L’ultimo addio a Massimo Cotto: pubblicata una gallery con le sue più belle ‘foto ricordo’

Lunedì 5 agosto è il giorno dell’ultimo addio a Massimo Cotto.

Alle 15.30 si terrà ad Asti il funerale del celebre giornalista e conduttore radiofonico.

Molti amici ed ex colleghi lo stanno ricordando – sui social – con la seguente immagine (la nota ‘lingua’ del logo dei Rolling Stones) e la semplice scritta “Ciao Massimo”.

Virgin Radio ha deciso di condividere una gallery con le sue foto più belle.

L’emozionante spazio è disponibile cliccando QUI.

(A cura di Nicola Franceschini)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Rai: la presidente Marinella Soldi annuncia le dimissioni ed entra nel cda di BBC Commercial

La presidente della Rai, Marinella Soldi, con una lettera indirizzata al Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato la propria volontà di dimettersi dal proprio ruolo a decorrere dal 10 agosto 2024.

Lo rende noto un comunicato dell’azienda.

La decisione della Presidente Soldi è stata comunicata ai vertici aziendali e verrà formalizzata nella riunione del Consiglio di Amministrazione prevista per la prossima settimana.

Intanto, Marinella Soldi è stata nominata consigliere non esecutivo del Commercial Board della BBC dal 1° settembre 2024, dopo essere entrata nel Consiglio principale del Gruppo nel settembre 2023. I consiglieri di BBC Commercial sono nominati dal Consiglio della BBC su proposta del Comitato per le Nomine che comprende Dr Samir Shah, Presidente della BBC, e Sir Damon Buffini, Presidente del Consiglio BBC Commercial.

BBC Commercial è una controllata della BBC. Il consiglio di BBC Commercial supervisiona le attività commerciali del Gruppo e la realizzazione degli obiettivi di BBC Studios, in linea con la strategia complessiva commerciale della BBC.

BBC Commercial ha un consiglio composto da otto membri con la maggioranza non esecutiva e un massimo di 3 esecutivi.

Insieme a Damon Buffini, Marinella Soldi sarà il secondo membro non esecutivo a far parte sia del Consiglio principale della BBC che di BBC Commercial, rafforzando il legame tra le ambizioni dell’intera BBC e le sue controllate commerciali.

Soldi ha una lunga esperienza nel settore dei media sia nel Regno Unito che in Italia e attualmente è alla fine del suo mandato da Presidente del Consiglio di amministrazione della Rai.

Per Samir Shah, Presidente della BBC,

“Sarò felice di lavorare con Marinella nella nostra posizione unica in entrambi i consigli” – ha aggiunto Damon Buffini, presidente del Commercial Board e vicepresidente della BBC – “E’ un momento critico ed entusiasmante per BBC Commercial, che deve continuare a fornire un rendimento soddisfacente al Gruppo attraverso una ambiziosa strategia di crescita”.

(Comunicato stampa)

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Buona Pasqua da FM-world

La redazione di FM-world augura a tutti voi una Buona Pasqua.

Il nostro impegno ad informarvi su quanto ruota attorno al mondo della radio non si ferma nemmeno in questi giorni.

Le notizie sono disponibili anche sulla nostra app.

Vi invitiamo a seguirci sulla nostra pagina Facebook e sul gruppo Talkmedia.

Auguri a tutti coloro che amano la radio!

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

Buon anno da FM-world

Prende il via un nuovo anno.

Una nuova stagione in cui non mancheranno cambiamenti e conferme.

Come sempre, FM-world cercherà di raccontarvi tutto ciò che accade in ambito radiofonico, grazie anche alla vostra collaborazione.

Tanti auguri a tutti ed un Felice 2024!

Sicurezza digitale delle imprese: convegno a Ferrara con 22HBG

Sicurezza digitale delle imprese. Appuntamento a Ferrara, presso la Sala Imbarcadero del Castello Estense, mercoledì 29 novembre alle 18.00, dove si concluderà il tour Digital Defense: Innovazioni & Tendenze nella cyber security, promosso da Eurosystem Spa.

Media partner 22HBG e FM-world, hub leader nel campo dello sviluppo di AI (Intelligenza artificiale) e telecomunicazioni.

“Riteniamo i temi affrontati di rilievo – dichiara Gianluca Busi di qui la decisione di supportare l’evento, che rientra nelle nostre prerogative, ossia accompagnare lo sviluppo tecnologico alla divulgazione, quindi alla conoscenza”.

Il focus sarà sulle sfide attuali e future e sulle pratiche di tutela da attuare in materia. Perché come spiega Corrado Giustozzi, esperto del settore nonché collaboratore di Eurosystem “la minaccia cibernetica aumenta di giorno in giorno in qualità e quantità e colpisce soprattutto il tessuto imprenditoriale medio-piccolo, più vulnerabile e meno preparato rispetto alle grandi aziende. Va innalzata a sensibilità e la preparazione degli imprenditori sulle nuove forme di rischio cyber, che non riguardano solo la sfera tecnologica e possono mettere a repentaglio l’esistenza stessa di una piccola azienda”.

“Oggi, più che mai, ci troviamo di fronte a una miriade di minacce che possono mettere a repentaglio la nostra sicurezza, la nostra privacy e il nostro lavoro. Attacchi informatici sofisticati, ransomware, violazioni dei dati e altre minacce hanno dimostrato di essere all’ordine del giorno, colpendo aziende di ogni dimensione e settore. Per questo motivo la cybersecurity è cruciale per preservare l’integrità, la reputazione e la sostenibilità di un’azienda in quanto è diventata una priorità critica nell’era digitale. Investire in pratiche e tecnologie di sicurezza informatica è una componente essenziale della gestione aziendale responsabile e orientata al futuro.” commenta Nicola Bosello, membro del CDA & Sales Director di Eurosystem SpA.

A susseguirsi saranno gli interventi – moderati da Giustozzi – di Alessandra Belardini, Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni Emilia Romagna; Aldo Benato, Avvocato ed esperto in informatica giuridica; Andrea Gazzola, CEO di B-For Srl; Gianluca De Vincentiis, BU Security Responsible and Risk & Compliance – Manager di Atlantica Digital SpA.

 

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]

La questione autopromozione durante le indagini di ascolto, opinioni a confronto nel gruppo Facebook “Talkmedia”

Si è discusso molto, sul gruppo Facebook Talkmedia e in generale nel mondo della Radio, sulle autopromozioni delle emittenti durante le indagini sugli ascolti.

Pratica che consiste nell’invitare gli ascoltatori a rispondere a eventuali chiamate di sconosciuti (“potrebbe essere l’indagine di ascolto“) e a dare indicazioni su come rispondere. Una cosa vietata in Francia ma che la maggioranza dei lettori reputa lecita e che viene invece ritenuta pericolosa dai ricercatori di AST.

Sul gruppo Talkmedia le opinioni variano in modo estremo, passando da chi ritiene la pratica assolutamente lecita, chi la ritiene probabilmente ininfluente, chi la considera lesiva dell’immagine dell’emittente stessa e chi afferma che effettivamente ha il potere di modificare i risultati delle indagini di ascolto rendendole di fatto forvianti.

Nulla di male

Cominciamo da luglio, quando in risposta a numerosi articoli apparsi sulla stampa specializzata, un utente ha affermato di non vedere nulla di male se le emittenti inviano a rispondere ai questionari TER indicando la stessa radio come radio ascoltata

L’utente ha fatto notare come da anni, in concomitanza con le rilevazioni di ascolto, molte emittenti realizzino massicce e costose campagne pubblicitarie su vari mezzi (tv, manifesti, ecc.) senza che ciò abbia mai creato scandalo. Per cui, a suo avviso, anche invitare alla risposta durante le trasmissioni dovrebbe essere considerato un normale tentativo promozionale, non un illecito.

Tra i coloro che hanno commentato, molti hanno criticato il “pianto greco” di certe emittenti che invitano spudoratamente al voto.

TER dovrebbe ringraziare

Successivamente, in un post differente, un utente ha sostenuto che le radio hanno tutto il diritto di invitare gli ascoltatori a rispondere al telefono per le indagini d’ascolto, visto che pagano questo servizio circa 700 euro a provincia. Ha aggiunto che TER dovrebbe ringraziare le radio per questo, considerando che aiuta a capire realmente quanto il mezzo radiofonico venga ascoltato e apprezzato.

Nei commenti, un altro utente ha chiesto se chi non paga per il servizio non viene incluso nella ricerca, ottenendo la conferma che ovviamente solo chi paga viene rilevato.

C’è chi ha ammesso che il concetto di invitare gli ascoltatori a rispondere può avere senso, ma è diventata un’abitudine artisticamente indigesta soprattutto tra le radio nazionali e superstation, al punto di definirla “Un po’ na cafonata“.

È stato poi linkata nel gruppo un’intervista a Renato Mannheimer (questa), che sosteneva la probabile irrilevanza della pratica a fini statistici.  La sua opinione sarà però contraddetta da un’osservazione apparsa in una successiva intervista, come vedremo.

Un altro iscritto ha affermato con decisione che le radio hanno pieno diritto di autopromuoversi in un Paese democratico, con un altro utente d’accordo con lui e questo nonostante nei commenti venisse fatto notare che la pratica è sanzionata in Francia in quanto ritenuta turbativa di mercato.

Infine, un utente ha ricordato che già 30 anni fa c’erano dubbi sul meccanismo delle indagini d’ascolto radiofoniche.

Più di 60 anni? Troppo anziano

Un lettore ha poi segnalato una situazione ritenuta inaccettabile: volendo rispondere alla chiamata TER indicando la sua emittente preferita, gli è stato impedito di farlo  in quanto in una fascia di età non compatibile. Un utente ha dato una spiegazione chiara e a nostro parere plausibile, che riportiamo testualmente: “È normalissimo che l’ascoltatore sessantenne sia stato rimbalzato: evidentemente il campione dei sessantenni, per quell’area geografica, in quella wave, era già stato raggiunto. Non è un’elezione a suffragio universale. È un’indagine a campione.”

Sarebbe probabilmente opportuno che – se questo è il caso – la cosa venga spiegata al mancato intervistando, in modo da non lasciarlo deluso (magari pensando anche che gli sia stato dato dell’anziano).


Risposta analitica

Siamo a Ottobre e arriva su Newslinet una spiegazione analitica, a cura di una professionista del settore che opera presso la ASTAT di Bolzano.

Nell’intervista è presente una dimostrazione numerica del fatto che l’autopromozione inficia il risultato delle indagini di ascolto.

Questo ente, che effettua una ricerca puntuale sul territorio della Provincia autonoma di Bolzano, affianca al metodo CATI il CAWI e nell’articolo, oltre ad affermare che CATI è intrinsecamente inaffidabile, fornisce la dimostrazione, affermando implicitamente che in determinati casi questa pratica può far quasi raddoppiare il risultato della rilevazione di una emittente.

FM-World: Dashboard monitoring emittente

Pochi in questo caso i commenti: probabilmente davanti a prove numeriche (e definizioni ostili quali “‘l’errore standard di una misura è definito come la stima della deviazione standard di uno stimatore“) solo un lettore affezionato e particolarmente “opinionato” ha ritenuto di intervenire, affermando che ASTAT ha “tirato fuori una discreta mina su quanto accaduto negli ultimi anni riguardo alle indagini d’ascolto” e concludendo in modo tranchant che  “Per me (il sistema ideale è)  Cati+Cawi e Diari, chi vuole il Meter se lo paghi e continui a non confrontarsi col mercato”, non mancando di concludere che “L’Italia è sempre stata in ritardo e da 20 anni si è chiusa in una sterile autarchia culturale“. (M.H.B. per FM-World)