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Marco Biondi spiega Pop News TV: “La gente ha fame di notizie musicali”

Marco Biondi spiega Pop News TV: "La gente ha fame di notizie musicali"

23 Ottobre 2017

Da alcuni giorni è in onda su oltre 30 tv in tutta Italia e sul web. Stiamo parlando di "Pop News TV", il nuovo contenitore di informazione musicale che vede il ritorno di Marco Biondi, una delle più note voci nazionali in ambito radiofonico, con un passato che va da Radio Deejay a Radio 105, da Italia Network a Play Radio, fino alla più recente Virgin Radio. L'abbiamo contattato per capire in che cosa consiste questo nuovo programma.  

Da alcuni giorni è in onda su oltre 30 tv in tutta Italia e sul web. Stiamo parlando di "Pop News TV", il nuovo contenitore di informazione musicale che vede il ritorno di Marco Biondi, una delle più note voci nazionali in ambito radiofonico, con un passato che va da Radio Deejay a Radio 105, da Italia Network a Play Radio, fino alla più recente Virgin Radio. L'abbiamo contattato per capire in che cosa consiste questo nuovo programma.

 

* Cominciamo dal presente. Parte Pop News TV: un marchio che ti riporta ai tempi di Radio Deejay ma che ti fa esordire sul piccolo schermo dopo aver fatto sempre radio. Perché questa scelta? Spiegaci di che cosa si tratta.

In realtà qualcosa in tv avevo già fatto, penso a Caos Time il programma degli anni 90 che andava in onda su Videomusic dove avevo un mio spazio ben preciso e dove facevo le interviste ai protagonisti della musica degli anni 90 oppure ad altre apparizioni varie sulla Rai o Mediaset, ma parliamo sempre di piccole cose ed in veste di ospite. In passato ho sempre preferito la radio alla tv, la radio è (era) istintiva, immediata, parla (parlava) con le persone, comunica (comunicava) direttamente con te che stavi dall’altra parte e ti dava un’emozione, ti coinvolgeva. E lo faceva senza nominarti ma portandoti nel suo mondo, nel mondo che lo speaker di turno riusciva a creare oppure informandoti. Per me è questa la radio.

Ma la radio oggi è cambiata e si perde in playlist molto simili fra di loro e in chiacchiere spesso inutili. Non sto dicendo che in radio si parla troppo, attenzione, il troppo è relativo a quello che si dice, tu puoi essere sempre interessante anche con mezz'ora di parlato consecutivo o quasi, come fanno Marco Galli o Alessandro Milan oppure annoiare anche solo con interventi da 30 secondi. A questo punto, mentre stavo cercando altre strade di comunicazione più improntate sulla musica, con direzioni artistiche e consulenze per Artisti e Band e mentre continuavo a realizzare le web radio e radio in store per aziende con i miei soci, mi si è presentata l’occasione di poter comunicare quello che volevo, ma tramite il mezzo televisivo.

Con Valerio Gallorini abbiamo creato questo progetto semplicemente incontrandoci, parlando del più e del meno, confrontandoci e piano piano sono venute varie idee che sono poi confluite nel programma, nella sua struttura e nel modo di distribuirlo. "Pop News TV" è in onda su 30 canali televisivi ed anche sul web. Ogni puntata video viene caricata sulla pagina ufficiale Facebook, sul canale ufficiale Youtube e sull’Applicaizone Flipps.

 

* In questo programma si fa informazione musicale: un qualcosa che sembra non esistere più, dato che le radio puntano quasi sempre su contenuti scollegati alla musica. Perché accade questo secondo te? Sarebbe uno spazio ancora colmabile oggi?

Mah guarda… ci sono fior di personaggi a capo dei vari network, probabilmente loro avvertono il disinteresse della gente nei confronti dell'informazione musicale e preferiscono altro. Io avverto esattamente il contrario, avverto una fame di notizie musicali da parte della gente, avverto l’esigenza di qualcuno che li rassicuri sulle notizie. Siamo in un mondo di iperinformazione ma la gente fa fatica a capire quale è vera e quale è invece falsa. Viviamo l’epoca delle fake news, degli scoop urlati, inventati e gratuiti, dove una notizia anche se è vera viene amplificata e portata all’esasperazione. Qualche volta io stesso ho creduto a qualche bufala pur stando molto molto attento alle fonti che scelgo. Ma alcuni stessi quotidiani sono caduti nella trappola qualche volta.

Quindi in questo marasma di notizie la gente si perde e vuole capire, ha bisogno di capire cosa è vero e cosa no. Pop News Tv è nato anche per le continue richieste che i numerosi amici della mia pagina facebook mi hanno più volte fatto, è il mio programma a cui sono rimasti più affezionati e soprattutto quello che più di ogni altro desideravano tornasse. E così è tornato.

 

* Negli ultimi tempi hai potenziato la comunicazione con il tuo pubblico sui social. Sei molto presente, proponendo contenuti interessanti sia del presente che del tuo passato. Come è cambiato il contatto con il tuo pubblico?

Nell’ultimo anno è cambiato completamente. Dopo la mia ultima esperienza radiofonica chiusa alla fine del 2016 sono rinato, ho potuto riorganizzarmi la mia vita privata e professionale dedicandomi a tutte le cose che mi piacciono di più, Del resto fin che restavo 12 ore al giorno seduto ad una scrivania senza un attimo libero era difficile portare avanti un social che può anche essere molto impegnativo come Facebook. Sai, se Facebook lo usi per cazzeggiare è un divertimento ed un passatempo, se invece decidi di buttarci dentro energie diventa quasi un lavoro. E devo dire la verità, sulla mia pagina quest’anno ci ho lavorato davvero tanto, almeno qualche ora ogni giorno.

A parte il voler aver sempre qualcosa di interessante da postare che sfogava tutta la mia creatività repressa da qualche anno, poi ho voluto tenere un contatto stretto con tutti gli amici della mia pagina, con i quali dialogo ogni giorno ed in ogni momento della giornata. Si è creato un bellissimo clima fra tutti noi, alcuni di questi nuovi “amici” li ho anche incontrati ed in qualche caso è nata anche una bella amicizia anche nella vita reale. Devo dire che quest’anno mi hanno dato molto di più alcuni di loro conosciuti nella vita social che altri a cui ho dedicato un decennio della mia ultima vita reale.

 

* Molta gente spera in un tuo ritorno in radio. Dovessi scegliere, che tipo di programma ti piacerebbe proporre? E, al contrario, che cosa non faresti mai in radio?

Che non farei mai in radio sono programmi pieni di nulla come ne sento parecchi, me li hanno anche proposti qualche mese fa ma non fanno davvero per me, mi annoierei io figurati chi mi ascolta. Quello che vorrei fare sono programmi con un’identità ben precisa. Ho sempre ragionato su progetti. Era un progetto Pop News, lo era Sera Dedicata, altro programma che facevo a Deejay. Lo era 105 Live from New York, lo era Welcome to the Jungle a RIN, lo è ora Pop News Tv.

Ritornerò sicuramente a fare radio prima o poi e io so già anche quando e su quale radio 😀 Ma dovrà esserci un progetto ben preciso e stimolante. Ho bisogno di fare cose in cui credere e che mi piacciano in modo particolare e quello che sto facendo ora mi gratifica tantissimo.

 

* Oggi la radio ha un pubblico sempre più adulto. È possibile tornare ad affascinare i più giovani? O l'offerta è oggi talmente varia che la radio non può essere competitiva rispetto ai new media per gli adolescenti?

Beh i giovani sono stati trascurati ormai da più di un decennio, non dobbiamo stupirci che abbiano cercato altro. E’ la radio che li ha fatti allontanare, è inutile ora che si cerchi di recuperarli, adesso hanno le loro cose e fra queste cose non solo non c’è la radio ma non c’è nemmeno la musica che passa in radio, loro cercano altro. Non è che se suoni un brano di Ghali ti arrivano i giovani. I giovani, intendo i 15 -17 soprattutto, hanno i loro modelli a cui ispirarsi e questi non sono più gli speaker radiofonici, loro hanno la loro musica e non è quello che sentono alla radio. Può essere musica bella o tremenda, ma non è quella della radio.

La radio è durata così tanta decenni anche perché si è tramandata di generazione in generazione, ma da qualche anno non si sta più tramandando. Bisogna fare molta attenzione a questo e bisogna fare anche attenzione a tutto quello che oggi offre la tecnologia. Prima c’era solo l’FM, oggi non più e la rivoluzione è alle porte. Sarà lenta, perché noi italiani - ripeto - siamo tradizionalisti e siamo ormai un popolo adulto ma la rivoluzione è cominciata, non si potrà fermare.

 

* Ora ti vediamo tutti i giorni su decine di TV in tutta Italia. Stai già pensando anche un Pop News per la radio?

Ma sai che alcune radio, ci hanno già contattato per avere l’audio del programma da mandare in radio? Questa è una cosa che mi riempie di gioia! Tengo tantissimo a questo progetto e se un domani avrà uno sbocco anche in radio sarà probabilmente la sua più logica evoluzione. Vedremo, per ora siamo appena partiti e vogliamo stare con i piedi per terra, far crescere il programma piano piano e portarlo ad essere sempre più di qualità. Sappiamo bene che ci sono alcune cose da mettere a posto e che siamo all’inizio, non è successo ancora niente. Ma guardiamo avanti e non fermeremo sicuramente l’entusiasmo di nessuno e tanto meno il nostro.

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