Il blackout causato da CrowdStrike e il mondo della radio

Editoriale a cura di Marco H. Barsotti

L’apocalisse informatica (parole di La Repubblica) della settimana scorsa non sembra aver impattato i media italiani. Ma val la pena far comunque qualche considerazione, per cercare di mettersi al riparo da possibili problemi futuri.

Lo sappiamo tutti: il 19 luglio un update di un software “per la sicurezza” dei sistemi informatici ha causato molti problemi nel mondo e enormi titoli su quotidiani e media online. La Repubblica, per citare un esempio, iniziava un suo articolo con “C’è qualcosa in questa estate che sa di Apocalisse“.

Il problema

Rapidissimo riassunto:

Un aggiornamento (con un evidente bug) di un sistema per la “sicurezza” – potremmo chiamarlo all’antica un antivirus – prodotto da Crowdstrike, società creata da ex dipendenti McAfee, ha mandato il “blue screen of death” molti computer, presumibilmente al reboot.

Ironicamente parte della colpa è addirittura dell’Unione Europea, che come spiegato dal Wall Street Journal, nel 2009 ha obbligato Microsoft ad aprire a terze parti (quali Crowdstrike) il kernel di Windows (e solo Windows: niente Mac o Linux). Il kernel è la zona protetta e iper critica dei sistemi operativi dove solo il produttore degli stessi dovrebbe poter mettere le mani.

Radio e TV

Ma noi interessa il mondo dei media, in particolare delle radio e TV. E ci ha colpito come nonostante i titoloni tutto funzionasse tranquillamente. Come mai?

Abbiamo deciso di riportare qualche dato (solo con i numeri si comprendono i fenomeni) e fare qualche considerazione.

Meno dell’1%

Il numero di PC colpiti dal problema, secondo fonti Microsoft riportate anche da BBC è pari a 8,5 milioni.

Nel 2020 Microsoft aveva ufficialmente annunciato una base installata mondiale pari a 1 billion, un miliardo.
Possiamo quindi affermare che l’apocalisse ha riguardato molto meno dell’1% dei computer del pianeta.

Per parte sua, Crowdstrike ha 23.000 clienti. In gran parte grosse corporation, il che spiega probabilmente il non impatto sulle nostre emittenti, ma piuttosto su linee aeree, alcune banche e… Sky News.

Un caso unico?

Effettivamente il broadcaster ex proprietà di Rupert Murdoch è rimasto bloccato alcune ore. Abbiamo seguito in tempo reale il canale e possiamo affermare che il cartello non fosse fisso: è stato interrotta due volte da due giornalisti che spiegavano l'”impossibilità di trasmettere” leggendo non dal teleprompter ma da fogli di carta. Probabilmente non un problema di messa in onda (altrimenti avremmo visto uno schermo nero) ma di flussi e processi editoriali interni.

Non abbiamo identificato altri canali satellitari bloccati e nessuna radio pare essere stata in difficoltà. Eppure abbiamo cercato con attenzione, il giorno del problema e in quelli successivi.

Talkmedia

Nessuna segnalazione neppure dal gruppo Talkmedia, dove un eventuale blocco avrebbe ovviamente subito fatto notizia. Nel gruppo invece ha dato il via a una lunga discussione un post che riportava un molto allarmistico titolo di Dagospia.

Riteniamo che il motivo dei pochi (o nulli) blocchi sia da attribuirsi a svariati fattori. A livello di distribuzione fa probabilmente testo un commento dell’editore di Radio Millennium:

A livello di sistemi a uso interno, probabilmente molti hanno preso la saggia decisione di usare il sistema di prevenzione nativo di Windows, Windows Defender, e non Falcon di Crowdstrike. Probabilmente sono anche in funzione numerosi server Linux, non affetti dal problema.

Prevenzione

In ogni caso l’evento è un “heads up”, un qualcosa che deve farci riflettere per evitare eventuali problemi più seri in futuro. Che fare?

Il cosiddetto “air gap”, ovvero la separazione fisica totale da Internet dei computer core, quelli che gestiscono radio e TV è sempre una buona misura. Utilizzare con moderazione i famosi servizi nel cosiddetto cloud, come consigliato da The Economist già nel 2015.

E magari – seguendo l’esempio dal CEO di SpaceX, x.AI, Tesla, Neuralink etc, cancellare del tutto Crowdstrike: non abbiamo purtroppo la procedura esecutiva per l’operazione, ma possiamo darvi un link a quella di McAfee, a cura di John McFee in prima persona.

(A cura di Marco H. Barsotti)

Tune into Summer: FM-world’s New Beach Radio Bundle

FM-world has just launched an exciting new feature: a curated bundle of “beach radios” from around the world, easily accessible through a dedicated icon at the top of the FM-world aggregator. This collection is designed to bring the essence of summer right to your ears, no matter where you are.

Nostalgia for Summer Past

A recent post on Talkmedia featuring footage from RSI (Swiss Radio and Television) sparked a wave of nostalgia. The video showcased scenes from Rimini, Italy, in the summer of 1979 – a tableau straight out of Umberto Eco’s “Diario Minimo.”

For radio enthusiasts, the soundtrack was particularly evocative, featuring a mix of beach loudspeaker announcements and broadcasts from the era’s pioneering italian private radio stations, including the iconic Radio Capodistria from Jugoslavia (of all places).

Rimini was, of course, the ‘low/middle-class’ beach destination of choice in the ’60s and later. Then Italians became richer and preferred Sardinia, but that is another story.

The Evolution of Beach Soundtracks

Anyway, the perfect beach relaxation has always been accompanied by a fitting musical backdrop. In the past, this came from traditional radios. Today, we have apps connected to Bluetooth speakers or wireless headphones.
But what made the old-school radio experience special was the element of discovery – tuning into unfamiliar stations while on holiday, hearing new voices, and breaking away from the predictable.

FM-world’s Summer Bundle

To recreate that spirit of discovery, FM-world has curated a “Summer Radio Bundle.” This selection of “beach radios” is easily accessible from our app’s homepage or your car’s dashboard by selecting “Estate”

Featured Stations

Our bundle includes an eclectic mix of stations that capture the essence of summer from various corners of the globe:

  • Miami Beach Radio
  • Radio Italo Disco Croatia
  • Zucca Radio Greece
  • Turquesa Cancún
  • Turquesa Yucatan
  • Ke Buena Campeche
  • Los 40 España
  • Los 40 Merida
  • Revolution 93.5 Miami
  • Café del Mar Radio Ibiza
  • Studio+ Ibiza
  • FG Chic Ibiza

Your Beach, Your Choice

We’ve kept the list concise, echoing the limited but exciting choices of yestery that encouraged listeners to step out of their comfort zones. Is there an essential summer station we’ve missed? Let us know at [email protected].

This summer, let FM-world be your passport to beaches around the world, one radio station at a time.

(M.H.B. for FM-world)

Una Radio per l’Estate: sulla app FM-world un bundle con le radio “da spiaggia” di tutto il mondo

Un nuovo bundle, gruppo di radio raggiungibili tramite apposita icona in testa all’aggregatore FM-world, è oggi disponibile: comprende una selezione di radio “da spiaggia” da tutto il mondo.

Un’estate al mare

Ha suscitato decine di commenti un post su Talkmedia dove abbiamo condiviso un filmato della RSI con scene che gli svizzeri ritengono significative della Rimini del 1979. Il titolo: “Spiaggia e ombrelloni, crema da sole e lettini, gelati e souvenir e poi l’albergo, la siesta, la passeggiata serale, la sala giochi e, per i più festaioli, la discoteca. Le atmosfere di Rimini nell’estate del 1979.”

Le immagini sono degne di un “Diario Minimo” di Eco, ma a noi appassionati di radio ha colpito la colonna sonora: un’alternarsi delle famose “radio” delle spiagge (quelle diffuse dai megafoni) e di vere emittenti del tempo, le giovani radio private e la classica Radio Capodistria (manca RMC che arrivava solo sulle coste tirreniche).

Radio da Spiaggia

E in effetti il perfetto relax in spiaggia non può non essere accompagnato da un’adeguata colonna musicale, ai tempi diffuso dalle classiche radio e oggi da app connesse ad altoparlanti Bluetooth o cuffie senza fili.

Quello che c’era di bello ai tempi delle radio era la novità: in villeggiatura, in località diverse da quelle abituali, si captavano (solo) emittenti diverse, si scoprivano voci nuove e in generale si andava oltre il prevedibile.

Bundle per l’estate

Proprio per questo FM-world ha deciso di creare un “bundle” per l’estate, una proposta di radio “da spiaggia” facilmente accessibili dalla home-page della nostra app (o dal dashboard delle vetture) selezionando “Una Radio per l’Estate”.

Le Radio del Bundle

Il bundle comprende le seguenti emittenti:

  • Miami Beach Radio
  • Radio Italo Disco Croazia
  • Zucca Radio Grecia
  • Turquesa Cancún
  • Turquesa Yucatan
  • Ke Buena Campeche
  • Los 40 España
  • Los 40 Merida
  • Revolution 93.5 Miami
  • Café del Mar Radio Ibiza
  • Studio+ Ibiza
  • Miami Beach Radio
  • FG Chic Ibiza

Sulla mia spiaggia ascolto chi voglio

Solo poche emittenti, in quanto una lista esaustiva è assolutamente impossibile da creare e poi – ai tempi della famosa copertina – proprio la scarsità di scelta permetteva di uscire dalle proprie abitudini. Manca qualcosa di essenziale? Scrivete pure a [email protected]

(A cura di Marco H. Barsotti per FM-world)

Tutte le novità di FM-world per l’estate

Arriva l’estate e FM-world si rinnova: parliamo del nostro aggregatore radio e TV ma anche della testata FM-world.it. Si tratta di una prima serie di migliorie tese a rendere quello che a oggi è il principale hub italiano dedicato al broadcasting radio sempre più fruibile agli utenti finali. E, contemporaneamente, sempre più efficace come veicolo promozionale per aziende ed emittenti.

Oltre 89.000 radio, 500 utenti contemporanei in Prime Time

Partiamo da FM-world, l’aggregatore multipiattaforma, che ospita ormai oltre 89.000 emittenti radio (tra italiane e estere) e 120 streaming video. Gli ultimi dati che abbiamo potuto recuperare dal datawarehouse del server parlano di circa 400.000 sessioni al mese (definiti come “ascolti di una stazione per una durata superiore al minuto”) con circa 500 utenti connessi contemporaneamente durante le ore del Prime Time radiofonico.

L’aggregatore

La prima miglioria, richiesta da tanti utenti abituati a TikTok e Instagram è lo scrolling verticale dell’elenco delle app, in arrivo a breve negli store iOS e Google Play:

Oltre ad essere un metodo ormai più naturale di navigare le app (la nostra “memoria muscolare” è ormai allenata) il sistema elimina il concetto stesso di essere “solo in quinta pagina” piuttosto che – ad esempio – “in prima pagina”.

Dashboards

Rinnovata anche l’interfaccia per le auto connesse, ora perfettamente integrata nel “look & feel” di Apple Car Play e Android Auto.

SmartTV & more

Fronte SmartTV, l’aggregatore è ora disponibile in versione nativa su ricevitori Samsung (Tizen) e LG (WebOS) oltre che su piattaforma Windows e XBOX (come UWP, Universal Windows Platform.

Portale FM-World

Il portale FM-world è senza dubbio uno dei punti di riferimento per professionisti, appassionati e semplici ascoltatori della Radio. Anche qui abbiamo effettuato una query per ottenere le ultime statistiche, relative a inizio giugno 2024: il sito raggiunge oltre 40.000 utenti/mese con quasi 100.000 pagine viste (e lette). Stiamo parlando dei numeri della testata e non del gruppo Facebook associato, “Talkmedia” (che non siamo in grado di valutare, ma probabilmente sono anche superiori).

Fruibilità del sito

Con decine di nuovi articoli pubblicati ogni settimana, FM-world informa su tutto quanto accade nel mondo della radiofonia italiana. Ma spesso questa completezza porta ad una difficoltà di fruizione: per questo è stato implementato un menu “Categorie” a tendina, dove gli articoli relativi alle classifiche, agli eventi, ai palinsesti e alle informazioni destinate ai professionisti del settore sono chiaramente separati.

Nuovi pacchetti promozionali

Infine, l’editore di FM-world, 22HBG, ha messo a punto degli interessanti pacchetti promozionali che riguardano sia il posizionamento in “Prominence” nella app che la possibilità di un approfondimento sulla propria emittente proprio sulle pagine del portale FM-world. Con un formato simile a quello utilizzato al lancio di Monkey’s radio, visibile qui. (M.H.B. per FM-World)

Ettore Andenna e Wally Giambelli: “Dalla prima RMC a Radio Liscio passando per Antenna3 Lombardia”

Dalla primissima Radio Monte Carlo (quella dei 205 metri) alla TV di Stato, per passare alla ‘regina’ delle TV libere lombarde e tornare oggi nuovamente in Radio, questa volta in digitale. Questa parte del percorso professionale di Ettore Andenna, che – in occasione del restauro della registrazione della serata inaugurale di Antenna 3 Lombardia – ci parla insieme a Wally Giambelli di quegli storici anni.

Antenna 3 Lombardia

In un anno – il 1977 – in cui tante radio private usavano ancora mixer auto costruiti e piatti giradischi comprati al negozio sotto casa,  A3L era una startup digitale ante litteram: nata con  un crowdfounding (che immaginiamo il fondatore Renzo Villa chiamasse diversamente) e attenta al geo-targeting, A3L si era dotata di cinque studi con le mai viste prima telecamere Ampex BCC 10 e attrezzature professionali quali i VCR a 2″.

Ed è proprio grazie a questi apparati – che registravano alla massima risoluzione possibile del PAL (le famose 625 linee) – e a un po’ di fortuna (la famosa sede di Via per Busto non è mai stata riutilizzata) che sono giunte a noi tutte le immagini del 3 novembre 1977, visibili a piena risoluzione al termine di questo articolo. Torneremo tra poco a parlare della serata inaugurale: ma prima sentiamo cosa ci ha raccontato una delle anime di A3L, il radiofonico Ettore Andenna.

Ettore Andenna

 FM-World (M.H.B.): Tu hai iniziato in radio, nella prima RMC dei 205 metri. Poi hai avuto una lunga carriera televisiva e da poco sei di nuovo in radio. Quella di oggi, con centinaia di concorrenti e automatizzata. Come stai vivendo questa nuova/vecchia esperienza?

Ettore Andenna: Questa nuova/vecchia esperienza è molto gratificante, perché mi ricordo ancora come si fa. E poi qui a Radio Liscio non c’è nulla di automatizzato, la proprietà e la programmazione hanno voluto mantenere, con me, una forma analogica supportata dalle nuove tecnologie.

Come in boulevard Princesse Charlotte 16

Per cui la scaletta è fatta a mano, la mia regia parte a segno, quando decido io e posso cambiare cose in real time nella scaletta, quindi una vera diretta d’altri tempi. Questo mi è stato chiesto e questo faccio, perché la proprietà voleva una radio old time che mettesse in risalto l’equilibrio tra animatore e tutto il resto.

Renzo e Ettore

FM-World: Come sei venuto in contatto con Renzo Villa, come ti ha coinvolto nella sua folle impresa e come sono stati i mesi precedenti al lancio di A3l?

E.A.: Fu Renzo Villa a telefonarmi ai primi di settembre del 1977 per chiedermi un incontro. Andai e, dopo delle brevi presentazioni, m’illustrò il progetto. Mi rivelò chi aveva già aderito e mi domandò se fossi interessato a partecipare. Le sue parole esatte ed indimenticabili furono: “Io conosco perfettamente quanto prendi a Telealtomilanese, ti offro il doppio, pensaci”. Io ci pensai dai 3 ai 5 secondi e risposi: “Va bene!”

Tutto in diretta

FM-World: In quegli anni, anni ’70, tutto alla RAI era registrato e perfetto. Per registrare “Chissà chi lo sa’” che durava mi pare 30 minuti impiegavano quasi quattro ore. Ma ad A3l tutto era in diretta: hai mai dovuto gestire situazioni difficili e/o imprevisti ?

E.A.: La bellezza di A3L fu proprio la diretta ed il coinvolgimento del pubblico in diretta. Fu uno dei segreti determinanti del successo, per la prima volta il pubblico diventava partecipante della trasmissione. Certo che ci sono state situazioni difficili ed imprevedibili, ma io venivo da una radio sempre in diretta, RMC, quindi mi limitai a traslare il mio essere sempre “in campana” dalla radio alla televisione. Ed anche gli altri erano bravi a fare questo, Flauto veniva dall’avanspettacolo, Tortora era un maestro da sempre in questo e aveva lavorato moltissimo in diretta, oltre ad avere una cultura elevata, quindi ci fu un’esaltazione della diretta, ribadisco, con il coinvolgimento del pubblico, che altrove non veniva più fatto.

“Tre” novembre 1977

Veniamo alla serata inaugurale. Pochi giorni fa, il 14 giugno 2024 sono stati messi on-line due bobinoni da due ore ciascuno: l’intera trasmissione della serata inaugurale animata dal fondatore Renzo Villa, dal co-fondatore Enzo Tortora,  da Ettore Andenna e da Lucio Flauto. L’evento era  ripetuto da molte altre emittenti anche lontane (ignoriamo come fossero state collegate, magari qualche lettore può chiarirci questo punto: [email protected]).
Ecco cosa ci ha raccontato Wally Giambelli.

Wally e Renzo

FM-World: Intanto due parole per presentarti e per raccontarci la tua missione attuale,  il salvataggio della memoria storica di Antenna 3.

Wally Giambelli: La presentazione è semplicissima, ho sposato Renzo Villa nel lontano 1972 e, tra alti e bassi, siamo stati insieme fino alla sua morte nel 2010. Ho lavorato con lui solo a partire dal 1992, anno in cui “mise in piedi” il Televideo per Antennatre.

Ricordiamo che, dal 1987 il suo ruolo nell’emittente che aveva fondato era diventato quello di  responsabile degli spazi di televendite e poi, appunto, anche del televideo. Quando scrisse il libro “Ti ricordi quella sera?”, con nostra figlia Roberta, ho ripercorso anch’io  la storia di quel periodo (1977-1986) che prima avevo vissuto un po’ marginalmente, come spettatrice privilegiata ma mai come collaboratrice. Negli ultimi anni, dopo aver fondato con alcuni amici l’Associazione amici di Renzo Villa ed aver portato una mostra su Antenna 3 Lombardia a Milano e in una decina di località lombarde, mi sono dedicata al recupero e al mantenimento della memoria di quel periodo che, per la storia della televisione italiana, è stato davvero importante.

Per ricordare una tv, il sistema migliore è rivedere quello che è andato in onda e quindi, con l’autorizzazione della Direzione e insieme ad Alessandro Di Milia, amico e appassionato storico di A3L, abbiamo dato inizio all’operazione di digitalizzazione-salvataggio dell’enorme archivio di A3L. Adesso siamo a buon punto, anche grazie al fatto che le videocassette  si sono perfettamente conservate negli anni. L’obiettivo dell’Associazione è stato comunque raggiunto due anni fa, quando è stato messo online il sito www.viaperbusto15.it, che prende il nome dallo storico indirizzo di A3L, e che vi invito a visitare!

La nastroteca

FM-World: Quante cassette ci sono nella nastroteca di A3l e che periodo storico  coprono ? Registravano tutto ? 

W.G.: La nastroteca di Antenna 3 Lombardia è ricchissima di registrazioni sia del periodo che interessa a me (1977-1985) che di quello successivo. Sono centinaia e centinaia, già solo quelle dei primi 10 anni, perché si registravano tutte le trasmissioni serali (6 ogni settimana).

Risposte brevi

FM-World: Racconta brevemente come è stato realizzato il  salvataggio e il restauro dei nastri da due pollici relativi a questa prima serata.

Nota: Impossibile contenere Wally. Il racconto non è esattamente breve, ma avvincente: lo abbiamo separato ed è consultabile qui.

Pubblivori

FM-World: Vedere un programma come questo, ma anche poi le lunghissime dirette di Bingo e Bustarella permette di capire qualcosa della storia del nostro paese: come erano vestite le persone, di cosa ridevano, quali oggetti sognavano di acquistare. E le pubblicità sono davvero una passione per molti. Pensi che – oltre ai tanti segmenti di trasmissione – sarà possibile in futuro avere dei programmi tipo “la notte dei pubblivori”, il meglio delle pubblicità sia live che prodotte da terzi, ma andate in onda sul canale 52?

W.G: Programmi tv, non credo e non mi compete. Io cerco di recuperare gli spot più interessanti, a mio parere, e li pubblico sul mio canale Youtube e soprattutto sulla pagina Facebook.

Enzo Tortora

FM-World: Enzo Tortora. Lo hai conosciuto a quei tempi? Cosa puoi raccontarci?

W.G.: Con Tortora ho avuto parecchia frequentazione, ma fuori dal suo posto di lavoro… Lo stimavo moltissimo. Era coltissimo e la sua casa di Milano era strapiena di libri.

Un gentiluomo, tutto d’un pezzo, severo e rigorosissimo in ogni ora della sua vita. Poi, in vacanza, era un uomo super ospitale ed allegro. Ricordo le feste in Maremma, con tantissimi ospiti-amici. Ricordo anche quanto Enzo trattasse con la stessa cordialità e rispetto lo scrittore famoso e il contadino che curava il suo barbecue.
FM-World: Ovviamente Enzo è stato poi vittima di una famosissima persecuzione giudiziaria che lo ha fatto finire in prigione mentre tanti quotidiani davano credito alle parole di “un certo Pándico o Pandíco”. Pochi non si sono uniti al coro colpevolista, ricordiamo in primis Lelio Luttazzi e Marco Pannella. Ma anche Villa non ha mai smesso di essere dalla sua parte, se ricordiamo bene.
W.G.: Ricordi benissimo. Renzo si schierò immediatamente al fianco di Enzo e non gli fece mai mancare il suo supporto quando era in carcere, attraverso lettere e telegrammi frequentissimi. Antenna 3 Lombardia ospitò anche dibattiti con giornalisti sul caso, sia durante la detenzione, che quando Tortora tornò libero, assolto e scagionato.

FM-World: Come vedi il ruolo delle tv private pluriregionali oggi? L’ impressione è che ormai svolgano un ruolo marginale, pensi sia un’inevitabile conseguenza dell’evoluzione tecnologica, o piuttosto una questione di contenuti?

W.G: Sono pienamente convinta  che gli anni d’oro siano finiti molto tempo fa e che l’evoluzione tecnologica ha accelerato il processo di rimpicciolimento dello spazio che possono occupare le tv locali.
Certo, se ci si ricava una nicchia, piccola o grande, e si lavora parecchio per tenere aperto il dialogo col pubblico, i risultati non mancano neanche oggi. Il Gruppo Mediapason, per esempio, puntando sul Calcio e sullo sport in genere, sulla musica da ballo, sull’attualità lombarda e, lasciatemelo dire, anche un pochino sulla trasmissione I TOP (che propone spezzoni di vecchie trasmissioni dei tempi di Villa), si difende benissimo anche nel frazionamento di ascolti provocato dall’avvento del Digitale Terrestre.

La registrazione completa

Chiudiamo invitandovi alla visione della registrazione completa in alta definizione (del tempo) della serata inaugurale di A3L che si apre – geniale trovata di Renzo Villa – con una dissolvenza incrociata che inizia direttamente dal monoscopio. (M.H.Barsotti per FM-World)

Nota: alcune immagini presenti in questo articolo sono state colorizzate grazie alla stessa IA di Content on Demand di 22HBG

Xperi: “With us, Radio maintains a central role in connected cars”

During the European Digital Forum in Lucca (Italy) we’ve had the opportunity to interview George Cernat, Sr. Dir. Automotive Connected Media / DTS AutoStage for Xperi. The key role of the car entertainment systems for the future of Radio Broadcasting, if and how can radio survive in a “big screen equipped cars” era and the specific of Xperi Solution were among the topics of the discussion.

The interview took place on Friday 7 june 2024.

The Interview

FM-World: First of all, please two words on who  you are and what is your area of interest at Xperi.

Xperi: Sure, my name is George Cernat and I am responsible for DTS AutoStage at Xperi, responsible for broadcast integration worldwide. DTS Autostage is our automotive media platform that puts radio at its center and is designed to help radio stay relevant and be more discoverable in the connected cars of today and the future.

FM-World: There seems to be two different points of view about car entertainment systems: those who prefer standard systems like Apple CarPlay, Google Automotive, and those like General Motors that commit to use their own proprietary OS’s. What’s your opinion on where the market is going?

Xperi: I cannot really comment on the OEM preference or whatever their strategy is, but you observe these two different points of view correctly. As technology advanced and screen size increased, primarily due to safety regulations, car companies looked for ways to leverage these new platforms to extend the media, entertainment and vehicle systems they offered their drivers.

 

Mirroring solutions

Let’s look at Android Automotive and Apple CarPlay, they are mirroring solutions for smartphones which presented an easy, interim, solution to extend media offerings in the car with little direct development or integration

However, the danger is that the software maker, the operating system owner becomes the most important or valuable provider of services to the consumer in the car.

And those vendors can takeover  their relationship with the consumer.

Realignment

I think there is a realignment here: they’ve now changed their view, they want to be more in control of their destiny so that’s why you saw a lot of automakers investing heavily into really owning their operating system. Or at least owning the infotainment experience themselves.

So that’s what’s going on in this space and it is exactly where we as Xperi DTS AutoStage have a lot of experience, working with more  than 20 automakers to help them deliver the infotainment solutions they need.

In the entertainment space in automotive, we started with HD Radio and the United States and we now work with all the major automakers.

FM-World: Can you give more details about how you help automakers with radio and entertainment in cars?

Xperi:

Absolutely. While automakers have a long history of innovation around broadcast radio integration, their real innovation and investments are focused on the drive-train, power systems and operational safety, not media and entertainment integration.

Here Xperi has a lot of experience specifically with the radio industry and more broadly with the entertainment space.  Right now you see a lot of video and gaming coming into the car as the technology gets more diversified: so we help them first understand this space and then we act on behalf of the broadcasters.

When it comes to the radio industry, Xperi is recognized as a good steward and trusted partner of the industry. We believe that broadcast radio is incredibly important for cars, and through our involvement with HD Radio and as active members of WorldDAB, NAB, and other global organizations, we help because the radio industry is regionally fragmented and distributed and  our role is providing a solution that works for the automakers globally, across all markets, large and small.  This global harmonization is critical to radio stay relevant in the cars.

A dangerous moment for the Radio industry

FM-World: Is this more of a consulting or product approach?

Xperi: We’ve developed a platform it’s called the DTS AutoStage that is integrated in the infotainment system of the automakers and it’s really a hybrid radio solution. This is absolutely a product approach.

We want radio to stay central to the infotainment system in the car because for the foreseeable future radio will be the most important entertainment option in vehicles.

But Google, Apple, everybody wants a piece of the on board screen real estate.

This is a dangerous moment for radio because it could be very well be replaced or marginalized in the dash and this is where we come in.

We complement a radio station in the car by adding basic information like visual elements. So you transition to a digital experience, in line with today’s consumer, who expect a certain level of interactivity and a certain design from  their apps. We add lyrics to songs so radio is going to look amazing,

AI

Xperi has done a lot of AI and machine learning work in this space, and the user interface in the cars is getting smarter and will learn from the user choices and present similar content by genre, by music type, by artist type. If you are a radio station that produces on-demand audio and broadcasts video from the studio, that can also be included as part of the in-car radio experience

That’s what we do.

Control to broadcasters

The second objective is to give radio stations control of how they look, how their content looks in the car so we give them access to an interface that allows just that.

And third we want radio stations to understand what their audience looks like in vehicles, so we’ve launched for the first time in this industry an analytics platform. We call that the DTS AutoStage.

Broadcasters can join at no cost and then if they send us the live metadata from their programming we can then give them analytics data about their listeners who are tuning into their radio station in DTS AutoStage equipped vehicles, so they’ll be able to see things like the number of sessions on any given day.  They’ll be able to see the hourly fruition of their content,  on a 24-hour basis

They’ll be able to see a geographical heat map of where their listeners are when tuning in to a station

I mean, without divulging any personal personally identifiable data, we cannot disclose those…

But we can make some good projections and analytics for our customers to see. And not only geographic data: we can provide statistics about single titles, single songs, in any given period of time.

Aggregators

FM-World: Tune-in it probably the most famous aggregator. I’m wondering how from your point of view the aggregators will play a role in this whole stack, from the broadcaster to the end user.

Xperi: We don’t deal with the IP side of the equation right now. These are essentially Internet aggregators, but what we are interested in is actually the broadcast radio experience in the car.

FM-World: Yes, but you’re saying you switch to IP when needed…

Xperi: To us the IP component is a fallback when broadcast radio is not available.

There is a feature we call “station following” that allows us to offer a seamless listening experience for when a car goes out of FM / DAB reception range – we switch to IP-listening – but this is a small edge case that is an excellent example of how DTS AutoStage enhances traditional FM / DAB+ listening in vehicles.

FM-World: Back to Radio. The DTS  name of course is a reference for audio. I’m wondering if there’s any interest in bringing multi-channel audio much like the old Quadraphonic Stereo 8 Track, some 40 years ago when…

Xperi: Is this a question?

FM-World: Yes, I come to it. Forty years ago, when the classic Cytroën DS came standard with discrete quadraphonic sound. Does the brand DTS mean your’re bringing back high definition, real multi-channel sound in the car?

Xperi: We have a separate business unit at Xperi that deals with the premium audio part of our portfolio, like DTS audio, and we do offer that in the car as a separate solution from DTS AutoStage. DTS AutoStage is a hybrid radio solution for connected vehicles

FM-World: Anything else you think it’s important for our listeners and readers to know?

Xperi: If you’re a radio broadcaster  and you haven’t joined the DTS AutoStage system yet please reach out to us : it’s a very beneficial and very easy way of getting onto the platform and getting access to the valuable analytics and control over your content. (M.H.B. per FM-World).