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La recente indagine TER - Tavolo Editori Radio (disponibile all'indirizzo www.fm-world.it/news/radio-usciti-dati-ter-rtl-102-5-quasi-8-milioni-mezzo) ha ribadito infatti un elemento chiaro: in quasi tutta Italia, regione per regione, sono sempre i network nazionali che occupano il vertice degli ascolti. Un fattore che può dipendere da vari aspetti che va dalla popolarità del marchio, alla qualità dei programmi, alla capillarità delle frequenze.
Molte emittenti regionali ottengono comunque posizioni di rilievo, ma solo le quattro citate in apertura si trovano da sole al numero uno.
Anche se i casi sono diversi, per tutte vale lo stesso concetto: una forte vicinanza col proprio territorio. Il caso alto-atesino di Suedtirol 1, peraltro, è accentuato dalla lingua, che soprattutto in provincia di Bolzano la vede fortemente in testa con un totale di 129.000 ascoltatori nel Giorno Medio Ieri, a fronte dei 109.000 di Radio1 Rai e dei 105.000 di RTL 102.5.
In Emilia Romagna, Radio Bruno consolida la propria leadership grazie a 521.000 contatti nel G.M.I. su un totale di 708.000 ascoltatori. In questo caso, il secondo posto è appannaggio di RTL 102.5 (489.000), seguita da Radio Deejay (434.000) e da Radio 105 (404.000).
Ancora più nette le vittorie di Radio Subasio e di Radionorba, entrambe prime in ben due regioni. Per la superstation più ascoltata d'Italia, di recente entrata in Radio Mediaset, il primo posto si registra sia in Umbria (226.000) che nelle Marche (283.000), mentre "la radio del Sud" domina sia nella sua Puglia (679.000), sia nella vicina Basilicata (93.000).
Nel resto d'Italia, è RTL 102.5 ad aggiudicarsi il maggior numero di regioni, con primati netti nel nord e nel sud, mentre RDS si consolida come la radio del centro.