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07 Novembre 2022
Il cantante parlava di "un quantitativo di musica italiana pari a quella straniera, com’è in Francia".
Tutto questo perché "la musica è cultura e dev’essere valorizzata per potenziare il Paese".
Le risposte - specialmente nella pagine social di FM-world presenti su Facebook - non sono mancate.
A detta di molti professionisti del settore, la richiesta sarebbe fuori luogo in quanto oggi, rispetto ad anni fa, la percentuale di musica italiana in onda è già decisamente alta.
A fare chiarezza, in tal senso, è Paolo Giordano su "Il Giornale" che, riprendendo proprio FM-world.it (che definisce autorevole e non possiamo che ringraziarlo per questo), mette in evidenza che nel 2022 ancora in corso, la percentuale di musica italiana - secondo fonti EarOne - è stata pari finora al 39,40%.
Un dato decisamente alto, cresciuto peraltro di quasi il 4% in due anni: nel 2020, la 'quantità' del "made in Italy" era pari al 35,70%.
Considerando il fatto che alcune emittenti non trasmettono musica italiana per scelta editoriale - pensiamo per esempio alle "rockettare" Virgin Radio e Radiofreccia - è presumibile pensare che le reti dalla playlist generalista siano già prossime al 50% di musica italiana.
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