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03 Aprile 2020
E' lo stesso station manager di Radio Number One a comunicarlo, in un post ripreso dalla propria emittente.
Di Viscardi, finora, avevamo volutamente scelto di parlarne poco o nulla, in attesa di notizie più rassicuranti che sono finalmente arrivate.
In realtà, come spiega il noto speaker, si tratta dell'inizio della fase 2, in quanto viene "trasferito in una struttura dove dovrò solo terminare le cure contro i danni collaterali del virus, in particolare quelli creati da una polmonite così persistente".
"Sono stato in ospedale 26 giorni" - racconta - "io ho subito pensato di avere il fisico che sembra una mozzarella andata a male e invece mi dicono che la mia degenza sia nella norma, se non addirittura un pelo inferiore a quella di altri. Giusto per capire come funziona quella che “tanto é poco più di un’influenza”".
In un lungo post, che riportiamo integralmente in coda a questo articolo, Viscardi racconta esperienze personali, vissute al Papa Giovanni di Bergamo, con una profonda riflessione finale, relativa alla solitudine che si prova, per via dell'isolamento fisico da tutti, familiari in primis.
"Ho la sensazione che questo particolare aspetto stia passando un po’ sotto traccia" - sottolinea - "e possa invece essere il terzo vero problema odierno dopo quella della salute e quello economico. Non dimentichiamolo. Io non tornerò ancora dalla mia splendida famiglia, ma oggi faccio un passo verso la normalità e quella maledetta agognata pizza per cui ormai potrei davvero fare gesti criminali. Vi ho annoiato a morte, perdonate la lunghezza: state al sicuro e fate di tutto per evitare questo inferno. La battaglia si vince, ma meglio due giorni in più in casa dell’incubo da cui mi sono svegliato".
A Luca Viscardi e a tutti coloro che stanno superando brutta parentesi (compresi diversi radiofonici), la speranza di un ritorno quanto prima alla vita di sempre.