70-80.it su tutti i mux di CanarDAB

Collegata 70-80.it nei mux CanarDAB.

70-80.it è approdata su tutti i mux dell’operatore di rete CanarDAB, che ne diviene il vettore esclusivo via etere nelle isole Canarie.

“Siamo lieti di annunciare il raggiungimento di un accordo con CanarDAB (che in realtà è un consolidamento di una collaborazione in corso da anni col gruppo societario a cui il network provider appartiene) per la veicolazione esclusiva di 70-80.it nelle isole Canarie”, commenta la station manager del prodotto multimediale milanese Patrizia Cavallin.

“Peraltro, l’operazione con CanarDAB, che garantisce la presenza di 70-80.it in DAB+ sull’intera isola Gran Canaria (area 1), su Tenerife Sud e Nord-est (Santa Cruz, S. Cristobal de la Laguna, area 2), su La Gomera e Fuerteventura Nord e Lanzarote Sud e Est (area 3)”, anticipa un’importanza collaborazione internazionale di cui daremo conto nelle prossime settimane, una volta terminato un complesso roll-out in corso da qualche mese, conclude Patrizia Cavallin.

(Comunicato stampa)

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Monsignor Dario Edoardo Viganò racconta Guglielmo Marconi e il suo rapporto con la Santa Sede

A margine della mostra Rai ‘Prove di trasmissione’, Monsignor Dario Edoardo Viganò ha raccontato il rapporto di Guglielmo Marconi con la Santa Sede.

Il primo contatto fra Guglielmo Marconi e la Santa Sede avvenne durante il pontificato di Benedetto XV, che voleva costruire una stazione radio trasmittente in Vaticano. Lo ribadisce monsignor Dario Edoardo Viganò, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università Telematica Internazionale UniNettuno, presidente della Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo e vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali, nel suo intervento a margine dell’inaugurazione della mostra ‘Guglielmo Marconi. Prove di Trasmissione’ presso la sede di Radio Rai in Via Asiago 10 a Roma per celebrare i 70 anni dalla nascita della televisione e i 100 anni della radio.

Viganò ha ricostruito la storia degli inizi della Radio Vaticana con un focus sul rapporto tra l’inventore della radio e le istituzioni della Santa Sede sulla base di alcune dichiarazioni della primogenita di Marconi, Degna. Nel 1918 – ha raccontato il presule – l’allora Segretario di Stato, il cardinale Pietro Gasparri, su mandato Benedetto XV, si recò in visita nell’abitazione romana di Marconi (villa Sforza-Cesarini, sul Gianicolo) proprio per discutere della possibile installazione di una stazione radio in Vaticano. Il progetto si concretizzò più tardi sotto il pontificato di Pio XI. “Il 24 novembre 1926 Marconi fu ricevuto in udienza da Papa Ratti”, precisa ancora Viganò che richiama diversi dettagli a cominciare dal sopralluogo all’interno dei giardini vaticani, avvenuto in seguito ad un altro incontro con Pio XI datato 11 giugno 1929, a pochi giorni dalla ratifica dei Patti Lateranensi.

Il 12 febbraio 1931 ci fu l’inaugurazione tecnica delle trasmissioni in onda corta della Radio Vaticana – con il messaggio papale – che avvenne presso la stazione trasmittente nei giardini Vaticani. Tuttavia – ha sottolineato Viganò – la cerimonia ufficiale si tenne nella Casina Pio IV sede della Pontificia Accademia delle Scienze. E in quella occasione – con il placet di Papa Ratti – Marconi venne accolto quale socio dell’Accademia stessa guidata a partire dal 1921 dal gesuita Giuseppe Gianfranceschi.

Viganò ha richiamato un altro particolare relativo agli anni successivi, che furono segnati dai miglioramenti tecnici apportati sempre da Marconi. Il 26 aprile 1932, presso la trasmittente vaticana, iniziarono le prove del sistema radiotelefonico a onde ultracorte (microonde) di 50 cm (600 MHz) sulla terraferma. L’11 febbraio 1933, grazie a questo primo apparecchio radio telefonico mai costruito, Pio XI dalla sua residenza estiva di Castel Gandolfo riuscì a parlare con Marconi che si trovava a Roma, senza dover utilizzare i sistemi di comunicazione dello Stato italiano.

Marconi, inoltre, predispose anche la riorganizzazione e l’adeguamento tecnologico del lavoro della Segreteria di Stato dove fu realizzata un’efficiente rete telefonica.

(Comunicato stampa)

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Radio Monte Carlo partner di “Senigallia in Jazz”

Dal 5 al 7 luglio, si terrà la prima edizione di “Senigallia in Jazz”.

L’evento, in programma nella suggestiva Piazza Garibaldi, arricchisce la località marchigiana di un nuovo evento che proporrà per tre giorni, musica di qualità e grandi artisti.

Partner di questo nuovo percorso è Radio Monte Carlo.

L’iniziativa è stata presentata in conferenza presso la Sala Consiliare.

Il booking artistico è stato curato dal direttore Alberto Braschi.

Questo il programma di “Senigallia in Jazz”:

5 Luglio ore 21.00 NICK The NIGHTFLY & SARAH JANE MORRIS
5 Luglio ore 22.30 FUNK OFF, protagonisti anche di una street parade pomeridiana
6 Luglio ore 21.00 GONZALO RUBALCABA Trio
6 Luglio ore 22.30 TAKE 6
7 Luglio ore 21.30 DEE DEE BRIDGEWATER

L’head line del festival sarà velvet sound, ricordando così la “spiaggia di velluto”.

Per Senigallia, dunque, una nuova importante partnership che vedrà la presenza di ben tre radio nel corso dell’estate.

Oltre Radio Monte Carlo, anche RDS con il Summer Festival del 21 e 22 giugno e Radio 105 con XMasters dal 13 al 21 luglio.

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Nasce la nuova Audiradio

È nata la nuova Audiradio.

La società ha come soci fondatori gli “Editori Radiofonici Associati” (oggi ERA, ex TER), UNA – Aziende della Comunicazione Unite, in rappresentanza delle agenzie media, e UPA – Utenti Pubblicità Associati, in rappresentanza degli investitori pubblicitari.

Hanno siglato la costituzione della società ieri Lorenzo Suraci per ERA, Stefano Spadini per UNA e Antonio Martusciello per UPA.

È stato raggiunto l’obiettivo per cui si lavorava dal 2011. Oggi il comparto delle radio conosce pertanto una svolta storica: abbandona la struttura di MOC (Media Owner Contract) – ormai totalmente inadeguata dinanzi al processo di convergenza multimediale favorito dalla digitalizzazione dell’intera filiera dei contenuti – per approdare alla forma societaria indicata dall’Agcom come più adeguata alla gestione delle ricerche finalizzate al mercato pubblicitario: il JIC (Joint Industry Committee), composto da editori (ERA, ex TER) e rappresentanti del mercato (UPA e UNA).

Un risultato ottenuto attraverso l’impegno delle varie componenti del mercato e di Agcom, che ha sempre incentivato il – non più procrastinabile – passaggio al modello del JIC, in forza dei principi di correttezza e trasparenza nella rilevazione degli indici di ascolto, e attraverso la costituzione di un’organizzazione tale da assicurare la massima rappresentatività del settore nel rispetto di condizioni eque e non discriminatorie.

Presieduta da Antonio Martusciello, la nuova Audiradio sarà chiamata a guidare un progetto di rilevazione che dovrà garantire per il prossimo anno una nuova ricerca metodologica nella rilevazione degli ascolti radiofonici, capace di garantire quel delicato equilibrio tra la necessità di dare continuità alla currency e l’esigenza di adottare una metodologia che prenda atto dell’irreversibile processo di digitalizzazione dei media e dei conseguenti cambiamenti strutturali che si stanno determinando nei comportamenti di consumo e nelle modalità di fruizione dei contenuti multimediali.

(Comunicato stampa)

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Gastaldo (Love FM): “Bene la nuova Audiradio, ma velocizziamo i tempi”

Ha destato diversi commenti il comunicato che anticipa la nascita di una nuova Audiradio.

Un cambiamento annunciato come una svolta storica.

“Il comparto radio” – dichiara Tavolo Editori Radio“abbandona la struttura di MOC (Media Owner Contract) – ormai totalmente inadeguata dinanzi al processo di convergenza multimediale favorito dalla digitalizzazione dell’intera filiera dei contenuti – per approdare alla forma societaria indicata dall’Agcom come più adeguata alla gestione delle ricerche finalizzate al mercato pubblicitario: il JIC (Joint Industry Committee)”.

Bisognerà attendere il 2025, tuttavia, per entrare nel vivo del nuovo sistema di rilevazioni.

Un lasso di tempo troppo lungo, secondo diversi addetti ai lavori.

Tra questi, segnaliamo il commento di Fabrizio Gastaldo, editore delle superstation Love FM e Ritmo 80 con Gerry D’Elia.

Contattato da FM-world, si è mostrato soddisfatto della novità che finalmente terrà conto della digitalizzazione dei media.

Quello che però non torna a Gastaldo, è il perché dover accettare ancora otto mesi di rilevazioni ritenute ‘inadeguate’ (come cita lo stesso comunicato), quando già da anni disponiamo di metodologie che ci permettono di avere numeri certificati in tempo reale.

L’editore di Love FM, pur comprendendo che l’indagine in corso è valida per l’intero 2024, riterrebbe opportuno un adeguamento in tempi celeri, per fornire ai clienti, dati più attendibili e certificati, non basati esclusivamente su una indagine telefonica ormai obsoleta.

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Wad ha incontrato i ragazzi del Beccaria: “È terribile leggere le notizie di questi giorni che riguardano quel posto”

“Qualche tempo fa, mi hanno invitato ad incontrare i ragazzi dell’Istituto Penale per minorenni Beccaria. Non era la prima volta”.

Lo rende noto Wad, in un reel pubblicato sui suoi social.

“Ho parlato con alcuni di loro” – continua il conduttore di Radio Deejay“Non potevano essere ripresi, le interviste non siamo mai riusciti a pubblicarle. Per ovvi motivi”.

Wad aggiunge che “Rimane ovviamente l’esperienza umana, molto intensa e toccante. E vera”.

In merito alle drammatiche vicende che stanno riguardando il Beccaria in questi giorni – si parla di torture e violenze sui minorenni, con 13 agenti arrestati e 8 sospesi dal servizio – il videomessaggio prosegue con una riflessione.

“È terribile leggere le notizie di questi giorni che riguardano quel posto” – prosegue Wad“Non sembrano news che arrivano dall’Italia. Non sembrano fatti degni di esistere nel 2024”.

“La libertà” – conclude la ‘voce’ di ‘Say Waaad?’“è una parola bellissima, che però ha un confine. Un perimetro. Si chiama RISPETTO”.

Alcuni toccanti estratti dell’incontro di Wad con i ragazzi che si trovano al Beccaria sono disponibili nel post che riportiamo qui sotto.

 

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