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Alla commemorazione ha preso parte anche il sindaco Beppe Sala.
Una targa commemorativa è stata scoperta - domenica 13 aprile nell’edificio scolastico che, durante la guerra, ospitava gli studi dell’Eiar - la radio del regime fascista - trasformati poi nel quartier generale di quella che divenne la voce della Resistenza.
Quel giorno, alle ore 9, fu Giuseppe Gaiani, ingegnere in pensione, a improvvisarsi speaker e pronunciare, dopo le note dell’inno di Mameli, le parole simbolo della rinascita: “In nome del popolo italiano (…) siamo liberi!”.
Radio Milano Libera sancì così la fine dell’occupazione nazifascista, trasmettendo il proclama del CLNAI che assumeva i pieni poteri e decretava lo scioglimento dei corpi militari fascisti. Due giorni più tardi, sempre dagli stessi studi, fu data notizia della cattura e dell’esecuzione di Benito Mussolini e dei gerarchi fascisti a Giulino di Mezzegra.
Da megafono della propaganda a emblema della libertà: la scuola di via Antonini diventa oggi luogo della memoria, testimone del passaggio tra dittatura e democrazia.
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