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02 Luglio 2025
In un documento approvato all’unanimità, le giornaliste e i giornalisti stigmatizzano il metodo unilaterale adottato e denunciano il possibile impatto sugli stipendi e sull’organizzazione del lavoro.
I redattori parlano di un provvedimento che, pur presentato come “sperimentale”, appare come l’anticamera di una riduzione permanente delle trasmissioni in diretta, con possibili conseguenze sulla qualità del servizio e sull’occupazione.
La chiusura anticipata della programmazione, sottolineano, danneggia l’immagine di un’emittente nazionale finanziata con fondi pubblici e rischia di innescare ulteriori tagli di personale.
La redazione chiede inoltre massima trasparenza sui conti aziendali, sulle strategie editoriali e sull’ipotesi di vendita, ribadendo la volontà di difendere ruolo e identità storica di Radio Radicale, da oltre cinquant’anni presidio di informazione pubblica.
I giornalisti annunciano, infine, che valuteranno ogni iniziativa utile a tutelare lavoro e servizio pubblico.
La notizia è stata diffusa dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI).
* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]