MilleRegioni, le voci del territorio (a cura di Mauro Roffi)

L’appuntamento settimanale con MilleRegioni torna puntuale come ogni sabato.

Le ultime notizie, da tutta Italia, sono a cura come sempre di Mauro Roffi.

  • I media in Italia secondo il Censis

L’ultimo Rapporto Censis (il 54°) sulla situazione sociale del Paese, uscito nei giorni scorsi, dà anche un quadro del rapporto degli italiani con il mondo dei media, dalla stampa all’emittenza radiotelevisiva, ai social, riferito soprattutto allo scorso anno.

In generale, dunque, nel 2019 aumentano gli utenti di internet e i possessori di smartphone; diminuiscono invece (purtroppo) i lettori di libri e sono stabili quelli dei quotidiani: nel 2007 erano tuttavia il 67% degli italiani, l’anno scorso solo il 37,3%.
La fruizione della Televisione è stabile ma si registra una flessione dei telespettatori della Tv tradizionale, mentre resta salda l’utenza della Tv satellitare (- 0,1%) e crescono la Tv via internet (web tv e smart tv) e la Mobile Tv. Si combinano sempre di più programmazione lineare e ‘palinsesti personali’.

Ma è la Radio che ovviamente ci interessa. Il mezzo continua a rivelarsi all’avanguardia dentro i processi di ibridazione del sistema dei media. Complessivamente, i radioascoltatori sono il 79,4% degli italiani, stabili da un anno all’altro.

Ma se la Radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale perde 5,3 punti percentuali di utenza, l’autoradio è stabile (+ 0,3% rispetto all’anno precedente) e l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc (lo fa il 17,3% degli italiani: + 0,3%) e soprattutto via smartphone (con un’utenza arrivata al 21,3%: + 0,6% rispetto all’anno precedente) è sempre più rilevante.

Si registra ancora un aumento dell’utenza di internet, come si diceva all’inizio: dal 78,4% al 79,3% della popolazione (una percentuale simile a quella della Radio!), con una differenza positiva di quasi un punto percentuale in un anno. Gli italiani che utilizzano gli smartphone salgono poi dal 73,8% al 75,7%.

I social network più popolari sono YouTube, utilizzato dal 56,7% degli italiani, Facebook (55,2%), Instagram (35,9%). E WhatsApp è utilizzato dal 71% degli italiani.

È stato pubblicato intanto anche l’ultimo rapporto dell’Osservatorio sul giornalismo curato dall’Agcom, incentrato sui temi della pandemia. Nel capitolo riguardante l’organizzazione del lavoro fanno spicco alcuni dati sui giornalisti impiegati nelle redazioni dei diversi media.

In particolare, come osserva Aeranti-Corallo, “è interessante notare come, sia nelle Radio sia nelle Televisioni, lavorino più giornalisti dipendenti che non freelance (con percentuali opposte rispetto alla carta stampata, quotidiana e periodica, e, soprattutto, alle testate native digitali…)”.

L’Agcom fra l’altro ha ora avviato anche una nuova consultazione pubblica sempre sui temi del giornalismo in Italia oggi, cui sarà possibile intervenire entro circa un mese e mezzo.

  • Leggi regionali a favore dell’emittenza: dopo l’Emilia-Romagna tocca al Lazio

Interessanti novità in tema di leggi e provvedimenti di sostegno al mondo dell’emittenza locale sono il tema di alcuni articoli pubblicati sull’ultimo numero di ‘TeleRadioFax’.

Intanto – riferisce il periodico di Aeranti-Corallo – si è svolta il 3 dicembre “la riunione della Commissione consultiva per le provvidenze alle imprese radiofoniche istituita presso il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Nel corso di tale riunione è stato svolto l’accertamento dei requisiti delle imprese radiofoniche ai sensi degli artt. 7 e 8 della legge 7 agosto 1990. n. 250, per l’anno 2019. La Commissione ha esaminato, tra l’altro, 265 domande relative all’anno 2019; di queste, 235 sono state approvate, 2 sono state accolte sotto condizione, 28 sono state escluse per mancanza di requisiti”.

L’accertamento dei requisiti è necessario per il riconoscimento delle provvidenze editoria relative alle riduzioni tariffarie del 50 per cento dei costi delle utenze telefoniche sostenuti dalle emittenti radiofoniche nell’anno 2019 (dal 2020 le provvidenze sono però state soppresse).

In Emilia-Romagna, poi, la Giunta Regionale ha approvato la proposta di legge regionale relativa al bilancio 2021-2023. Tra le voci di spesa, è previsto per il triennio 2021-2023, un nuovo stanziamento di 3.606.200 euro a sostegno dell’editoria locale (tra cui le emittenti radiofoniche e televisive locali della regione).

Qualcosa di rilevante succede anche nel Lazio, dove il Consiglio Regionale ha approvato il 2 dicembre una Proposta di deliberazione consiliare con il ‘Piano degli interventi 2019-2020. Interventi a sostegno delle emittenti radiotelevisive e testate on line locali’, sulla base della Legge regionale n. 3 del 2016.

Ed ecco che “l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, Paolo Orneli, intervenendo ai lavori, ha annunciato a breve la pubblicazione di un avviso pubblico (entro il mese di dicembre), per l’assegnazione di contributi a fondo perduto per un ammontare complessivo di 1,3 milioni di euro che la Giunta dovrebbe integrare, con un’apposita delibera, portandoli a due milioni di euro.

Destinatarie del contributo… saranno le emittenti radiotelevisive locali e le testate giornalistiche on line del Lazio che diffondono informazione e format giornalistici di carattere locale con frequenza quotidiana.

Per l’accesso al sostegno occorrerà dimostrare un calo del fatturato tra aprile e giugno 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, pari o superiore al 30 per cento”.

Positiva la reazione dell’Associazione Stampa Romana, che parla di un «importante finanziamento per il settore» da parte della Regione Lazio. «Questo avviso pubblico completa il percorso della legge approvata nel 2016 e sostiene un settore piegato dalla crisi complessiva dell’editoria e dall’emergenza Covid. Il segnale di attenzione della Regione Lazio conferma il ruolo pubblico dell’informazione, ancora più prezioso nel momento delicato che il Paese sta attraversando con la pandemia in corso».

  • Novara: Radio Azzurra fra attacchi informatici e prestigiosi anniversari

La nota Radio Azzurra di Novara è venuta alla ribalta nei giorni scorsi quale vittima di attacchi informatici.

«In quarantacinque anni di attività ne ho viste tante – ha dichiarato sconsolato il ‘patron’ di Radio Azzurra Ugo Ponzio a lavocedinovara.com – ma non mi sarei aspettato anche questo. Tutto è capitato perché avevo la necessità di scaricare l’estensione di un’applicazione e cercando di aprire il file generato mi sono visto chiedere delle somme in denaro per venirne fuori».

Serie le conseguenze per l’emittente, che per un giorno è rimasta praticamente bloccata; poi, a fatica, ha ripreso le attività riversando il materiale su nuovi devices, ma tornando a lavorare un po’ ‘all’antica’, manualmente.

Ponzio comunque non riesce a darsi pace: «Per una volta che nell’emergenza mi affido alla rete senza le opportune verifiche proprio questo doveva succedere?».

E pensare che è solo di poche settimane fa l’ennesimo compleanno di Radio Azzurra, che è nata nientemeno che nel 1975, un primato celebrato degnamente anche dalla cronaca locale del quotidiano ‘La Stampa’.

Facendo un po’ di storia, si parte con le pareti tappezzate dai fatidici ‘cartoni di uova’ per fini acustici: «Erano alte quattro metri nella stanza della villetta di via Formaggio, zona corso Risorgimento, a Novara – ricorda, ovviamente, sempre Ugo Ponzio – . Lì il 4 novembre 1975 nasceva Radio Azzurra Novara (Ran): 45 anni di musica, notizie, personaggi, dirette, di vita».

A 72 anni il ‘patron’ dell’emittente piemontese è sempre sulla breccia e continua a ricordare: “Con me esordirono Mauro Pagani, Enrico Camaschella, Giorgio Ravizzotti, Enrico Gramone, Marco Ambrosoli e altri ancora, magari non li ricordo tutti e mi scuso.

Che compagnia, compresa mia moglie Angela Colombo: allora come oggi, potrei chiudere senza di lei”.

A Novara in quel periodo c’era già anche Radio Novara International. “Noi scimmiottavamo la Rai: di tutto e di più, dal rock a programmi per i bambini. C’era il trasmettitore nella stanza e l’antenna sul tetto. Arrivavamo fino a Milano, con pochissima potenza. Poi ci spostammo in corso Italia, in piazza del Rosario, via dei Tornielli e infine Baluardo La Marmora”.

E fra i tanti del ‘clan Azzurra’ agli inizi ecco anche Paolo Beldì, poi diventato notissimo regista in Tv. Peraltro, sempre secondo Ponzio, «da noi è passata più di mezza Novara. C’è chi ha poi sfondato, come dj, e chi è rimasto dando l’anima, come Sandrino Berutti, Gigi Santoro. Armando Riviera da sindaco aveva una sua trasmissione. Svolgevamo, e cerchiamo di farlo ancora, un servizio pubblico tra soddisfazioni e sforzi anche economici. Ma ne vale la pena».

E la storia continua, pur con qualche ‘defezione’: «Mio figlio Luca ha preso un’altra strada, nell’arte e nell’alta definizione. La Radio scandisce le giornate anche delle nipotine Flavia e Vittoria. Fondamentale pure mio fratello Luciano. Mamma Eva, che ha una memoria pazzesca, mi dice ‘vendi, mettiti tranquillo’. Ma la mia vita è qui, tra studi e uffici».

Ran – assicura ‘La Stampa’ – “è la quarta Radio più longeva d’Italia e partner di eventi internazionali come Novara Jazz. Uno slogan per i 45 anni? «Da Novara la finestra sul mondo». In Fm 100.500 e 92.100”.

  • Tante novità nell’emittenza di Rieti

Da lunedì 7 dicembre la nota emittente reatina Radiomondo è visibile anche in Televisione sul canale 865 del digitale terrestre, con copertura regionale (mux di Tele Roma 56).

Questa nuova situazione è frutto dell’accordo siglato tra il direttore di Radiomondo Piero Aguzzi e il presidente della Npc Service, Giuseppe Cattani, attivissimo fra le Tv locali, che ha portato ad una collaborazione che vede la storica stazione reatina in Fm (99.900 MHz) presente anche sul canale 865 all’interno del palinsesto della rinnovata Tv locale Rtr.

In sostanza, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 12.30, ci sarà la diretta video dai rinnovati (anch’essi) studi di Radiomondo in via Garibaldi 294, con musica, interviste, informazione ed ospiti.

Radiomondo alcuni mesi fa ha compiuto 40 anni, come ha ricordato anche ‘Il Messaggero’:
“La voce della città da 4 decenni. È così da quella mattina del 10 maggio 1980, un sabato mattina, quando in un appartamento al 47 di via San Rufo Radiomondo sparò nell’etere sui 99.9 le prime trasmissioni con musica e parole. Un’impresa firmata Pier Luigi Aguzzi, per tutti Piero, pioniere della radiofonia locale che lanciò quella che per tutti è la Radio del centro d’Italia”.

Piero (o Pier Luigi, a scelta) è sempre al posto di comando, ma adesso si fa forte dell’aiuto dei figli Pier Paolo e Pier Luca, impegnati totalmente nell’azienda di famiglia. A maggio era in programma anche una grandissima festa, ma «il Coronavirus ci ha bloccato», come spiega proprio Piero Aguzzi.

Dietro ai microfoni di Radiomondo si sono alternate negli anni decine e decine di persone, speaker e conduttori che hanno animato a dovere programmi di musica, attualità e sport. Alcuni hanno anche trovato il successo altrove: ultimo, in ordine di tempo, Emanuele Carocci, alias Dj Strano, il più giovane della truppa di Radiomondo a uscire dai confini locali per approdare a Rtl 102.5.

Radiomondo è stata un “riferimento per intere generazioni di musicofili reatini” – scrive ‘Il Messaggero’ – ma l’informazione non è stata da meno: “non solo i radiogiornali con le news locali, ma anche talk di politica e attualità su temi caldissimi della provincia, dalle elezioni amministrative a quelle politiche, spesso raccontate con dirette dai seggi o dagli studi. Non c’è sindaco, presidente di provincia, prefetto, vescovo o comandante delle forze dell’ordine che non abbia messo piede negli studi di Radiomondo per trasmissioni a diretto contatto con gli ascoltatori”.

Ma Radiomondo per i reatini è anche e soprattutto sinonimo di basket. Le imprese della palla a spicchi di Rieti sono state sempre raccontate con passione sui 99.9.

Ed è qui che si apre un altro capitolo dell’emittenza locale della città laziale. Perché il gruppo Npc (acronimo di New Project Chidren) del già citato Giuseppe Cattani comprende intanto appunto la squadra di basket locale ma identifica anche una nuova piattaforma comunicativa lanciata nel 2017 e oggi arrivata a importanti fasi di sviluppo.

L’ambizioso progetto mira intanto a creare un polo di informazione sportiva che possa abbracciare un target piuttosto ampio di share. Non solo Tv, con Npc Tv, oggi a copertura regionale grazie sempre al mux di TeleRoma 56, ma anche un portale interamente dedicato, npctv.it.

Ma a completare l’opera è arrivata adesso l’altra Tv citata, la nuova Rtr (a sua volta una sigla storica in sede locale), sempre di Cattani, i cui nuovi programmi hanno preso il via il 7 dicembre (assieme a quelli di Radiomondo in Tv).

È in realtà la nuova Rtr 3.0, presentata con una diretta televisiva dagli studi di Rieti e trasmessa sulla nuova numerazione Lcn 865 nel mux regionale di Tele Roma 56, mentre all’864 c’è proprio Npc Tv.

Rtr (Tv generalista) e Npc Tv (prettamente sportiva) sono trasmesse a Rieti e provincia anche sulle numerazioni Lcn 174 e 662 dal mux proprietario Rtr sulla frequenza 29 UHF.

  • Bologna: la musica terapeutica di Mozart14 e Neu Radio

Una ‘piccola Radio’ all’interno di un’altra. Succede a Bologna dove è nata Radio Mozart14, in onda su Neu Radio, dal 1° dicembre ogni martedì mattina.

È uno spazio specifico per raccontare storie di persone normali, ma anche speciali, attraverso una playlist di tre brani che hanno fatto da sottofondo alla loro vita. Il progetto è stato voluto dall’associazione omonima Mozart14, che da anni usa la musica come strumento terapeutico per superare barriere psico-fisiche e sociali, a favore di persone con fragilità.

Mozart14 APS è nata nel 2014, per sostenere e continuare le iniziative musicali avviate in ambito sociale ed educativo da Claudio Abbado, padre di Alessandra (che porta avanti l’associazione), morto a Bologna nel 2014. Mozart14 crede nel valore educativo del fare musica e del cantare insieme (una cosa tristemente quasi impossibile in questo periodo) e nel grande potere di queste attività per rendere sopportabili il disagio fisico e quello interiore.

Ma che cos’è invece Neu Radio?

Nuova Emittente Urbana è un progetto web bolognese dell’Associazione Humus, creata da un gruppo composto da numerosi autori, giornalisti, conduttori radiofonici di Bologna reduci da altre esperienze, uniti dal desiderio di promuovere la libera espressione nelle sue più diverse forme, grazie proprio al mezzo radiofonico.

Neu Radio ha debuttato sul web il 1° aprile 2018 e nel primo anno di attività la redazione ha dato vita a una quarantina di rubriche periodiche e ha prodotto oltre 600 trasmissioni. Lo studio radiofonico è ospitato nei locali di Baumhaus in via Sebastiano Serlio, all’interno del Parco DLF.

Come abbiamo scritto su questo periodico nel 2019, Neu Radio si definisce un aggregatore artistico e al suo interno è presente una raccolta di contenuti in voce, podcast, approfondimenti e interviste.

  • A Rimini è l’ORA della Radio

Ha appena debuttato sulle note di John Lennon ORA, la Web Radio del Comune di Rimini pensata per mettere in rete musicisti, artisti e teatranti della città. Radio ORA trasmetterà in streaming (in diretta dal prestigioso Teatro Novelli) con l’intento di dare vita a una vera e propria ‘officina creativa’ e di ‘abbracciare tutta la città’.

L’omaggio ai Beatles ha aperto le porte a un ricco palinsesto che accompagnerà le festività natalizie e che non si fermerà alla musica, ma abbraccerà teatro, poesia, letteratura, arte, con appuntamenti anche in video.

  • Chiari a tutto rock

È partita da poco ADMR Rock, una nuova Web Radio che ha iniziato le trasmissioni il 29 novembre dagli studi di Chiari (Brescia) per iniziativa dell’Associazione ADMR-Chiari.

Si tratta di un’emittente dedicata al rock a 360 gradi, 24 ore su 24, con diverse rubriche e programmi, condotti da esperti di musica rock e non, coadiuvati dal direttore Maurizio Mazzotti, fondatore nel 1997 dell’Associazione e patron del Chiari Blues Festival.

  • Bari: la Web Radio del quartiere Libertà

È molto intraprendente Afana Bella Dieudonne, 26enne del Camerun laureato in comunicazione linguistica interculturale e iscritto a un master in risorse umane alla Cattolica di Roma, di stanza a Bari.

“Questa città, dove mi sento a casa, è un terreno fertile nel quale seminare amicizie, legami fra le genti e, al tempo stesso, far crescere le comunità dei migranti insieme a quelle dei baresi che vogliono progettare senza barriere e senza confini” – ha dichiarato a ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’.

Fra l’altro Afana è fra i tre fondatori della cooperativa sociale Terra nostra, in risposta al bando Urbis finanziato dal Comune: l’obiettivo è promuovere la raccolta differenziata porta a porta tra le persone svantaggiate, gli anziani e i portatori di handicap nel quartiere di Carbonara.

E c’è la sua intraprendenza anche dietro la nascita via web di Radio Libertà (nome forse anche simbolico ma che si riferisce soprattutto al quartiere di Bari) che – spiega la ‘Gazzetta’ – “ha l’ambizione di raccontare la Bari che cambia, che cresce, che guarda al presente e al futuro senza pregiudizi”. L’emittente, fra le altre cose, fornisce informazioni su come partecipare ai bandi pubblici per i finanziamenti di nuove attività o su come accedere ai tirocini formativi; inoltre si discute, per esempio, di ecologia e ambiente, di borse di studio.

La Radio, assieme ad un ristorante e a una catena di locali con i profumi e i sapori dell’Africa, è altresì uno strumento “per finanziare la crescita delle comunità migranti e creare un’impresa di cooperazione per far progredire le popolazioni africane attraverso l’agricoltura e l’istruzione”.

  • Sardegna: Canale 40 diventa regionale

A partire dal 2 dicembre c’è una bella novità nel campo televisivo in Sardegna. Si tratta della comparsa sui teleschermi di tutta l’isola dell’emittente di Carbonia Canale 40, ch. 24 e Lcn 15 solo per il Sulcis, edita da Francesca Arrius.

La Tv è veicolata sul mux di Sardegna 1, su quello che era l’ex canale di Orler Channel, oggi usufruito dall’emittente algherese Media Live Tv di Marco Saccu con Lcn 607. C’è da notare che a video nei primi giorni sono comparsi contemporaneamente entrambi i loghi delle Tv citate (Media Live e Canale 40).

La novità ha anche un ‘risvolto radiofonico’, anche se riferito al passato, visto che Canale 40 è stata a lungo di proprietà dell’imprenditore Luciano La Mantia, editore di Radio Luna, 99 MHz, sempre di Carbonia, che la cedette all’attuale editrice (Francesca Arrius, come detto) nel 2016. In ogni caso la situazione è in evoluzione e torneremo sul tema (Pierpaolo e Giuseppe Podda).

  • Il Polo Liceale Mazzatinti in Umbria si dedica alla Radio

Sono riprese a fine novembre con un certo entusiasmo, dopo gli auguri e le congratulazioni giunte ad inizio anno da parte del Presidente della Repubblica Mattarella, le trasmissioni sul web di Radio PLM, realizzate dagli studenti del Polo Liceale Mazzatinti di Gubbio, capitanati dai ragazzi dell’Artistico, che coordinano il progetto.

La dirigente Maria Marinangeli – come riferisce Gualdo News – “ha salutato i ragazzi della redazione, sottolineando il valore relazionale, comunicativo e didattico dell’esperienza, valorizzandone e marcandone la portata educativa, attraverso un messaggio che potrà ascoltarsi proprio via radio”.

“La web radio è una finestra aperta sul mondo, ma anche una finestra aperta sulla scuola – ha ancora dichiarato Maria Marinangeli – . Ci aiuta a far comprendere meglio il nostro universo scolastico, ci fa scoprire talenti giovanili straordinari, aiuta nell’approfondimento di temi sociali, culturali e scientifici”.

Mauro Roffi