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10 Novembre 2024
Tra gli ospiti di questi giorni, anche il collega Nicola Savino, in onda ogni giorno su Radio Deejay alle 10.00 con Linus in 'Deejay chiama Italia'.
Savino, la cui esperienza radiofonica è nata come fonico per poi passare in voce a metà degli anni '90 (inizialmente su Capital, poi in maniera definitiva su Deejay), ha raccontato di un particolare legame che lo univa alla radio da piccolo.
"Io sono figlio di un papà che era un ingegnere petrolifero" - racconta a Gazzoli - "e il petrolio non lo trovi a Casalpusterlengo. Morale della favola, io non ho avuto il papà quando ero piccolo. Ero quasi invidioso dei bambini che non avevano il avevano il papà. Perchè dicevo 'Almeno loro non ce l'hanno perchè è morto', invece il mio c'è ma non c'è e non me ne facevo una ragione".
Savino entra nel dettaglio spiegando che "Mio papà, proprio da quei Paesi arabi dove lavorava, mi portava delle radio e io impazzivo. Ho sempre avuto la fissazione per le radio perchè cercavo mio papà. Ogni volta che sentivo la radio, cercavo le onde, l'AM e dicevo 'Chissà qua magari è dove c'è mio padre'".
In sintesi, continua il co-conduttore di 'Deejay chiama Italia', "Cercavo inconsciamente mio papà dentro la radio. Era un modo per averlo sempre vicino".
In conclusione, Savino specifica che "Poi col tempo siamo stati molto molto insieme".
Questo l'estratto postato sui social.
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