Ci sarà il presidente della Vigilanza Rai sotto l’albero di Natale?

La Rai in tempi relativamente brevi è riuscita nominare il nuovo direttore del Tg2 (Nicola Rao) al posto di Gennaro Sangiuliano, promosso ministro del Governo Meloni, ma il Parlamento a quasi tre mesi dalle elezioni e a molte settimane dall’insediamento non è ancora riuscito a designare un presidente per la Commissione (bicamerale) di Vigilanza sulla Rai, mentre tutte le altre Commissioni (ultima quella sul Copasir) hanno visto l’elezione dei nuovi vertici.

La situazione è piuttosto grottesca e, dato lo stallo permanente dovuto soprattutto ai contrasti nelle fila delle opposizioni (cui per tradizione spetta la nomina) e anche in parte nella stessa maggioranza, anche i giornali hanno quasi smesso di parlarne.

Se neanche Babbo Natale dovesse portare il dono di un Presidente per la Vigilanza, si correrebbe il rischio di iniziare la campagna elettorale per le importanti elezioni regionali in Lombardia e Lazio di febbraio senza una Commissione di Vigilanza regolarmente in attività (che poi se ne apprezzi l’attività o meno questo è evidentemente un altro discorso), il che però sembra un po’ troppo e quindi dallo stallo si dovrà pur uscire in qualche modo.

A cosa è dovuto questo pessimo spettacolo parlamentare? Da mesi si parla dell’intenzione di Renzi e Calenda di riuscire ad aggiudicarsi per il Terzo Polo almeno questa nomina alla Vigilanza (e si è fatto a più riprese il nome di Maria Elena Boschi), mentre il PD, per quel tanto di volontà che riesce ad esprimere in queste settimane, sembrerebbe piuttosto intenzionato all’accordo con Conte. A lungo il ‘papabile’ nell’ambito dei Cinquestelle è sembrato essere Riccardo Ricciardi ma le ultime voci riportate da Affaritaliani.it indicano invece come possibile il clamoroso ritorno in un ruolo di primo piano dell’ex ministro Stefano Patuanelli.

Sarà lui il nome ‘buono’? Lo vedremo (forse) a breve, mentre rimane da dire che, a parte le opinioni sulla natura stessa della Commissione di Vigilanza e sui poteri effettivi del suo Presidente, la visibilità garantita dal ruolo a livello mediatico è sicura. Anche senza esserne presidente, c’è chi in questi anni da una posizione interna alla Commissione si è fatto notare moltissimo e siccome parliamo comunque di Rai, di Radio e soprattutto di Tv, qualche ‘caso’ clamoroso di cui trattare e su cui intervenire è pressoché garantito entro breve tempo.

Proprio per questo un ulteriore stallo sembra in teoria improbabile, ma si sa che nella politica italiana nulla è mai scontato.

Nel frattempo conviene riportare un utile riepilogo delle nomine nelle Commissioni permanenti di Camera e Senato che si occupano di media (nomine che risalgono nientemeno che alla prima decade di novembre), uscito su ‘TeleRadioFax’ di Aeranti-Corallo:

“Con l’elezione di presidenti, vicepresidenti e segretari, avvenute rispettivamente il 9 novembre (alla Camera) e il 10 novembre (al Senato), sono state costituite le Commissioni permanenti dei due rami del Parlamento. Di interesse per il settore radiotelevisivo vi sono due commissioni alla Camera e tre al Senato. In particolare, alla VII Commissione della Camera (Cultura, scienza e istruzione) è stato eletto presidente l’on. Federico Mollicone (FDI), mentre alla IX Commissione della Camera (Trasporti, poste e telecomunicazioni) è stato eletto presidente l’on. Salvatore Deidda (FDI). Al Senato, come detto, sono tre le Commissioni di interesse del settore. In particolare, alla Commissione I – Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell’Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione (che, a seguito delle modifiche regolamentari, assume anche le competenze su ‘editoria e digitalizzazione’) è stato eletto presidente il sen. Alberto Balboni (FDI). Alla Commissione VII – Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, il nuovo presidente è il sen. Roberto Marti (Lega). Infine, alla Commissione VIII – Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, è stato eletto presidente il sen. Claudio Fazzone (Forza Italia)”.

Mauro Roffi

Gianmaria, Shari, Colla Zio, Sethu, Will e Olly accedono al Festival di Sanremo

Gianmaria con “La città che odi” è il vincitore di Sanremo Giovani 2022.

Con lui, Shari, Colla Zio, Sethu, Will e Olly sono i sei artisti che hanno avuto accesso al Festival di Sanremo 2023.

L’evento si è tenuto venerdì 16 dicembre, condotto da Amadeus e trasmesso da Rai1, Rai Radio2, RaiPlay, nonchè seguito da RadioItalia.it.

Questo dunque il cast completo che parteciperà alla prossima edizione dell’evento musicale e di cui sono stati sveltati i titoli delle canzoni.

Ultimo – Alba
Tananai – Tango
Madame – Il bene nel male
Giorgia – Parole dette male
Mr. Rain – Supereroi
Elodie – Due
Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato
Marco Mengoni – Due vite
Anna Oxa – Sali (canto dell’anima)
Lazza – Cenere
Mara Sattei – Duemilaminuti
Modà – Lasciami
Paola e Chiara – Furore
Colapesce Dimartino – Splash
Leo Gassmann – Terzo cuore
Articolo 31 – Un bel viaggio
Ariete – Mare di guai
Cugini di campagna – Lettera 22
Levante – Vivo
Coma_Cose – L’addio
LDA – Se poi domani
Rosa Chemical – Made in Italy
gIANMARIA – Mostro
Colla Zio – Non mi va
Shari – Egoista
Olly – Polvere
Sethu – Cause perse
Will – Stupido

Radio Capital: dj set con Mixo e Luca De Gennaro in apertura del ‘live’ celebrativo dei Litfiba

Un dj set unico e imperdibile con Radio Capital attende il pubblico dei Litfiba, il prossimo giovedì 22 dicembre. I dettagli nel comunicato.

Si aprirà con il live dj set di Radio Capital, a cura di Mixo e Luca De Gennaro lo show celebrativo con il quale i Litfiba concludono L’Ultimo Girone, il 22 dicembre prossimo a Milano, Forum Assago.

Nessuno più di Radio Capital con le sue voci storiche Mixo e Dege, personaggi iconici della musica rock, potrebbe incarnare al meglio lo spirito dell’evento: il gran finale di un anno straordinario, durante il quale i Litfiba, la rock band più longeva e leggendaria mai esistita nel panorama italiano, hanno celebrato 40 anni (+2) di storia con un tour intitolato “L’ultimo Girone”, che ha attraversato l’Italia dai club ai festival, sempre sostenuto da Radio Capital come partner ufficiale.

Per l’ultima tappa de L’Ultimo Girone però, il coinvolgimento di Radio Capital – ai cui microfoni i Litfiba saranno ospiti il 19 dicembre alle 14:30 – doveva necessariamente sfociare in un incontro ravvicinato con il pubblico del concerto. Così, nell’attesa che sul palco esploda l’energia dei Litfiba, ovvero Piero Pelù e Ghigo Renzulli – accompagnati da Luca “Luc Mitraglia” Martelli alla batteria, Fabrizio “Simoncia” Simoncioni alle tastiere e Dado “Black Dado” Neri al basso – Mixo e Luca De Gennaro accenderanno i cuori con le loro rock vibes, in un djset a base di musica leggendaria, nello stile di Capital Records, il programma che ogni pomeriggio li vede protagonisti insieme sulle frequenze della radio.

I Litfiba sono la rock band più longeva e apprezzata del nostro panorama musicale. Precursori del rock cantato in italiano, la loro storia racconta di migliaia di concerti in Italia, Europa e nel resto del mondo, successi discografici con 10 milioni di copie vendute e canzoni entrate nel DNA di alcune generazioni come El Diablo, Cangaceiro, Terremoto, Proibito, Spirito, Fata morgana, Regina di cuori oltre a tante altre (in tutto sono oltre 160 quelle pubblicate in questi anni), ma anche legate a doppio filo alla storia dell’Italia e del mondo, fra guerre e pacifismo, impegno sociale e tutela dell’ambiente, sostegno alle vittime della mafia e battaglie per i diritti umani oltre che storie d’amore e rapporti umani profondi. Per riscaldare i motori in vista della festa al Forum, nelle prime due settimane di dicembre i Litfiba tengono una serie di concerti nei club delle principali capitali europee, il 9 a Parigi (Bataclan), l’11 a Bruxelles (La Madeleine), il 15 a Zurigo (Volkshaus) e il 16 a Losanna (Les Docks).

(Comunicato stampa)

Un libro scritto da un ‘ascoltatore radiofonico disorganico’

Si chiama ‘Interferenze – Memorie di un radioascoltatore disorganico’ il nuovo libro di Valerio Di Stefano appena uscito (dopo una certa attesa, a quanto pare) in versione cartacea per l’editore Youcanprint e molto presto disponibile anche in versione e-book.

L’argomento è proprio la Radio (e le Radio) viste dal punto di vista dell’ascoltatore, appunto.

E la Radio per Di Stefano è proprio la passione di una vita. Stazioni, programmi, onde lunghe, medie, corte, modulazione di frequenza, vengono esaminati e analizzati in una ricerca spasmodica che porta alla scoperta di un “piccolo mondo che ha ancora qualcosa da dire” (eccome, verrebbe da dire).

Complessivamente, come da presentazione del libro, “una storia scanzonata e malinconica, sempre in bilico tra il prendersi e il non prendersi sul serio. Personaggi che sono, in primo luogo, persone, con pregi e difetti, sospesi tra realtà quotidiane e un pizzico di follia necessaria. L’Autore ripercorre un cammino di vita e di conoscenza, con spietata autoironia, ma senza perdere la tenerezza (ovvio), mantenendo sempre la radio accesa”.

Non resta che leggere, allora. Ma chi è Valerio Di Stefano?

Opera nell’ambito scolastico ma sul suo sito/blog (attualmente sospeso per sua decisione) si proclama (anche stavolta con una indubbia autoironia) “scrittore, blogger, ispanista, filologo, linguista, ecdoticamente editore, audiolibrista, e… Sommo Pontefice”.

Mauro Roffi

No Name Radio già in onda in DAB+ e su RaiPlaySound

L’esordio ufficiale avverrà domenica 18 dicembre, ma “No Name Radio” è già in onda.

La nuova emittente “powered by Rai” subentra a Rai Radio Indie su tutte le piattaforme.

La si può ascoltare dunque in DAB+ nel mux Rai (nelle zone già raggiunte dal servizio), sul digitale terrestre in HBBTV, via satellite e sulla piattaforma RaiPlaySound, disponibile su app e web.

La musica “on air” è già un chiaro primo messaggio sull’orientamento della nuova radio.

Il sito ufficiale dell’emittente è nonameradio.it.

Emme Dab: nuovi arrivi nel mux romano

Novità nel mux Emme Dab a Roma.

Ne sono entrate a far parte, in questi giorni, Radio Roma, Radio Manà Manà e Radio Evangelo.

Se per Radio Roma si tratta di una ‘new entry’ vera e propria, per Radio Manà Manà è un ritorno, mentre Radio Evangelo era presente in versone ‘test’.

Emme Dab trasmette a Roma sul canale 10C.