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Coltano: partono i primi investimenti per la Stazione Radio di Guglielmo Marconi

Coltano: partono i primi investimenti per la Stazione Radio di Guglielmo Marconi

29 Gennaio 2018

"Oggi, lunedì 29 gennaio, è partito un primo intervento per la bonifica e messa in sicurezza con un investimento di 47mila euro": sono le parole dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Pisa Andrea Serfogli che ha spiegato alla stampa quello che è il primo passo per la rinascita della Stazione Marconi di Coltano (Pi). L'area versa da anni in uno stato di degrado e poche settimane fa, la figlia di Guglielmo Marconi, Elettra, ne aveva pubblicamente denunciato le condizioni, chiedendo maggior attenzione per quello che dovrebbe essere un patrimonio pubblico, lasciato in eredità dal padre.

"Oggi, lunedì 29 gennaio, è partito un primo intervento per la bonifica e messa in sicurezza con un investimento di 47mila euro": sono le parole dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Pisa Andrea Serfogli che ha spiegato alla stampa quello che è il primo passo per la rinascita della Stazione Marconi di Coltano (Pi).

L'area versa da anni in uno stato di degrado e poche settimane fa, la figlia di Guglielmo Marconi, Elettra, ne aveva pubblicamente denunciato le condizioni, chiedendo maggior attenzione per quello che dovrebbe essere un patrimonio pubblico, lasciato in eredità dal padre.

I lavori - come riporta il quotidiano "Il Tirreno" - saranno eseguiti da Euroambiente, la ditta che cura la manutenzione del verde pubblico del Comune di Pisa. Sarà così possibile per i tecnici (architetti, geometri, ingegneri) entrare nel monumento, attualmente estremamente pericolante, e fare i rilievi per progettare in maniera più dettagliata il restauro. Secondo una prima stima serviranno 2,5 milioni di euro per il recupero: un milione lo metterà il Comune, la parte restante è stata promessa dalla Regione. Servirà inoltre il passaggio definitivo del bene al Comune.

Un caso dunque che si riapre ufficialmente, in relazione alla Stazione Radio i cui lavori iniziarono nel 1903 e vennero completati nel 1911. Dopo i bombardamenti tedeschi della Seconda Guerra Mondiale, che distrussero le antenne e i trasmettitori radio, il bene rimase inutilizzato e abbandonato a se stesso. Nel corso degli ultimi anni si era più volte parlato di un possibile recupero del bene, proposte che però finora erano rimaste sempre inascoltate.

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