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L'autoradio resta il device di gran lunga più fruito dagli ascoltatori della radio, ma la pandemia ha modificato gli equilibri facendo crescere l'ascolto digitale e 'visual'.
Il dato emerge dai volumi dell'indagine RadioTER relativi al primo semestre 2021 e pubblicati martedì 7 settembre.
Confrontando i risultati più recenti con quelli del primo semestre 2019 (ricordiamo che nel 2020 non venne rilasciata l'indagine relativa al primo semestre, in seguito al lockdown), emerge in primis un calo dell'ascolto del mezzo nel giorno medio ieri, passato da 34.802.000 a 33.216.000 e già evidenziato nelle anticipazioni rilasciate nel mese di luglio.
A risentirne maggiormente è stata proprio l'autoradio, in seguito al calo di mobilità su quattro ruote, in un periodo - quello relativo ai primi sei mesi del 2021 - in cui alcune persone lavoravano ancora in smart working.
Nel confronto tra i due periodi, il device è sceso da 25.148.000 a 22.066.000 contatti.
In relativo calo, anche l'ascolto del mezzo tramite apparecchio radio tradizionale, passato da 10.982.000 a 10.439.000.
Cresce, tuttavia, tutto il resto, a partire dalla fruizione della radio tramite telefono cellulare/smartphone, salito da 2.823.000 a 3.348.000.
In ascesa anche la 'visual radio': l'ascolto 'via tv canale televisivo della radio' incrementa da 3.990.000 a 4.179.000.
Variazione col segno 'più' anche per il PC/Tablet (da 1.102.000 a 1.182.000) e per la 'tv solo audio' (da 1.182.000 a 1.232.000).
E arriva un'altra novità digitale: quella degli smart speaker/assistenti vocali che ottengono un seguito pari a 815.000 unità.
I volumi dell'indagine RadioTER indicano, infine, la voce "Altro" assegnata a 49.000 contatti.
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