General Motors

General Motors scarica Apple CarPlay a favore di una soluzione proprietaria. L’inizio di un trend pericoloso?

General Motors, quinto costruttore automobilistico del mondo per fatturato, è intenzionato ad abbandonare Apple CarPlay (ma anche Google Android Auto) a favore di una soluzione proprietaria. Obbiettivo dichiarato: catturare dati e abitudini dei clienti, anche disintermediando le piattaforme di intrattenimento attuali, incluse quelle radiofoniche.

Lo ha svelato Reuters in un articolo del 31 marzo: vediamo insieme qualche dettaglio, unito ad alcune considerazioni generali sull’importanza che radio (e TV) non si facciano sottrarre il rapporto diretto con il proprio pubblico.

Punti di vista

L’iniziativa di GM si spiega se guardiamo i fatti dal punto di vista di un costruttore: come scrive Reuters, Apple CarPlay e Android Auto “allow drivers to bypass a vehicle’s infotainment systems“, permettono all’utente di bypassare i sistemi nativi della vettura.

Una contrapposizione tra costruttori di vetture e piattaforme tecnologiche dove le nostre radio e TV non sembrano neppure essere parte in causa.

Machine Learning

In un mondo dove la collezione, l’analisi, l’elaborazione tramite Machine Learning e perfino la rivendita dei dati è chiave (come ben spiega Netflix)  un costruttore non può lasciare che siano altri a “catturare informazioni su come i propri clienti guidano e ricaricano l’auto” (parole di GM). Oltre naturalmente s catturare quelle sulle preferenze nel campo dell’intrattenimento.

Guadagno “per noi”

GM pare intenzionata a offrire la nuova soluzione su tutti i veicoli elettrici e – forse – su parte dei nuovi a combustione. E non si pensa a servizi gratuiti: “We do believe there are subscription revenue opportunities for us,”, pensiamo ci siano grandi opportunità di guadagno per noi, ha affermato Edward Kummer, Chief Data Officier della casa di Detroit.

Il che ci ricorda una frase che ci aveva detto durante un’intervista dell’anno scorso un importante editore parlando di TuneIn: “Quelli guadagnano sulle nostre radio” (con i famosi pre e mid-roll).

Spotify sì, radio non pervenute

Kummer ha anche affermato – bontà sua – che Spotify sarà parte della soluzione.  Ma nessun accenno alle app proprietarie delle nostre stazioni DAB/FM ne ad aggregatori terzi quali TuneIn o FM-World. E – piuttosto grave – nulla si dice di un ipotetico “App Store di GM” (anche se il caso di FireOS ci porta a pensare che questo non sia del tutto da escludere).

Friction

Il punto che vogliamo sottolineare è quello che gli anglosassoni chiamano “friction”: anche se sarà sempre possibile connettere la propria applicazione su cellulare  al Bluetooth dell’auto, questa operazione avrà sempre una “friction” enormemente maggiore rispetto al semplice tap su uno schermo che contiene applicazioni decise dal costruttore della vettura.

General Motors

Prospettive

L’automobile è e diventerà sempre più un luogo essenziale per la fruizione dell’intrattenimento. Già oggi molte vetture sono dotate di schermi per i passeggeri posteriori e c’e’ da attendersi che con l’evoluzione della guida autonoma questi saranno resi disponibili anche al guidatore. E in quanto ai contenuti non pensiamo solo a OTT e streaming radio: ma anche a piattaforme di gaming e social orientati al video quali TikTok.

Schema di massima di un Transformer

Large Language Models (Transformer)

Clock in pensione

Senza dimenticare l’impatto dei LLM (Large Language Models tipo ChatGPT, Bard, Anthropic e simili), che probabilmente creeranno in locale palinsesti personalizzati – dopo aver appreso gusti e abitudini dei passeggeri – senza alcun bisogno dei broadcaster e dei loro “clock”.

Content is King (or is it?)

Tutti questi sviluppi ci portano ad affermare che solo radio e TV  che saranno in grado di creare contenuti originali e distribuirli tramite canali nuovi – alcuni per ora inesplorati – siano destinate a restare rilevanti nei prossimi decenni.

Fronte Comune

Per il momento, come aveva giustamente affermato  Eugenio La Teana in un recente podcast, è essenziale che i broadcaster italiani (anzi: europei) facciano fronte comune, tutti uniti al fine di essere interlocutori credibili di giganti quali GM, Stellantis e Renault ma anche Google, Meta e OpenAI.
Perché il pericolo di essere totalmente disintermediati e’ fortissimo  e occorre attrezzarsi fin da subito. (M.H.B. per FM-world)

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RTL 102.5 è la radio ufficiale di “Pooh – Amici per sempre”

Sarà RTL 102.5 la radio ufficiale del tour “Pooh – Amici per sempre”. I dettagli nel comunicato.

Pooh sono stati ospiti di RTL 102.5 in compagnia di Angelo Baiguini e Jody Cecchetto. Durante “W l’Italia”, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli hanno raccontato in radiovisione “POOH – amici x sempre”, gli imperdibili concerti che segnano il ritorno sul palco della band.

POOH – AMICI X SEMPRE”, QUATTRO IMPERDIBILI CONCERTI EVENTO

A sette anni di distanza dal loro ultimo concerto, i Pooh tornano live per quattro imperdibili concerti evento: giovedì 6 luglio allo Stadio G. Meazza di Milano (già sold out), sabato 15 luglio allo Stadio Olimpico di Roma, e il 29 e il 30 settembre all’Arena di Verona.

Legati da una profonda amicizia, Roby FacchinettiDodi BattagliaRed Canzian e Riccardo Fogli riabbracceranno il pubblico attraverso quattro concerti in cui ripercorreranno tutta la loro lunghissima carriera artistica. Con oltre 100 milioni di dischi venduti e canzoni che hanno incantato intere generazioni, i Pooh sono tra le band più importanti e amate del panorama musicale italiano. Una band che, in 60 anni di carriera – segnata da innumerevoli premi, riconoscimenti e una straordinaria capacità di innovazione – è riuscita a rivoluzionare il pop rock italiano. «Siamo ritornati sul palco e abbiamo ripreso un discorso che pensavamo si fosse chiuso nel 2016. Quando la musica chiama bisogna sempre rispondere. Tutto è nato da una serie di coincidenze che si sono susseguite. Innanzitutto, quest’anno ‘Parsifal’ compie 50 anni, un disco importante per noi e la nostra carriera. Poi c’è stato il film sulla nostra storia e il Festival di Sanremo. Questo è stata la molla, ci abbiamo pensato per qualche giorno e ci siamo chiesti perché non farlo. I nostri figli ci hanno messo del loro, e ai figli non si può dire di no», racconta Roby Facchinetti. «Ci siamo ritrovati ed è stato come se ci fossimo lasciati la sera prima, è scattato quel meccanismo che solo la musica riesce ad attivare. La musica è il mestiere più bello del mondo, rende felice te stesso e la gente», continua Red Canzian. «È partito tutto dai nostri figli, che hanno pensato di organizzare questa bella cosa. La nostra è una grande famiglia, unita dalla musica, che si muove insieme», aggiunge Dodi Battaglia. «Saranno concerti bellissimi, gli spettacoli più lunghi della nostra storia, faremo quattro ore di musica», svela Riccardo Fogli. «I concerti comprenderanno i brani che da tempo la gente ci chiede di eseguire, canzoni che sono di grande spessore e che il pubblico vuole ascoltare», continua Dodi Battaglia. «In questi concerti vogliamo rappresentare la nostra storia più autentica e più completa possibile», aggiunge Roby Facchinetti.

Dopo i concerti di Milano e Roma, i Pooh porteranno il loro show a Verona, città che molte volte ha fatto da sfondo alla loro incredibile storia. «Durante un tour del genere non poteva certo mancare l’Arena di Verona, un palcoscenico importante. L’Arena è un luogo magico, è come essere abbracciati da tutte le persone intorno. Eravamo partiti con l’intenzione di fare un concerto a San Siro, poi è andato sold out, abbiamo venduto tutto in poco tempo, così abbiamo deciso di fare un’altra data a Roma. Il concerto di Verona è una questione di cuore, magari lo registreremo. L’Arena è una chicca. Ad oggi, abbiamo inserito 54 canzoni in scaletta», dice Red Canzian.  L’Arena di Verona sarà inoltre il palco giusto per ricordare e celebrare l’amico e storico componente della band Stefano D’Orazio, scomparso del 2020, e Valerio Negrini, fondatore della band. «Questi concerti sono anche stati pensati per omaggiare Valerio Negrini e Stefano D’Orazio, che hanno scritto brani bellissimi che hanno tracciato la storia e il percorso dei Pooh. È giusto omaggiarli con questi brani, canzoni di spessore e con parole bellissime», dice Red Canzian.

RTL 102.5 è la radio ufficiale di “POOH – amici x sempre” e offre ai suoi ascoltatori la possibilità di assistere all’atteso ritorno sul palco di una delle band più amate d’Italia. Per partecipare e provare a vincere i biglietti basta andare nella sezione “Special & Contest” su RTL 102.5 Play.

Prodotto e organizzato da Friends & Partners, i biglietti sono disponibili su TicketOne e nei punti vendita abituali.

“AMICI X SEMPRE”, LA NUOVA VERSIONE DEL LORO STORICO BRANO

Sul palco i Pooh porteranno i successi simbolo della loro straordinaria carriera, tra cui la nuova versione dello storico brano “amici x sempre”, in radio e digitale da venerdì 14 aprile. «Nella nuova versione di “amici x sempre” ci sarà anche una parte del brano cantata da Riccardo Fogli. L’amicizia non è qualcosa che deve essere ribadita a parole, per 50 anni ognuno di noi ha riposto fiducia nelle qualità degli altri componenti, siamo stati più insieme fra di noi che con le nostre famiglie. Certe cose non le togli, rimangono in modo indelebile», afferma Red Canzian.

(Comunicato stampa)

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Il Museo della Radio e della Tv anticipa novità per il ponte del 25 aprile

“Novità in arrivo per il ponte del 25 aprile”.

Ad annunciarlo via social è il Museo della Radio e Televisione Rai.

Terminate le festività pasquali, lo staff dello spazio espositivo di Torino ha ringraziato il pubblico per le 5.000 presenze di questi giorni.

Il museo si presenta come uno spazio esperienziale, coinvolgente e gratuito che invita il visitatore a vivere da protagonista un viaggio nel tempo in cui passato, presente e futuro diventano una cosa sola e la cura dei particolari trasmette bellezza e armonia.

Il percorso museale si sviluppa in tre sezioni principali: le prime forme di comunicazione a distanza, la nascita e l’evoluzione della radio, la storia della televisione.

Ora non resta che attendere l’annunciata sorpresa.

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“Radioplus”: l’autoradio si conferma nettamente il principale device d’ascolto, ma crescono smartphone e smart speaker

FCP Assoradio ha tenuto a Milano l’evento “Radioplus”.

Un incontro – replicato a Roma nella giornata di giovedì 13 aprile – dove si è fatto il punto sullo ‘stato di salute’ del mezzo radio.

E ciò che è emerso è una graduale ripresa, dopo il calo degli ascolti del periodo covid, con un quarto d’ora medio che nel 2022 è stato pari a 6,3 milioni di ascoltatori, a fronte del 6,1 del 2021, del 6,2 del 2020 e del 6,4 del 2019.

In crescita il fatturato pubblicitario, mentre cambiano gradualmente i device di ascolto: se l’autoradio resta il mezzo nettamente dominante, aumenta l’utilizzo di smartphone e smart speaker.

I ‘driver’ di potenziale crescita della radio sono omnicanalità, presenza social, contenuti di digital audio, rapporto con il territorio.

E a proposito di omnicanalità, non è certo una novità parlare di mezzo multipiattaforma.

Dall’FM al DAB+, dall’IP alla visual radio, senza dimenticare le onde medie, oggi è possibile ascoltare la radio nelle modalità più disparate, a seconda del luogo in cui ci troviamo e del device che abbiamo a disposizione.

Se l’FM ad oggi resta la modalità più utilizzata, verso che cosa si convergerà in futuro?

C’è chi sostiene che il DAB+ avrà la spinta definitiva con l’inserimento, in particolare, nell’autoradio avvenuto dal 2020; chi invece ritiene che ci si sposterà sempre più verso il web, favorito dall’utilizzo di massa degli smartphone.

Senza dimenticare chi ritiene che l’FM possa dormire ancora sonni tranquilli per diversi anni.

Voi da che parte state?

Ne parliamo nel podcast di questa settimana.

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Radio Bruno si prepara al tour estivo

Il tour estivo di Radio Bruno si prepara per una nuova stagione itinerante.

Sono state annunciate le località dove si svolgerà l’immancabile appuntamento musicale.

Si tratta di Ferrara in Piazza Castello, di Piacenza in Piazza Cavalli, di Carpi in Piazza Martiri e di Forlì in Piazza Saffi.

Il sito della superstation non riporta ancora le date, ma – secondo quanto reso noto dalle rispettive amministrazioni comunali – a Ferrara dovrebbe svolgersi il 15 giugno ed a Piacenza il 26 giugno.

Le serate dello “Yoga Radio Bruno Estate” (questo il nome completo dell’evento) saranno trasmesse in diretta radio e tv su Radio Bruno (per quanto concerne il canale televisivo, l’emittente è presente in Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Toscana sul 73 del digitale terrestre) e ritrasmesse in differita nelle settimane successive da La5.

Il cast sarà reso noto prossimamente.

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Podcast sempre in crescita: le iniziative di Mondadori e Chora Media

Continua la fase di sviluppo nel mondo dei podcast, un settore che dopo la forte crescita degli ultimi anni non sembra ancora conoscere momenti di pausa o di semplice assestamento.

Questa volta segnaliamo le recenti iniziative in questo campo della Mondadori, legate anche ai libri pubblicati, e di una società nata proprio con i podcast, la nota Chora Media.

In specifico, dal seno del Gruppo Mondadori, sono nati di recenti i Mondadori Studios, un nuovo spazio di ideazione e produzione di contenuti audio originali: si va dagli spin off e dai backstage di libri di successo a grandi lavori di divulgazione storica e scientifica, dall’invenzione narrativa fino all’analisi politica.

L’ultima iniziativa è poi quella delle Produzioni Originali firmate da voci del panorama culturale e divulgativo italiano. Il Gruppo Mondadori intende offrire contenuti audio di alta qualità, scritti, sviluppati e realizzati da un team dedicato, con la collaborazione di importanti autori e di personaggi con una forte esperienza nel mondo del broadcast audio. Un portafoglio di storie e approfondimenti che andrà ad arricchire l’ampia offerta digitale delle case editrici del Gruppo, con all’attivo un catalogo di oltre 20.000 e-book e circa 1.700 audiolibri.

Secondo il comunicato stampa diffuso in occasione di queste nuove iniziative, “alla trasversalità e ricchezza di contenuti e autori di Mondadori Studios, si affianca l’altissimo livello della fase produttiva, grazie a un sound design d’eccellenza in grado di valorizzare i grandi nomi che collaborano all’iniziativa, e a un progetto grafico di forte impatto visivo a cura di Francesco Poroli, illustratore grafico apprezzato a livello internazionale”.

I primi podcast Original di Mondadori Studios sono: ‘Elements’, ‘Guerre Digitali’ e ‘Sotto le unghie’, per un totale di 15 episodi, dedicati a tematiche di forte attualità.

‘Elements’ nasce da un’idea di Mariasole Bianco, scienziata, divulgatrice naturalistica e Presidente di Worldrise Onlus, per celebrare la natura attraverso il lavoro di donne che ne incarnano l’essenza. Quattro elementi per quattro episodi – L’Acqua, La Terra, L’Aria e Il Fuoco – più una quinta puntata che esalta l’umano per eccellenza: La Cultura.

‘Guerre digitali. Cosa sono e perché ne parliamo’, ideato da Mariarosaria Taddeo, Associate Professor e Senior Research Fellow presso l’Oxford Internet Institute, affronta invece in sei episodi i temi della sicurezza informatica, dell’intelligence e delle battaglie cinetiche, dell’uso dell’intelligenza artificiale come vantaggio militare fino alle sue implicazioni morali.

‘Sotto le unghie’ è infine una storia vera, quella di Patience Manzumba Nyapasa, un dramma di ordinaria violenza domestica. Si tratta di quattro episodi scritti e raccontati da Giulia Muscatelli, autrice legata alle tematiche femminili, di genere e di inclusione sociale.

Sono inoltre disponibili su tutte le piattaforme digitali anche quattro podcast Mondadori del 2022 dedicati a libri di successo, narrati da altrettanti celebri autori delle case editrici del Gruppo.

In ‘Il mago del Cremlino. Istruzioni per l’uso’ Giuliano Da Empoli porta il lettore nel backstage di ‘Il mago del Cremlino’ (Mondadori, 2022), restituendo un vero e proprio ‘manuale d’istruzione’ per capire la storia di Vadim Baranov, spin doctor di Vladimir Putin.

‘La grande tempesta’ di Bruno Vespa racconta un secolo di storia italiana, dalla fine del fascismo alla nascita del governo Meloni, ripercorrendo le pagine dell’omonimo libro pubblicato per Mondadori (2022) in collaborazione con Rai Libri.

Protagonista del podcast ‘Delitti e castighi al tempo di Putin. La Russia in quattro criminali’ è la voce di Federico Varese, autore del libro ‘La Russia in quattro criminali’ (Einaudi, 2022). Infine, in ‘Cara Sveva. Il tempo e l’amore’ – prodotto in collaborazione con Sperling & Kupfer – proprio Sveva Casati Modignani immagina di scrivere alle protagoniste femminili della storia della letteratura quattro lettere per confrontarsi su temi immortali.

La novità 2023 è invece legata alla pubblicazione del libro di Enrico Camanni ‘Se non dovessi tornare’ (Mondadori). Si tratta del podcast in 4 episodi ‘Gary Hemming. Storia di un’ossessione’. È il racconto della vita di un personaggio davvero unico – uno scalatore anticonformista e libertario – che diventa l’occasione per rievocare la nascita di un nuovo modo di pensare l’alpinismo e la montagna, sullo sfondo delle meravigliose utopie degli anni ‘60.

Cosa c’è di nuovo invece a Chora Media? Dopo oltre due anni e mezzo di attività e più di 136 serie podcast realizzate, per un totale di 1.492 episodi e sonorizzazioni, Chora, media company diretta da Mario Calabresi, con il nuovo anno ha inaugurato a sua volta Chora Studio, una divisione dedicata esclusivamente alla realizzazione di progetti su commissione.

Chora Studio è guidata da Sara Poma, autrice, curatrice e voce della podcast company, con il supporto di Graziano Nani come Content Lead e di un team di nove persone fra producer, autori e sound designer.

“Studio ci sembrava la parola giusta per evocare la dedizione, la passione e l’approccio sartoriale che fino a oggi abbiamo rivolto a partner e clienti – ha detto Sara Poma – . Sono valori su cui Chora intende puntare sempre di più, così come l’attenzione alle storie, alle voci e al sound design, elementi distintivi di tutte le anime che ci caratterizzano”.

Ad oggi sono già state prodotte 54 serie podcast su commissione, per un totale di circa 305 episodi. La direzione è quella di un’attenzione crescente alla natura editoriale dei contenuti e alla valorizzazione di un orizzonte di committenti sempre più ampio, che ormai da tempo abbraccia anche istituzioni culturali, musei, università e realtà del terzo settore, oltre ad aziende multinazionali e piccole-medie imprese protagoniste del Made in Italy.

Su questo stesso fronte, Chora Media inaugura anche la divisione Chora Agency, che mette a disposizione il supporto tecnico e produttivo per realizzare serie podcast partendo da idee interamente proposte dai committenti.

Mi piace però chiudere, rimanendo sempre in tema, con una segnalazione relativa a un interessante podcast originale di Radio 24. Si tratta della seconda edizione di ‘PROFESSIONIste – Ai confini dell’audiovisivo’, coprodotto da Women in Film, Television & Media Italia e appunto Radio 24.

Nato da un’idea di Serena Malaspina e Silvia Rigamonti, due giovani socie della citata associazione WIFTMI, che ha tra gli obiettivi la promozione della professionalità femminile nell’industria audiovisiva, il progetto si pone l’obiettivo di raccontare le carriere delle donne nell’audiovisivo, per creare una connessione intergenerazionale tra professioniste affermate e nuove generazioni.

Mauro Roffi

* Per comunicati e segnalazioni: [email protected]