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Anche questa settimana, Mauro Roffi ci accompagna in giro per l'Italia a conoscere le novità relative alle "voci del territorio".
Sul sito astorri.it di Claudio (noto anche come ‘Paco’) Astorri, conosciuto dagli addetti ai lavori nel mondo radiofonico, è apparsa nei giorni scorsi, come ci ha segnalato puntualmente Giampaolo Mirandola, una lunga analisi dei dati TER 2019 nelle 20 regioni italiane, finalizzata soprattutto a mettere in evidenza il rapporto di forza fra emittenti nazionali (comprese quelle Rai) e Radio locali sui singoli territori.
“Il parametro utilizzato - specifica Astorri - è quello dell’ascolto medio nel quarto d’ora (AQH); non sono stati scelti quindi i dati lordi degli ascoltatori settimanali e nemmeno giornalieri ma proprio quelli netti dell’ascolto”.
Rimandando gli interessati al sito di Astorri per tutti gli approfondimenti, ho scelto alcune situazioni (regioni) specifiche che mi sono sembrate particolarmente interessanti.
Il Piemonte, per iniziare, è “una regione orientata alla Radiofonia nazionale e pubblica. Le prime 3 emittenti nazionali conseguono da sole un terzo del totale dell’ascolto. La prima stazione locale è Radio Manila, solo 11a nel computo complessivo, unica emittente del comparto che riesca a superare la soglia del 3% di share”.
La Valle d’Aosta, poi, “non ha una sua Radio locale rilevata nella indagine di TER; quelle presenti sono di provenienza extra-regionale. Tra queste spicca Radio Margherita. Elevata la voce ‘Altra Radio’, possibile segno di altre realtà locali o estere non iscritte alla rilevazione degli ascolti”.
Il Trentino-Alto Adige, è “una delle 3 regioni in cui le Radio Nazionali hanno la vita più dura, certamente per ragioni linguistiche e culturali. Al primo posto una Radio Locale e in lingua tedesca. Radio Viva Fm prima nella lingua italiana. La voce Altre Radio è cospicua, a includere Radio estere e in lingua tedesca”.
Il Veneto “è la regione d’Italia in cui la componente locale è la più forte, a danno delle emittenti nazionali ma non di quelle pubbliche. Ben 3 emittenti locali tra le prime 6, tutte con share oltre il 5,5%”.
In Liguria è forte la “Radio pubblica, … grazie alla ottima performance di Rai Isoradio, che ha in Liguria la sua migliore regione. Il gruppo Babboleo colloca 2 emittenti tra le prime 3 locali… Radio 105 storicamente e nettamente prima tra le Nazionali”.
La Toscana “è una delle 4 regioni in cui RDS è prima. Dopo Radio 105 è Radio Subasio al terzo posto a guidare le Radio locali con un eccellente 8,5%. Nel medesimo comparto sale al secondo posto, l’undicesimo in assoluto, e al suo secondo anno di vita, Mitology 70 80”.
Nel Lazio “il dominio di RDS è sempre importante ma Radio Subasio con il 7,71% di share mantiene una quota eccellente. È l’unica regione in cui troviamo 5 emittenti pubbliche grazie a Rai Radio Classica che supera la soglia minima. Sono ben 14 le emittenti locali oltre lo 0,5%. Mercato competitivo”.
Campania: “Radio Kiss Kiss è prima come in altre 2 regioni. In Campania il comparto della Radio Locale raggiunge una rilevante percentuale, seconda in Italia solo a quella del Veneto. Tra le prime 8 stazioni ben 4 sono locali, di cui 3 del gruppo locale Kiss Kiss”.
In Calabria c’è una “forte presenza del comparto Radio nazionale grazie in particolare all’exploit di RTL 102.5 che raggiunge il 21,07% di share. Ben 13 Radio locali superano la barriera dello 0,5% ma solo 2 di queste sono oltre il 2%. Si tratta di Radio Ricordi e Radio Juke-Box”.
In Sicilia, infine, “Radio Margherita è la Radio locale più ascoltata e supera il 6% di share. Per trovare un’altra emittente locale si deve scendere al 17° posto e all’1,34% di Radio Sportiva. Ben 3 Radio Nazionali sono al di sopra del 10% e sono RTL 102.5, Radio Italia e RDS”.
Ci sono sviluppi nella situazione di BSO (Ballando Station One) Channel, l’emittente radio-televisiva musicale lombarda (con sede a Cinisello Balsamo) che di recente era approdata sul digitale terrestre, come abbiamo riferito su questo sito in marzo. L’emittente in quanto tale ora non è più presente nei mux delle Tv lombarde ma ha ‘rilanciato’ ugualmente, raggiungendo un accordo per la diffusione di alcuni programmi con Vuemme.
Quest’ultima è una Tv soprattutto musicale di Lucca (il nome vuol ricordare la famosa VideoMusic) che è presente non solo in Toscana ma anche qua e là in altre zone e da poco è approdata pure in Emilia-Romagna, nel mux di Tele Studio Modena (la famosa Tv emiliana fallita anni fa e che oggi trova una possibile ‘erede’ sulla numerazione 85 Lcn con la nuova TVB Studio 85). Vuemme, con al suo interno alcuni programmi di BSO Channel, appunto, è diffusa così adesso anche in Emilia-Romagna sulla numerazione 190 (con la sigla Policinema).
Ma non è l’unica collaborazione raggiunta da Alberto Bratti, editore non solo di BSO Channel ma anche della Web Radio che ne è alla base, ovvero Ballando Web Radio, di nascita recente ma già nota ai cultori soprattutto del liscio (anche se il riferimento alla famosa e storica Station One potrebbe far pensare a tutt’altro genere). Infatti Bratti è presente anche in Fm in Lombardia, essendo Ballando Web Radio ritrasmessa da un nome noto fra le Radio locali (anche se in passato aveva una diffusione ben più ampia di quella attuale), ovvero Rete 104 di Lecco. Ci sono dunque collaborazioni di Bratti sia con Radio che con Tv, sempre nell’ambito musicale.
E indagando un po’ su Ballando Web Radio si scoprono altre cose davvero interessanti. Il riferimento di Bratti sembra infatti essere non solo il liscio ma proprio la Radio che meglio ne ha interpretato nel tempo la forza a livello ‘popolare’, conseguendo un enorme successo, ovvero la ‘mitica’ Radio Zeta (non quella attuale, chiaramente) di Angelo Zibetti (il famoso ‘Angelotto’), che, come si ricorderà gestiva anche il frequentatissimo locale Studio Zeta e aveva dato vita anche all’altra emittente di grandissimo successo Discoradio, specializzata nella dance (anche adesso con la gestione del ‘gruppo Rds’).
Il fatto che Zibetti fosse bravissimo nel gestire sia il ‘suo liscio’ che anche la dance potrebbe aver ispirato le mosse di Bratti, che infatti si muove a sua volta su entrambi i fronti. In un’intervista di qualche tempo fa a Consulenza Radiofonica Bratti lo confermava, infatti.
“L’idea di creare Ballando Web Radio - diceva Bratti - è nata dopo la chiusura nel 2015 di Radio Zeta, un’emittente che faceva musica da ballo in tutta l’alta Italia, quella che adesso si chiama ‘liscio’. Venendo a mancare questa Radio e avendo io molte conoscenze in questo settore, ho pensate di fare una Radio Web dedicata a questo mondo”.
E gli ascoltatori del liscio, magari non proprio giovanissimi (salvo eccezioni), ci sono ancora, eccome: “A differenza soprattutto dei giovani, queste persone sono molto più fedeli perché ascoltano la Radio dalla mattina alla sera, anche alla mezzanotte c’è gente che ci ascolta. Anche se ora non mandiamo più solo liscio; Ballando Web Radio fa (infatti) tutti i generi della musica da ballo”.
Il tutto però viene realizzato con vera professionalità. Come facevano le Radio Zeta e Discoradio di Zibetti, appunto.
(ringrazio Giampaolo Mirandola per la collaborazione)
Interessante articolo del sito del ‘Corriere della Sera’, corriere.it, sull’esperienza di queste settimane nelle principali emittenti radiofoniche locali del Piemonte. Le Radio - qui come altrove - si presentano come “nuovi sportelli d’ascolto” e i conduttori non di rado sono “amici e psicologi di chi li segue”.
Scrive Nicolò Fagone La Zita: "Nelle ultime settimane sempre più torinesi si sono affidati alle stazioni radio della regione per ricevere conforto ed esternare le emozioni. E le stesse emittenti si sono adattate alle nuove esigenze del pubblico, in un periodo dove il dialogo può fare la differenza”.
A Grp - Giornale Radio Piemonte Christian Floris, 35 anni, curatore del programma delle 18, racconta: «Siamo passati dal puro intrattenimento al racconto del territorio, riportando le diverse criticità delle province». A Grp viene lasciato più spazio agli interventi, a qualche consiglio e a diverse raccomandazioni. Ancora Floris: «Molti chiedono consigli sulle relazioni amorose a distanza, altri sui piccoli gesti quotidiani. L’interesse non va ai grandi temi, ma alle piccole ansie. Se faccio questo mi contagio?».
A Radio Veronica One, “la filosofia dell’ascolto empatico è il filo conduttore…, come racconta il primo speaker della giornata Sergio Melito. «Il rapporto con gli ascoltatori è divenuto più stretto, non ci siamo fermati ed è stato apprezzato. Ovviamente diamo spazio a tutti gli argomenti collegati al Covid, con interviste e aggiornamenti. Alterniamo l’informazione a momenti di leggerezza, ce n’è un gran bisogno»”.
A Radio Manila la speaker e giornalista Barbara Cannone racconta: «Ci siamo messi al servizio degli ascoltatori, il nostro palinsesto lo decidono loro al 90%. Siamo un social all’ennesima potenza, tutti possono dire la loro e noi mediamo». E ancora: «Non c’è negatività ma tanta voglia di venirne fuori, si è accentuato il senso di patriottismo».
Che succede in tempi di Coronavirus in un’emittente molto nota e che è piena espressione di una precisa realtà locale come Radio Onde Furlane di Udine? Ne ha scritto con attenzione il periodico friulisera.it:
“Durante questo periodo, necessariamente caratterizzato da limitazioni e restrizioni, Radio Onde Furlane ha continuato a svolgere il suo lavoro quotidiano di produzione e diffusione di cultura, intrattenimento e informazione. Come tutti, anche la ‘radio libare dai furlans’ ha dovuto attenersi a quanto previsto dagli atti adottati da Stato e Regione per contrastare la diffusione del virus e vi si è adattata senza però venire meno alla sua sostanziale funzione di servizio pubblico in lingua friulana.
La programmazione non ha mai accusato limitazioni od interruzioni ed anzi, come ha riscontrato il pubblico negli ultimi due mesi, non sono mancate neppure le novità nell’offerta radiofonica, sia con l’avvio di nuovi programmi di intrattenimento e approfondimento che con il recupero di programmi d’annata”.
Nell’ambito delle iniziative volte a festeggiare i primi quarant'anni di vita dell’emittente, fra l’altro, sono comprese proprio la riorganizzazione e la digitalizzazione del suo archivio sonoro e quindi la riproposizione, all’interno del palinsesto, di almeno una parte dell’archivio stesso.
Così, in specifico, ‘A scuele cun Onde Furlane’ è il titolo collettivo che si riferisce ad una sessantina di trasmissioni realizzate nell’ambito di una serie di progetti didattici in lingua friulana sviluppati nel corso degli anni in diverse scuole del Friuli. E poi c’è anche ‘Cumò … une volte’, selezione di programmi incentrati sulla lettura di testi narrativi di vario genere, che a partire da giugno occuperà anche la fascia oraria compresa tra le 8.30 e le 9.00, dal lunedì al venerdì.
Il tutto sulle frequenze di Radio Onde Furlane, con i 90 MHz in gran parte del Friuli e i 90.200 in Carnia.
Siamo andati nel Sulcis Iglesiente, ed esattamente a Carbonia, a sentire la voce dell’editore di Radio Luna Luciano La Mantia, che ci ha illustrato quanto ha fatto in questo periodo di Coronavirus. Ecco l’intervista di Pierpaolo e Giuseppe Podda.
Luciano, come ha vissuto con la sua emittente la crisi pandemica? Ha utilizzato ‘accorgimenti’ particolari, tipo licenziamento di personale, uso della cassa integrazione o smart working?
Non ho licenziato nessuno, né tantomeno ho utilizzato la cassa integrazione, ma ho utilizzato lo smart working, pagato da noi. La Radio non ha mai spento ed eravamo in diretta anche per Pasqua e Pasquetta…
Lei conduce un programma quotidiano. Dato che non vi siete mai fermati, immaginiamo che sia l’unico che è sempre entrato in Radio. O no?
Sì, la Radio è stata sempre presidiata. Io ci sono stato ogni giorno e continuo a lavorare, gratis. Perché come faccio a chiedere i soldi della pubblicità quando i negozi sono tutti chiusi?
Avete preparato qualcosa di nuovo per i vostri ascoltatori?
Non abbiamo inventato nulla di nuovo ma abbiamo potenziato l’informazione, perché per noi la Radio è prima di tutto un mezzo per informare. Nel caso, informare la popolazione e gli ascoltatori su quello che sta accadendo con questa crisi. Lo abbiamo fatto, nel nostro piccolo…
Avete adoperato anche i social, internet e le app per raggiungere più persone possibili. Come sta andando questa esperienza?
Debbo dirvi che abbiamo avuto un buon riscontro sia coi social che con internet e con le app. Di ciò siamo molto contenti, ma se non si riparte, la vedo dura. La gente vuol tornare a lavorare per rimettere in piedi l’economia.
In Abruzzo continua il dibattito su possibili misure di sostegno a favore degli organi di informazione regionali e delle emittenti locali. Stavolta sono i consiglieri regionali Guerino Testa (capogruppo di Fratelli d’Italia) e Lorenzo Sospiri (di Forza Italia) ad aver depositato un progetto di legge per assegnare 300mila euro a ‘Misure straordinarie a sostegno del sistema informativo regionale’.
Il provvedimento, come spiega Testa, si inserisce nel “pacchetto di misure predisposto dalla Regione a supporto dell’economia del territorio, pesantemente compromessa dall’emergenza sanitaria in corso”. La legge intende salvaguardare il pluralismo e i livelli occupazionali.
Spiega ancora Testa: “Intendiamo tutelare il prezioso sistema informativo abruzzese nella sua globalità, nessuno escluso: emittenti televisive e radiofoniche, stampa quotidiana o periodica a mezzo cartaceo, che realizzano e diffondono notiziari informativi con contenuti a valenza regionale, e le testate giornalistiche online, che parimenti divulgano informazione di interesse regionale. Riceveranno, dunque, i contributi, tutte le imprese del settore, sotto qualsiasi forma giuridica, anche individuale, con sede operativa e legale nell’ambito del territorio della regione Abruzzo”.
Sul periodico on line barinedita.it è apparso nelle scorse settimane un ampio articolo-intervista di Gaia Agnelli dedicato a Mino Balestra, uno dei protagonisti degli anni ‘mitici’ delle ‘Radio libere’ in Puglia. Balestra, 70 anni, le ha praticamente girate tutte, a partire da Bari Radio Uno, nata nell’agosto del 1975.
Seguiamo i suoi ricordi successivi: "Avevo degli amici che lavoravano per Bari Canale 100, così feci richiesta per collaborare con loro. Era il 1976 e l’emittente di Emilio Laricchia, Mimmo Loperfido, Nino Di Marzo e Pino Baldassarre era ancora ai suoi albori. Condussi il primo programma dedicato al mondo femminile: ‘Il Domestico’…”.
“Non mi è mai piaciuto restare fermo in uno stesso posto: volevo essere libero di sperimentare, di provare sempre nuove esperienze. Dopo Bari Canale 100 iniziò la mia esperienza da direttore per Radio Levante. Lì il successo arrivò con la conduzione di ‘Il Diavolo e Rosina’, assieme al mio collega Gianni Pesola. In onda dalle 21 a tarda notte, le nostre gag divennero un mito…
Nel 1977 però io e il mio collega Enzo Zambetta ci separammo dalle sue frequenze e fondammo Radio Luna. Qui trasmettevamo degli audio erotici che ci inviava la pornostar del momento: Cicciolina…”.
“Dopo il ritorno a Bari Canale 100 e la parentesi di Radio Trullo, approdai a Canale88, dove rimasi tre anni. Nel 1980 condussi ‘Buona giornata’, in cui si affrontavano svariati temi d’attualità in modo ironico e leggero…
Passate le breve esperienze a Radio Play nel 1983, a Radio Antenna 1 e a Radio Tagi One, nel 1986 ricevetti una chiamata dalla stazione di Conversano (Radio Norba; N.d.R.). Collaborai con loro per quattro anni, conducendo ogni mattina dalle 7.15 alle 8.30 la mia trasmissione di maggior successo: ‘Di buon’ora con buonumore’…
C’è stato un periodo in cui, sempre con Enzo Zambetta, eravamo in giro ogni sera: con CantaPuglia, Miss Bari o Miss Puglia…
Nel 1991 feci un altro anno a Radio Made in Italy, dopo di che smisi di fare Radio per tuffarmi nel mondo televisivo con TeleNorba. Anche se dopo varie esperienze e una parentesi addirittura con Sky sono tornato al mio vecchio amore, collaborando con L’Altra Radio e Canale 100”.
Infine, la Radio, purtroppo, “non ha più la stessa magia di prima. Noi entravamo nelle case delle persone, nel vero senso della parola. Eravamo tutti una grande famiglia e spesso con gli ascoltatori andavamo addirittura a cena insieme. Ma ‘quella’ Radio, così come l’abbiamo fatta noi, non tornerà mai più”.
In Sicilia “oltre 40 emittenti si uniscono per fare sentire la loro voce”. Lo fanno “sotto la bandiera della Rea, l’Associazione delle emittenti televisive e radiofoniche locali”.
In questo quadro è stato eletto il coordinamento regionale della stessa Rea. Il nuovo vertice regionale sarà coordinato da Gaetano Casciana, editore di Radio Gela Express, emittente che conta 30 anni di attività nel territorio centro-orientale siculo. Vice coordinatori sono Maurio Bellavia, Arturo Candella, Maurizio Sferrazza.
“È stato Casciana a volere una rappresentanza forte in Sicilia, trovando il sostegno da parte del presidente Antonio Diomede e di tantissimi colleghi siciliani… - recita il comunicato stampa con la notizia di cui sopra - . Tanti i diritti acquisiti ma altrettanti sono quelli ancora da conquistare in un contesto storico in cui l’emittenza locale lotta per sopravvivere e restare fortino di guardia delle proprie comunità, a forte rischio, visto il riordino delle frequenze e la cosiddetta rottamazione.
Ma la Rea in ambito regionale e nelle varie città vuole interloquire con le istituzioni affinchè vengano rispettate le regole già esistenti e vi sia una equa distribuzione dei contributi statali e regionali, che rischiano di garantire i grandi editori a discapito delle medie e piccole realtà locali”.
Dal 18 al 24 maggio, ogni giorno, alle 18.00, i seminaristi dell’Arcidiocesi di Gaeta leggono su Radio Civita InBlu (emittente già nota ai lettori di questo periodico) i sette messaggi scritti da Papa Francesco in occasione delle Giornate Mondiali per le Comunicazioni Sociali dal 2014 al 2020. Tutti i messaggi sono anche disponibili in podcast sulle maggiori piattaforme online, come Spreaker, Spotify e Youtube.
Radio Civita InBlu celebra così la 54ma Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebra domenica 24 maggio sul tema: “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria. La vita si fa storia”.
Radio Civita InBlu è la Radio on the Road a Gaeta dal 1988. Si ascolta sui 90.7 MHz a Gaeta, Formia, Itri, Minturno, Spigno Saturnia, Baia Domizia e Cellole; sui 101 a Fondi, Monte San Biagio e Sperlonga; sui 103.8 a Itri.