribuire all’informazione cattolica della Radio diocesana”. Di qui la partenza del nuovo arricchito palinsesto.

Durante la settimana Radio Portalecce trasmette rubriche di vario genere e dirette. Inoltre, la Radio diocesana pugliese fornisce informazioni ogni ora, collaborando anche con testate radiofoniche nazionali.

Il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 10 alle 11 Fernando Morrone nella rubrica ‘Mattina insieme’ affronta tematiche di attualità accompagnate da musica italiana. Alle 19 invece Giuseppe Lodeserto conduce ‘Thechradio’, rubrica che approfondisce il mondo dei nuovi media.

Il martedì alle 10.30 va poi in onda ‘A colazione da Claudia’, programma condotto da Claudia Mele con molti ospiti. Alle 11.30 Francesco Buja trasmette a sua volta ‘Sentinelle del mattino’. Alle 18 è di turno Roberto Giardino con ‘Cultura e dintorni’. Alle 19 i giovani del GRP di Vernole conducono ‘The Prequel’, una rubrica in cui i giovani parlano dei loro sogni e delle loro battaglie.

Il mercoledì alle 19 Niccolò Mongiello conduce ‘Happy hours’, mentre il giovedì alle 10 Mirto De Rosario conduce ‘Incontro con il parroco’, in cui si dà voce ai parroci della diocesi salentina.

Alle 10.30, poi, Giovanna Politi, scrittrice e poetessa salentina, presenta ‘Dalla parte delle donne e non solo’; alle 18 invece è Zaira Guccione a condurre ‘La forza delle donne’.

Il venerdì dalle 15 Francesco Buja è protagonista di ‘Oratorio in radio’, mentre alle 18 Filippo Petruzzelli conduce ‘Il sale della terra’ e alle 19 il maestro Emanuele Martellotti presenta ‘La casa della Black Music’, imperniata su soul, jazz, gospel e altro ancora.

Il sabato alle 10 don Sandro Quarta conduce infine ‘Cuore Giallorosso’, con le ultime notizie dai campi prima della partita del Lecce.

  • L’agrolimentare protagonista di Radio Vida Network

L’agroalimentare è il settore di punta di Radio Vida Network di Carmagnola (Torino).

Dopo l’edizione speciale diffusa durante la Fiera nazionale del Peperone di Carmagnola, dove il palinsesto dedicato esclusivamente all’agricoltura ha avuto buoni risultati di ascolto, il ‘gruppo Piemonte Radio Vida Network’ ha affidato a Simona Riccio, esperta social media manager nel mondo dell’agrifood&wine, il compito di seguire per la Web Radio piemontese questo importante settore dell’economia regionale e nazionale.

E ‘#Parlaconme’ è la nuova trasmissione dedicata all’agricoltura – dalla terra alla tavola – che Simona Riccio condurrà su Piemonte Radio Vida Network. È un’iniziativa che darà voce a tutti gli attori della filiera agroalimentare, nessuno escluso, che racconteranno la propria storia, la propria esperienza, le proprie criticità, ma anche e soprattutto le tante opportunità del mondo agro-alimentare da poter cogliere e mettere a disposizione di tutti, quale ‘eccellenza italiana’.

La trasmissione sarà live il pomeriggio, dalle ore 18.00 alle ore 19.00.

  • La scomparsa a Vasto di Pino Jubatti

Si è spento il 31 ottobre scorso all’ospedale di Vasto, in Abruzzo, dove era ricoverato da tempo, Giuseppe Jubatti, classe 1937. Tutti lo chiamavano Pino ed era uno studioso della cultura vastese, saggista, vignettista ed editore. Ma, per quel che ci riguarda più da vicino, era stato tra gli editori della storica emittente radiofonica Radio Vasto. Tra i temi a lui più cari c’era la tradizione del brodetto vastese.

Secondo l’Associazione vastese della stampa, era stato “un pioniere dell’informazione radiofonica, tanto che contribuì alla nascita di Radio Vasto”.

A proposito di quest’ultima emittente, ci piace ripubblicare una parte dell’ampia cronistoria pubblicata sul periodico abruzzese zonalocale.it, che si occupa con attenzione della storia delle emittenti radiofoniche locali della sua zona:

“La storia di Radio Vasto inizia da… Livorno. Sì, perché è proprio nella città toscana che un gruppo di amici, che, nel 1975, decisero di ‘fare la radio’, andò a bordo di una Diane 6 gialla ad acquistare le prime attrezzature per iniziare a trasmettere. ‘Era un trasmettitore radio della Collins, utilizzato sulle navi americane della seconda guerra mondiale. In quegli anni a Livorno c’era un mercatino con tutte quelle attrezzature. Lo adattammo per il nostro uso grazie al supporto di Francesco D’Adamo, storico radiomatore’ – racconta Fernando Coletti, uno dei quattro pionieri della radiofonia vastese. Con lui c’erano Giuseppe (Pucci) Ferrara, Michele (Lino) D’Annunzio e Nicola Dario…

‘Volevamo fare controinformazione rispetto al tradizionale flusso delle notizie e per dire la nostra rispetto all’amministrazione della città. Per questo presto arrivò in radio un notiziario in cui davamo la nostra opinione su notizie giornalistiche’ – racconta Giuseppe Ferrara.

‘Anche noi volevamo muovere quelle che qualcuno ha chiamato zolle sociali sotto la superficie piatta di un sistema politico statico e inadeguato’ – è il racconto di Nicola Dario…

La scelta del nome. Un po’ era semplice scegliere per la prima radio il nome della città, un po’ giocò anche il campanilismo. ‘Eravamo un po’ stufi di ascoltare continuamente Radio Termoli e così abbiamo dato alla nostra avventura il nome di Radio Vasto’ – ricorda Fernando Coletti. Ma era una scelta d’identità, di voler arrivare a parlare a tutta la comunità allora raggiunta dal segnale della radio…

Una radio che diventa comunità. Tante le persone che, insieme ai quattro fondatori, diedero voce alla programmazione di Radio Vasto. Tra i nomi che affiorano dai ricordi ci sono Antonio Ragni, che si occupava del notiziario sportivo, Lino Spadaccini, Amedeo Monteferrante, Leano Di Giacomo, che poi si dedicò alla carriera di compositore e autore. E poi le prime ‘donne della radio’, Pina Di Lena e Patrizia Peschini, protagoniste con le loro voci nei programmi della radio…

Ma erano anni di intensi fermenti e tra un disco e l’altro, tra una notizia e una battaglia da portare avanti, le strade dei quattro fondatori di Radio Vasto si separarono. La prima storica radio libera vastese continuò la sua attività con altri protagonisti mentre nasceva anche Free Radio International e poi altre ancora. Ma questa è un’altra storia…”.

Mauro Roffi