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“Verba volant scripta manent”: il caso ‘Radio Maria’ esplode con 4 giorni di ritardo, solo perchè ne ha parlato la stampa

"Verba volant scripta manent": il caso 'Radio Maria' esplode con 4 giorni di ritardo, solo perchè ne ha parlato la stampa

15 Novembre 2020

Domenica 15 novembre è stata la giornata in cui si è parlato delle dichiarazioni di Don Livio Fanzaga. Il direttore di Radio Maria ha ipotizzato che il coronavirus sia "un progetto volto a fiaccare l'umanità, metterla in ginocchio, instaurare una dittatura sanitaria e cibernetica".

Domenica 15 novembre è stata la giornata in cui si è parlato delle dichiarazioni di Don Livio Fanzaga.

Il direttore di Radio Maria ha ipotizzato che il coronavirus sia "un progetto volto a fiaccare l'umanità, metterla in ginocchio, instaurare una dittatura sanitaria e cibernetica".

Teorie difficilmente commentabili, su cui si sono già espressi in molti e su cui non vogliamo entrare nel merito.

Quello che colpisce è che le dichiarazioni di Padre Livio risalgono a mercoledì 11: non uno, non due, ma ben quattro giorni prima della loro pubblicazione.

Ne avrà fatte altre analoghe intanto? Ma soprattutto: se "La Stampa" (che sembra essere stata la prima testata a diffondere le dichiarazioni, poi riprese da tutti) non ne avesse dedicato uno spazio - peraltro solo per abbonati - domenica 15, qualcuno se ne sarebbe mai accorto?

Ancora una volta, sembra confermarsi la validità del detto latino "Verba volant, scripta manent".

E adesso si attende la replica di Padre Livio che - questa sì - sarà seguita non solo dai fedeli, ma anche da tutta la stampa.

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